Prevenzione
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Come difendersi dall'allergia ai pollini con il vaccino

Con la primavera sopraggiungono anche le allergie. Una delle più frequenti è quella da pollini. Ecco come difendersi con la immunoterapia

Con la primavera sopraggiungono anche le allergie. Una delle più frequenti è quella da pollini. Ecco come difendersi con la immunoterapia

Occhi arrossati, naso chiuso, stordimento e a volte crisi asmatiche sono i sintomi invalidanti di chi soffre di allergie da polline di primavera. Entro febbraio è ancora possibile ricorrere ad un trattamento che può migliorare le condizioni di un paziente allergico. Ecco come difendersi dall’allergia ai pollini con il vaccino.

Per qualche altro giorno sarà possibile vaccinarsi contro l’allergia ai pollini, una delle più frequenti con l’inizio della primavera.

Di regola si prevede l’inizio del trattamento entro la fine del mese di dicembre ma oggi esistono nuovi preparati da somministrare a febbraio. A scatenare reazioni allergiche più frequenti sono le graminacee

  • Oltre ai tempi di somministrazione, oggi sono cambiate anche le modalità di vaccinazione: non più solo iniezioni ma anche gocce e compresse, le quali facilitano il trattamento per i più piccoli
  • La cura, infatti, prevede dalle due alle quattro dosi a settimana per alcuni mesi (per tre anni)

Ma cosa succede nel corpo di un soggetto allergico?

  • Una persona allergica produce degli anticorpi (IgE) contro determinati pollini
  • Quando il polline entra nell’organismo, questi anticorpi lo riconoscono come “nemico” e lanciano l’allarme attraverso una serie di reazioni chimiche che liberano l’istamina (sostanza che dà il via all’infiammazione). Da qui si avranno gonfiore, prurito, dolore, senso di calore.
  • Quando il polline entra nel corpo in grandi quantità, l’infiammazione può estendersi in tutto l’organismo provocando una crisi asmatica

 Se non volete fare il vaccino leggete la guida su come combattere le allergie in modo naturale

  • Con il nuovo vaccino si mettono in atto due processi: il primo grazie ad alcune sostanze, riduce l’aggressività dei pollini (denaturazione) mentre con il secondo potenzia la risposta immunitaria con l’aggiunta di adiuvanti. I due processi accelerano il processo di desensibilizzazione con la possibilità di somministrare vaccini con più alte concentrazioni di polline
  • Una volta ordinato il vaccino contro l'allergia da pollini di primavera, arriva dopo circa una settimana. Un ciclo annuale costa dai 300 ai 500 euro ed è a carico del paziente (tranne in Lombardia)

Fonte: LaRepubblica.it