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Come usare la pillola anticoncezionale di quarta generazione

Lo sapevate che la pillola è in vendita da più di cinquanta anni? Eppure ci sono ancora molti dubbi sul suo utilizzo

Lo sapevate che la pillola è in vendita da più di cinquanta anni? Eppure ci sono ancora molti dubbi sul suo utilizzo

La prima pillola anticoncezionale nasce negli Stati Uniti nel 1960 e in Europa arriva l’anno dopo mentre in Italia è in vendita dal 1965 (solo per donne sposate con disordini mestruali). Nel 1971 la Corte Costituzionale abroga l’articolo che vieta la contraccezione e l’uso come contraccettivo diventa legale.

Nonostante siano passati cinquanta anni ci sono ancora dubbi sul suo utilizzo e sulle pillole di ultima generazione, quelle light, sorgono alcune polemiche sulla sicurezza


Vediamo come usare correttamente la pillola:
La pillola anticoncezionale contiene un’associazione di ormoni contraccettivi di sintesi: un estrogeno e un progestinico oppure gestodene o l’ultimo arrivato e messo sotto accusa, il drospirenone.


Queste sostanze bloccano l’azione degli ormoni alla base dell’ovulazione. Provocano un ispessimento del muco cervicale e un assottigliamento dell’endometrio (mucosa dell’utero) ostacolando l’eventuale impianto di un ovulo.

 

  • Se usata correttamente e con il controllo del ginecologo la pillola è il metodo contraccettivo più sicuro (98%) ma va ricordato che non protegge dalle malattie a trasmissione sessuale.
  • La posologia prevede l’assunzione quotidiana, alla stessa ora, di una pillola a partire dal primo giorno di flusso per 21 giorni. A questi segue una pausa di sette giorni dopo i quali compare una simil-mestruazione.

Alcune pillole non prevedono sospensione e vanno prese per più giorni.
Negli anni la pillola ha subito una notevole evoluzione: le prime erano un vero bombardamento ormonale mentre quelle di oggi sono meno forti e con una diminuzione degli effetti collaterali (nausea, tensione mammaria, cefalea, rischio trombo embolico).


Le pillole più recenti hanno migliorato anche i sintomi della sindrome premestruale (ritenzione e gonfiore) ma anche dell’acne.


Alcuni studi, però, hanno lanciato l’allarme sull’ormone progestinico impiegato (drospirenone); la FDA (ente di controllo sui farmaci statunitense) ha indicato un aumento del rischio di trombosi venosa e di tromboembolismo polmonare da 6 casi su diecimila  a 10 su diecimila.


La FDA non ha però consigliato di sospendere il farmaco ma di avere un consulto con il proprio medico in quanto la scelta dipende dalla propria storia personale.
Bisogna accertare che in famiglia non ci siano casi di embolia polmonare, ictus o anomalie che possono aumentare il rischio. Anche il fumo, il diabete, il sovrappeso o la pressione alta fanno parte di queste anomalie.

 

  • E’ necessario fare una visita ginecologica accurata, esami del sangue per vedere come funziona il fegato, se ci sono alterazioni  del metabolismo lipidico o malattie della coagulazione.
  • L’assunzione della pillola è una scelta contraccettiva che va ragionata e fatta in maniera consapevole e sotto la guida di un medico.

Spesso accade, invece, che ci si reca dal medico solo per la ricetta o si segue l’esempio di amiche

  • Va ricordato che per le pillole di quarta generazione, occorre molta più precisione per quanto riguarda la posologia.
  • Dato il loro dosaggio “light” vanno assunte sempre alla stessa ora se non si vuole rischiare che perdano la loro efficacia.