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Catlovers: tutti pazzi per i gattini!

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Come abituare un gattino a farsi fare il bagno

Lavare un gattino non è un’impresa impossibile. Ma se lo si abitua fin da piccolo è meglio. Ecco come fare.

Lavare un gattino non è un’impresa impossibile. Ma se lo si abitua fin da piccolo è meglio. Ecco come fare.

Lavare un gatto non è un’impresa impossibile: con tutto l’occorrente a portata di mano, l’aiuto di un amico e tanta, tanta pazienza chiunque dovrebbe riuscire a raggiungere l’obiettivo senza troppi danni.

Il problema è che ogni gatto è un mondo a sé. E così, mentre alcuni proprietari sono così fortunati da avere un gatto che non ha mai fatto storie e che, anzi, ama l’acqua al punto da trovare “divertente” l’idea di fare un bagno, altri si ritrovano con gattini che sono terrorizzati dall’acqua o non tollerano per niente di essere sbattuti in una tinozza piena d’acqua e strofinati con saponi e quant’altro. Qualunque sia il vostro caso non temete:

Abituare un gatto a farsi lavare si può!

A volte basterebbe far provare l’ebbrezza del bagno almeno una volta quando il gatto è piccolino. Se l’esperienza è positiva il micio se la ricorderà quando sarà adulto e avrà bisogno davvero di un bagno.

Tuttavia, la strada migliore è abituarlo con un vero e proprio trainig per fargli prendere confidenza con l’acqua e con tutta la procedura in modo graduale, ma sistematico. Ecco come fare:

  • Cominciate con un mini-bagno in soli pochi cm di acqua: preparate tutto l’occorrente e mettete il gattino nell’acqua (calda mi raccomando) e fate come se doveste lavarlo.
  • Non è necessario lavarlo davvero né tanto meno di usare saponi. Anzi sarebbe meglio evitarlo (vedi DEA TIPS): in questa fase si tratta solo di vedere le reazioni del gattino e di comportarsi di conseguenza. Asciugatelo, invece, molto bene quando lo tirate fuori.
  • Se mostra segni di paura, o stress, rassicuratelo e coccolatelo in abbondanza. Eventualmente provate a mettere un giochino nell’acqua con lui.
  • Continuate a ripetere questa procedura per diversi giorni di seguito, fino a quando il gatto non mostrerà più segni di paura o panico e non cercherà più di scappare o ribellarsi.
  • Aumentate di poco la quantità di acqua: se non mostrerà nessuna reazione la volta successiva aumentate ancora un po’ la quantità d’acqua, altrimenti continuate con questa fino a quando non si sarà abituato.
  • Continuate ad aumentare l’acqua fino a raggiungere, in proporzione i 12-15 cm d’acqua che servono per lavare un gatto adulto.
  • Aggiungete un elemento di disturbo: fate formare delle onde o fate un po’ di rumore con l’acqua mentre qualcuno lo rassicura.
  • Come passo conclusivo, cominciate a bagnarlo davvero come se doveste sciacquarlo abbondantemente.
  • Quando avrete raggiunto la quantità d’acqua giusta e non ci saranno può reazioni di stress o aggressive anche ai movimenti dell’acqua e al risciacquo, potrete dire di avercela fatta.

Potrebbero volerci giorni, o settimane prima di riuscire ad abituarli. Per alcuni addirittura dei mesi. Ma è tempo ben speso, perché da adulti potreste davvero essere costretti a farglielo urgentemente e non avreste né tempo né la calma necessaria per gestire un soggetto adulto colto dal panico o arrabbiato.
Se non c’è urgenza, invece, questa procedura potrebbe aiutarvi a far accettare di farsi fare il bagno anche a un gatto adulto.

Ricordate di non far mai mancare al vostro gatto rassicurazioni in abbondanza, con parole, tono di voce e carezze. 

Nei limiti del possibile cercate di andare incontro anche alle sue particolari esigenze.

Alcuni gatti preferiscono, ad esempio, essere messi in un catino vuoto nel quale viene versata dell’acqua, piuttosto che essere messi in un catino già pieno.

Foto Merlijn Hoek via photopin cc

Tipsby Dea

Non esagerate!

Anche se il vostro gattino dovesse abituarsi a farsi fare il bagno senza troppe storie, non fateglielo troppo di frequente. Gli togliereste la protezione naturale del pelo, diminuendone le difese e aumentando il rischio di fastidiose irritazioni cutanee.