Educazione
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Come educare i bambini al rapporto con gli animali

Una leggenda metropolitana dice che i bambini amano gli animali e viceversa e un'altra ritiene che il computer possa insegnare tutto. Ma non sempre il rapporto tra loro è così facile, nè così scontato. Uno studio scientifico ha voluto capire come educare i bambini al rapporto con gli animali.

Una leggenda metropolitana dice che i bambini amano gli animali e viceversa e un'altra ritiene che il computer possa insegnare tutto. Ma non sempre il rapporto tra loro è così facile, nè così scontato. Uno studio scientifico ha voluto capire come educare i bambini al rapporto con gli animali.

Bambini e animali non sempre hanno un rapporto idilliaco, come vorrebbe una leggenda metropolitana secondo cui i bambini amano gli animali e viceversa.

Spesso nella realtà, accade che i bambini siano impreparati a interagire con un animale e in particolare a qualche sua reazione indesiderata. Un esempio immediato è quello di cani che improvvisamente mordono, nonostante gli adulti ripetano 'ma il cane è buonissimo..'

In effetti il problema non è la cosiddetta cattiveria del cane, ma il fatto che un cane ha pochi altri strumenti a disposizione per difendersi da qualcosa che può considerare come minaccia e che ci sono azioni o comportamenti umani che il cane può interpretare in modo errato.

Questo vale anche per i bambini. Sono tanti gli episodi che potremmo raccontare di reazioni inaspettate dei nostri figli di fronte a un'azione che giudicavamo innocua o perfino positiva.

Negli Stati Uniti, recentemente, un nuovo software-gioco, introdotto nel mercato da un'associazione no-profit, aveva l'ambizione di essere uno strumento efficace per educare i bambini al rapporto con gli animali. 

Anche in questo caso i risultati sono stati inaspettati.

Uno studio scientifico appena pubblicato dal Journal of Pediatric Psychology, ha voluto capire se educare i bambini al rapporto con un animale può essere efficace e in che modo. In particolare lo studio voleva verificare se un software può essere la soluzione giusta per l'obiettivo.

Quello che è emerso dallo studio è che  i bambini dal software imparano come interagire con un animale virtuale, ma non con un animale in carne e ossa.

Secondo il Prof. David Schwebel dell’Università dell’Alabama, coordinatore dello studio, il punto fondamentale è l'imprevedibilità di reazione che accomuna i bambini agli animali.

Reazioni che qualche volta possono essere spiacevoli. Da quanto emerso nello studio però, sono i bambini molto piccoli i meno adatti a interagire con gli animali.

Fino ai 4 anni infatti, in quella fascia d'età ancora molto egocentrica, come diceva Piaget, nella quale i bambini ancora non sanno distinguere il 'me' dal 'te' e rispettare l'altro da sè, come qualcosa di diverso da un giocattolo, il rapporto con gli animali può essere rischioso.

Tanto per gli animali che possono essere trattati in modo non appropriato dai bambini. Tanto per i bambini che possono ricevere la reazione di difesa dell'animale.

Con l'aumentare dell'età dei bambini il rischio diminuisce.

Il punto fondamentale della studio ha potuto dimostrare che tutto quello che un bambino può imparare teoricamente non è efficace finchè il bambino non è a diretto contatto con un animale.

I giochi virtuali, i software educativi sull'argomento, possono essere efficaci per imparare la teoria, ma è nella pratica che il bambino può verificare le reazioni dell'animale e imparare che ci sono comportamenti corretti e altri sbagliati.

In questo quadro, il ruolo dei genitori resta determinante per insegnare ai bambini una relazione corretta e positiva.

Tipsby Dea

Pet Teraphy

Consigli e suggerimenti utili per educare i bambini al rapporto con gli animali possiamo trovarli presso l'Associazione nazionale di Pet Terapy: www.pettherapyitalia.it