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Intolleranze alimentari

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Intolleranze alimentari: i sintomi e i disturbi

I sintomi delle intolleranze sono vari e molteplici, tanto che spesso è difficile ricondurli alla sopracitata patologia

I sintomi delle intolleranze sono vari e molteplici, tanto che spesso è difficile ricondurli alla sopracitata patologia

Cefalea, disordini intestinali, nausea, spossatezza, aritmia o crampi sono i sintomi più comuni legati alle intolleranze generate da a un accumulo di tossine frutto di un’errata assimilazione di alcuni alimenti.

Mal di testa, nausea, spossatezza e disturbi intestinali sono i principali sintomi delle intolleranze alimentari

La probabilità che si tratti di un’intolleranza aumenta se state attraversando un periodo di stress o se avete notato un anomalo aumento di peso o, al contrario, un brusco dimagrimento.

Un’alimentazione scorretta, il fumo o anche un eccessivo consumo di grassi animali, alla lunga possono causare irritazione del colon e di tutto l’apparato digerente, condizione estremamente favorevole al sorgere delle intolleranze.

L’alimentazione e lo stile di vita sono, infatti, riconosciute come cause principali di queste ultime. Dal libro del Dr. Attilio Speciani (Allergologo e Immunologo Clinico) “Guarire le intolleranze. Rieducare le patologie allergiche e infiammatorie con tecniche alimentari” si legge: “Condurre una vita stressata, alimentarsi solo di panini e merendine […] sono solo alcuni dei fattori che ci espongono maggiormente al rischio di sviluppare un’ipersensibilità”.

Questi comportamenti errati, a lungo andare fanno sì che il nostro corpo perda la sua capacità di digerire o assimilare determinate sostanze. Ciò può portare alla produzione di tossine che, accumulandosi, possono essere causa di una sorta di lento ‘avvelenamento’ che spesso si manifesta con affaticamento, difficoltà di concentrazione, mal di stomaco e altri sintomi generici (spesso difficili da ricondurre alle intolleranze).

Questo perché, a differenza delle allergie alimentari, tali reazioni possono presentarsi anche diverse ore o giorni dopo l’assunzione di un alimento e sotto varie forme spesso simili a quelle di un’allergia che, tuttavia, presenta conseguenze e implicazioni molto più serie. In entrambe i casi, l’importante è rivolgersi sempre a centri specializzati.