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Niente nido e scuola dell'infanzia senza i vaccini: sono obbligatori per legge

Vaccinazioni e infanzia: i vaccini obbligatori passano da 4 a 12. Ecco quali sono.

Vaccinazioni e infanzia: i vaccini obbligatori passano da 4 a 12. Ecco quali sono.

Niente più asilo nidoscuola dell'infanzia per i bambini che non sono stati sottoposti ai vaccini: a partire dall'anno scolastico 2017/2018 saranno 12 le vaccinazioni obbligatorie per legge e, in assenza di una motivazione giustificata, l'eventuale omissione sarà punita a norma di legge.

A stabilirlo è un decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri dietro proposta della titolare del Ministero della Salute, Beatrice Lorenzin, e del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Estendendo l'obbligatorietà a 12 vaccini il Governo mira a garantire in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale le attività di prevenzione, contenimento e riduzione dei rischi posti dalle malattie trasmissibili alla salute pubblica

Fino a prima dell'entrata in vigore del decreto i vaccini obbligatori per legge erano solo 4: quelli contro la poliomielite, la difterite, il tetano e l'epatite B. Di fatto, però, quella tra 'obbligatori' e 'raccomandati' era solo una divisione sulla carta, e anche quelli raccomandati erano offerti attivamente e gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale.

In questo panorama, la posizione del movimento antivaccinista ha portato a un calo generale del ricorso alle vaccinazioni su tutto il territorio nazionale, spingendo a provvedimenti come quello pensato dalla Regione Emilia-Romagna, dove già nel novembre del 2016 la riforma dei servizieducativi per la prima infanzia ha inserito l'aver ricevuto i vaccini obbligatori (antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite B) tra i requisiti necessari per l'accesso sia ai servizi pubblici sia a quelli privati a partire dal 2017.

Per annullare le differenze normative tra una Regione e l'altra il nuovo decreto stabilisce che tutti i bambini siano protetti dalle seguenti vaccinazioni:

  • anti-poliomelitica
  • anti-difterica
  • anti-tetanica
  • anti-epatite B
  • anti-pertosse
  • anti Haemophilus influenzae tipo B
  • anti-meningococcica B
  • anti-meningococcica C
  • anti-morbillo
  • anti-rosolia
  • anti-parotite
  • anti-varicella

La somministrazione deve avvenire tra la nascita e i 16 anni seguendo il calendario allegato al Piano nazionale di prevenzione vaccinale in vigore e prevede delle eccezioni solo in caso di pericoli accertati per la salute, che devono in ogni caso essere documentate e attestate dal medico di famiglia o dal pediatra di libera scelta.

Dal punto di vista pratico ciò significa che solo i medici possono esentare i genitori dal vaccinare i propri figli o rimandare la vaccinazione, tanto che devono certificare anche i casi dei bambini che hanno già avuto le malattie contro cui è diretto il vaccino da cui possono essere esentati, eventualmente prescrivendo anche delle analisi del sangue per verificare l'effettiva protezione in corso.

Il decreto prevede anche provvedimenti nei confronti dei genitori che non sottopongono i figli alle vaccinazioni obbligatorie, con sanzioni amministrative variabili tra i 500 e i 7.500 euro, la sospensione della potestà genitoriale e l'impossibilità di iscrizione all'asilo nido e alla scuola del'infanzia.

Le Aziende Sanitarie (ASL) saranno responsabili dell'emissione delle sanzioni amministrative, mentre i dirigenti scolastici saranno tenuti a segnalare alle ASL, entro 5 giorni, la presenza a scuola di bambini non vaccinati, in modo che si proceda alla vaccinazione.

Per quanto riguarda invece i bambini che non possono essere vaccinati per motivi di salute, i dirigenti scolastici dovrebbero inserirli in classi in cui non sono presenti altri bambini non vaccinati o non immuni alle malattie in questione, in modo da ridurre al minimo il rischio che possano ammalarsi.

La battaglia contro il calo vaccinale non si chiuderà però qui. Infatti dall'1 giugno 2017 il Ministero della salute avvierà una nuova campagna per sensibilizzare la popolazione sull'importanza delle vaccinazioni, promuovendo insieme al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e coinvolgendo le associazioni dei genitori anche iniziative per formare sia bambini e ragazzi sia il personale docente ed educativo sul tema delle vaccinazioni.

Foto: Pixabay

Fonti: Ministero della Salute; Istituto Superiore di Sanità