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Come scegliere la pettorina per il nostro cane

I proprietari di cani scelgono sempre più spesso la pettorina come alternativa al collare per portarli fuori a passeggio. Ma trovare quella più adatta al proprio amico tra le tante disponibili non è così facile. Questa giuda ti aiuta a orientarti.

I proprietari di cani scelgono sempre più spesso la pettorina come alternativa al collare per portarli fuori a passeggio. Ma trovare quella più adatta al proprio amico tra le tante disponibili non è così facile. Questa giuda ti aiuta a orientarti.

I proprietari di cani rinunciano sempre più spesso al collare a favore della pettorina. Le motivazioni sono diverse: si va dalla taglia, alla razza alle preferenze del cane. Chi ha un cane piccolo o che appartiene a razze con condotto nasale breve e problemi respiratori di solito sceglie questa soluzione. Altre volte appunto è il cane a non tollerare il collare e a preferire la pettorina per le sue uscite.

La quota in aumento è imputabile invece ai padroni che pensano sempre più frequentemente nell’interesse del cane e ritengono che il collare, quello a strozzo o semistrozzo in particolare, sia un metodo troppo coercitivo e rude per esercitare il proprio controllo sull’animale. In generale quindi si sceglie una pettorina per il benessere del proprio amico a 4 zampe.

Ma come fare senza perdersi nell’ampia scelta di pettorine oggi a disposizione? Come nel caso del collare, conviene rifarsi prima ai modelli che esistono e solo in seguito considerare gli aspetti estetici come colore, tipo di tessuto e accessori.

Esistono tre modelli principali di pettorina

Pettorina alla romana

  • Nota anche come modello ad H, consiste di due fettucce di tessuto che cingono ad anello torace e tronco, unite da altre due fettucce di tessuto che passano rispettivamente sulla schiena e tra le due zampe anteriori. L'aggancio per il collare si trova a metà della schiena, dove la fettuccia superiore incrocia l’anello che cinge il tronco.
  • È considerato il modello di pettorina migliore da utilizzare e l’ideale soprattutto per i cuccioli entro i primi sei mesi, perché non compromette la postura del cane e non esercita pressione in punti critici.
  • Occorre valutare bene la misura in modo che una volta indossata il gancio di attacco per il guinzaglio si trovi esattamente a metà esatta della schiena, il baricentro del cane. Meglio quindi che sia regolabile, soprattutto se è per un cucciolo in modo che si possa seguirne la crescita che nei primi sei mesi è rapidissima.

Pettorina scapolare

  • Conosciuta anche come modello a X, consiste di due fettucce di tessuto che passano sotto il collo e sul torace e si uniscono agli estremi di una terza fettuccia a cui poi viene agganciato il guinzaglio.
  • È più veloce da mettere della precedente ma fa pressione e sfrega contro le ghiandole ascellari. Questo potrebbe indurre il cane a camminare con i gomiti all'infuori compromettendone la postura e causando a lungo andare problemi articolari o lussazione della spalla del cane.

Pettorina finlandese

  • Conosciuta anche come norvegese o svedese (foto), ricalca il modello delle pettorine dei cani da slitta con una fascia di tessuto imbottito che passa orizzontalmente sotto il collo e si unisce ad angolo retto a una seconda fascia imbottita che cinge ad anello il torace. Una fettuccia di tessuto più bassa e sottile in cui passa l’anello metallico che aggancia il guinzaglio, si unisce trasversalmente alle due fasce.
  • È considerata un’ottima pettorina, ma il suo utilizzo è sconsigliato per i cani di piccola taglia, poiché non ne garantisce il controllo ottimale.


Una volta scelto il modello potete passare a considerare il tipo di materiale usato per fare la pettorina, i disegni il colore il tipo di finiture. E appena vi sarete decisi dovrete solo imparare a usarla.

Foto: Viaggi a 6 zampe