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Psicologia del bambino: l’arrivo di un fratellino

Fratellino in arrivo? I consigli dell’esperta in una video guida che insegna a spiegare al tuo bambino la nascita di un fratellino senza scatenare gelosie e paure.

A domanda… risposta

Sono all’inizio della seconda gravidanza e sono in ansia per il mio primogenito. Devo dirglielo subito?
Quando la gravidanza è certa, e prima ancora che sia visibile fisicamente, è meglio informare il figlio dell’arrivo del fratellino. I bambini sentono in modo particolare tutto quello che avviene e sono molto rapidi nel captare le emozioni dei genitori.

Quali manifestazioni potrebbe avere?
Può capitare che il bambino inizi a fare una serie di giochi legati alla scoperta, come l’aprire scatole per vedere cosa c’è dentro, così come è incuriosito da cosa si nasconde nella pancia della mamma.

Come dargli la notizia?
Con molta naturalezza, senza costruire fantasie, ma presentando la novità per quello che è. I genitori devono parlare con sincerità al figlio, spiegando che quella è stata una loro scelta e i motivi che l’hanno supportata. Per esempio, posso far comprendere come la presenza di un bambino sarà una grande ricchezza per tutta la famiglia.

E se sarà geloso?
La gelosia è un sentimento naturale e i genitori possono anche preparare il primogenito dicendogli chiaramente che vivrà questo sentimento.

Quando penso al bambino in arrivo, spero assomigli al mio primo figlio.
Ogni bambino è unico e irripetibile e dovrà sviluppare la propria identità, che è diversa da quella del fratello. Il percorso di crescita dovrà essere differente.

Ho già una bambina e ora aspetto due gemelli. Come farò?
La difficoltà maggiore nel caso di fratelli gemelli, oltre alle questioni pratiche, sta proprio nel considerarli ciascuno con un’identità diversa. Spesso, infatti, si crea confusione e le personalità tendono ad assimilarsi.

Qual è il ruolo del genitore nella formazione della singola identità?
I genitori sono coloro che danno valore a ciascun figlio, rispondendo a ciascuno in modo appropriato per quelli che sono i singoli bisogni, senza mai mettere in confronto i fratelli.

Il secondo bambino non avrà una cameretta sua. Sarà un problema?
Ciascun bambino deve avere un suo spazio, un luogo in cui riconoscersi nella casa, che non deve essere necessariamente una cameretta tutta per sé. La cosa fondamentale, però, è che abbia uno spazio tutto suo nella mente dei genitori.

C’è differenza nel crescere fratelli di sesso uguale o opposto?
Avere figli di sesso opposto facilita la percezione di riconoscere in ciascuno una personalità e un’identità diversa. Ciò è esemplificato dai giochi, che saranno diversi, quindi ciascuno avrà i propri giocattoli che lo identificano. Lo stesso sforzo dovrà essere fatto, però, quando si ha figli dello stesso sesso.

Autore
Gaia Melotti

Regia
Claudio Lucca

Producer
Gaia Melotti

Interpreti
Alessio Bistaffa
Pamela Paci
Sergio Pirola

Operatori
Claudio Lucca
Valentina Mele
Silvia Pezzulo
Valeria Spera

Montaggio
Gaia Melotti

Esperto
Diana Jacini, psicologa e psicoterapeuta

In redazione
Laura Mauceri
Burak Ortahamamcilar

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