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Cuore

La ricca e il povero

La ricca e il povero

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Lei, una signora della Milano bene, si è innamorata di un giovane squattrinato. Vale la pena lasciare tutto per lui?

Ogni coppia ha una storia diversa da raccontare e per quanto sia bella e particolare, c’è sempre un fase segnata da difficoltà, dubbi e preoccupazioni

Cara Emme,
mai avrei pensato di scriverti, né che mi capitasse quello che attualmente è la mia quotidianità. Da quasi un anno tradisco mio marito, dopo vent’anni di matrimonio.
Siamo una coppia di quella che si usa chiamare “la Milano bene” , lui notaio, io a capo di una Charity foundation di famiglia.
L’anno scorso, a 48 anni, ho iniziato una relazione extraconiugale con uno dei volontari che lavora per me, che ha la metà dei miei anni, a stento arriva alla fine del mese facendo fotografie, non ha nemmeno il conto in banca e mi ha stravolto la vita.
Sono sul punto di lasciare tutto per lui.
Non ferirmi dicendo che sono un clichè. Te ne prego.
Un caro saluto.
V.

Maya Risponde

Cara V.,

non ho alcuna intenzione di offendere una donna che dedica la vita al prossimo facendo della beneficenza una professione quando potrebbe, stando a quel che leggo, potrebbe bradiparsi su un novanta metri al largo di St Barth 12 mesi l’anno vestita di discutibili stampe animalier.
Odio i clichè.
Sei single, donna, oltre i 30 anni? Devi avere per forza da 1 a 4 gatti e la passione per il punto croce.
Sei bionda? Devi avere il QI del plancton.
Sei un maschio e non leggi la gazzetta dello sport e prendi due congiuntivi di fila? Sei Gay.
Quindi V., quello che ti chiedo è solo una riflessione. Per te stessa.
Non mi preoccupa la separazione dal notaio, rinunciare alle cene e al poker del giovedì.
Ti chiedo di pensare alle cose che ti rendono la persona che sei, che porteresti con te nel mondo del fotografo senza iban.
Le rivoluzioni sono meravigliose.
Sai come entri, non sai mai come ne esci.
Sono fondamentali.
Quest’uomo non è accanto a te per caso, suggerisco solo che potrebbe essere una domanda e non una risposta.
Spesso uomini pazzeschi sono domande.
Domande su di noi.
Scambiarli per delle risposte fa un male cane. Fidati, nell’ultimo anno l’ho fatto e ho ancora una paresi facciale stile urlo di Munch.
Quello che ti suggerisco e di staccarti dal passato, mi pare chiaro che non è più il tuo posto, trovare l’equilibrio sulle tue gambe e non buttare tutto il peso sull’uomo senza iban.
Tienilo vicino. Certo. Ti fa stare bene.
Ma appena starai in equilibrio da sola, vedrai come cambierà la prospettiva.
Non avere paura. Vedrai molte più cose.
E lui sarà stata la prima di tante domande.
Poi V. se vuoi rilassarti sul famoso 90 metri al largo di St Barth, Emme viene eh?!
E’ un attimo e siamo subito da te.
Forza!

 

Foto © ivector - Fotolia.com

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