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Cuore

 Fortunato in amore, sfortunato in geografia

Fortunato in amore, sfortunato in geografia

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L'hai conosciuta in vacanza. Vive dall'altra parte del mondo. Sai che è nato qualcosa di magico. Che fare?

Ogni coppia ha una storia diversa da raccontare e per quanto sia bella e particolare, c’è sempre un fase segnata da difficoltà, dubbi e preoccupazioni

Cara Emme,

ti racconto una storia.
A inizio febbraio ero in viaggio in Costarica. In una serata di pioggia a Puerto Viejo, giocherellando nella mia camera col tanto vituperato Tinder, conosco una ragazza di San José, città da cui dovrò ripartire per l’Italia di lì a qualche giorno.
Prima che pensi male, io ho 52 anni, la ‘ragazza’ 43.
Ci scambiamo i numeri e per qualche giorno tra un’escursione e l’altra ci scriviamo su whatsapp.
Le dico che la sera prima di partire sarò già a San José e mi piacerebbe portarla a cena. Lei accetta.
Arrivo in città e trovo, nell’ordine: un supermercato, un arborio della Scotti, del Parmigiano Reggiano che dovrebbero vendere al grammo, un Syrah e due melagrane lucide e perfette come in un quadro dell’Arcimboldo. E’ un segno. Le dico che, se si fida, si cena da me (avevo preso in affitto una appartamento con cucina su Airbnb). Si fida.
Alla sera lei arriva, mi piace subito. Si rivela dolce e sanguigna. Questi due aggettivi raramente riesco a usarli per la stessa persona.
Comincio a cucinare. E parliamo. E ridiamo.
Bruschette, vino, risotto… Due ore dopo, prima di arrivare alla melagrana, ci baciamo.
Que noche, que rico, que conexiòn!
Le chiedo (di solito non lo faccio mai) di restare a dormire perché vorrei svegliarmi e vederla. Resta.
La mattina ci salutiamo con la sensazione che sia successo qualcosa di bello.

E ora?

Ora ci sentiamo tutte le sere (ora di pranzo in Costarica).
Il 30 ci vediamo a New York per passare 3 giorni insieme.
Forse a giugno ci vediamo qui a Milano perché lei viene in Europa per un corso.
Poi quien sabe…
Lei ha 3 figli e la sua scuola di yoga là, io la mia vita qui, a 10.000km.

Lotta impari tra la fortuna in amore e la sfortuna in geografia, eh?

V.

Maya Risponde

Caro V,
Io adoro le storie. Questa è una favola. Moderna. Ma una favola.
Sarò romantica, mi sarà andato il rosa alla testa, ma in un mondo in cui su Tinder ci trovi gente che ti scrive TOC TOC con la foto di Cristiano Ronaldo geolocalizzato a Trucazzano, perdonami io mi sono commossa.
Bravo V., che ti sei lasciato capitare la vita.
Che nemmeno in una riga hai detto “so che è impossibile”.
Che non l’hai portata a cena da te pensando di sposarla o di buttarla nell'umido dopo un merengue.
BRAVO.
Hai 52 anni e sei su Tinder, lei ne ha 43, non avete nessuno a casa che dorme in un letto matrimoniale aspettandovi. E’ tutto ok. Chettedevodì? Potevi incontrarla in un ristorante. Poteva essere una farmacista che ti vendeva un lassativo. Era su una App.
Avrete fatto le vostre vite, giocato le vostre carte.
Questo è un altro giro. Speriamo siano buone. Se no si ricomincia domani.
Si vede che sei uno attento, anche troppo, che sa usare le parole, che capisce che se trovi una che riesce ad essere sia dolce che sanguigna vale la pena non rifilarle il pippone del “eh sono confuso poi sai la distanza, poi sai io ho una teoria sulle relazioni che nascono ad un’altitudine superiore ai 4000 metri, poi oggi c’è la luna calante e io ho saturno in Gemelli…
Io da qui, dal mio pulpitino rosa, ti posso dire che fate bene.
Da queste cose non ci si protegge.
Quando vogliamo svegliarci e vedere una persona, quando il prima e il dopo ci piacciono come il “Que noche, que conexiòn” non dovremmo farci domande nemmeno se fossimo sulla striscia di Gaza.
Qualunque sia il nostro momento personale, qualunque sia il km del percorso individuale a cui siamo arrivati, quella sensazione lì andrebbe fatta entrare. Perché, come hai saggiamente capito tu senza farti mezza domanda, se non giustamente: “Ma quanto cazzo costa il Parmigiano in Costa Rica??” le cose buone non vanno mandate via. Non ti cambiano il cuore, non lo aggiustano, la tua ragazza di San Josè non ha alcuna pretesa in quel senso (e nemmeno molte di noi… che però trovano uomini che si fermano molto prima delle Melograne e finiscono come “la Muela de San Blas” canzone dei Mana che ti consiglio di sentire e poi di appiccicarti una medaglia sul petto.)
Quindi V., diciamo che sei un eroe senza aver fatto niente. Solo perché hai avuto le palle per farti emozionare.
Poi se vai a New York e al secondo giorno le attacchi il pippone invece di goderti la magia, Emme sbucherà da un angolino di Central Park e ti finirà a colpi di Hot Dog.
Perché Uomini, e Donne (non di Maria de Filippi) io non so più come dirvelo: CAPITA CHE SIA BELLO E VOI NON POTETE FARCI UN CAZZO.
DAI!

Foto © gustavofrazao - Fotolia.com

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