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5 farmaci "falsi" per curare il coronavirus

Ad oggi non esistono cure specifiche (ma solo terapie di supporto) contro il covid-19. Affidarsi all’automedicazione, pertanto, può essere particolarmente pericoloso perché si corre il rischio di assumere dei farmaci errati.  

Ad oggi non esistono cure specifiche (ma solo terapie di supporto) contro il covid-19. Affidarsi all’automedicazione, pertanto, può essere particolarmente pericoloso perché si corre il rischio di assumere dei farmaci errati.  

Le infezioni da coronavirus (e quindi anche da covid-19) inducono una molteplicità di sintomi diversi. I più diffusi sono febbre (tra 38° e 39°), naso che cola, tosse, difficoltà respiratorie e spossatezza che talvolta possono essere confusi con dei disturbi causati dall’influenza.

Ad oggi non esiste alcun vaccino o trattamento specifico contro l’infezione causata da SARS-CoV-2, sebbene alcuni farmaci siano attualmente in fase di sperimentazione. E pertanto vengono trattati solamente i sintomi della malattia (terapia di supporto) così da favorire la guarigione del paziente.

L’automedicazione, tuttavia, è sempre fortemente sconsigliata: chi teme di essere stato contagiato deve contattare il proprio medico di famiglia, il pediatra, la guardia medica o il numero verde regionale. Evitando al tempo stesso di assumere farmaci che, anziché curare il COVID-19, possano essere nocivi per la salute. 

5- Clorochina 

Clorichina

Foto:?????? ??????? - 123RF

La clorochina è un farmaco antimalarico che si pensava potesse essere in grado di bloccare la replicazione del virus Sars-CoV-2.

Tuttavia, dalle sperimentazioni dei mesi scorsi, sono emerse nuove evidenze cliniche che hanno evidenziato un aumento dei rischi legati all’assunzione di tale farmaco, a fronte di benefici scarsi o assenti.

E per questo l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha deciso di sospendere l’autorizzazione al suo utilizzo.

4-Antibiotici

Gli antibiotici sono farmaci ampiamente utilizzati per trattare una molteplicità infezioni di natura batteriologica. Tuttavia, essi non sono efficaci per curare infezioni virali, né tantomeno per trattare l’infezione provocata dal nuovo coronavirus.

Ma non è tutto. Un farmaco di questo tipo assunto erroneamente può andare ad agire su alcuni batteri, sviluppando potenzialmente una resistenza di questi al medicinale stesso. Col rischio che in caso di infezioni future, tale batterio possa continuare a moltiplicarsi nell’organismo.

3-Ibuprofene (meglio il paracetamolo)

 

L’ibuprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo consigliato per il trattamento della febbre e dei dolori (anche nei bambini).

Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Agenzia Europea per i Farmaci e l’Agenzia Italiana del Farmaco abbiano ribadito a più riprese che “non vi sia alcuna evidenza scientifica che stabilisca una correlazione tra l’uso di ibuprofene e un peggioramento della malattia da Covid-19”, è altrettanto vero che assumere erroneamente tale medicinale può mascherare i sintomi dell’infezione, peggiorandone addirittura il decorso.

Pertanto, è bene non assumere tale farmaco di propria iniziativa, ma solo se prescritto dal proprio medico. Preferendo, di contro, il paracetamolo per l’automedicazione.

2- Farmaci antipertensivi (ACE-INIBITORI E SARTANI)

Farmaci coronavirus

Foto: Ivan Shidlovski - 123RF

Durante l’emergenza coronavirus sono state oggetto di pesanti critiche anche le terapie antipertensive con ACE inibitori e sartani. Nello specifico, infatti, tali farmaci sono stati accusati di facilitare l’infezione e di peggiorare il decorso di Covid-19.

Nonostante la questione risulti ancora controversa, il 17 aprile scorso su Circulation Research è stata pubblicata un’analisi condotta su un campione di oltre 3.611 pazienti affetti dal virus, dalla quale è emerso come i soggetti ipertesi che di fatto assumevano tali medicinali prima dell'emergenza in atto possano continuare a farlo, previo controllo e parere medico.

1-Vitamina C per il sistema immunitario

Ad oggi non risulta alcuna comprovata evidenza scientifica per cui assumere vitamina C aiuti a prevenire o a curare l’infezione da covid-19.

La vitamina C (o acido ascorbico o ascorbato) è un micronutriente dalle innumerevoli proprietà antiossidanti. Assunta regolarmente e nelle giuste quantità è un vero toccasana, perché neutralizza i radicali liberi e aiuta a regolare il sistema immunitario. Tuttavia, non può essere considerato un rimedio valido per contrastare il coronavirus.

Foto apertura: tatyana2206 - 123RF