Rimedi naturali
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Tutti i benefici della moxa

La moxa è una pratica cinese millenaria a base di foglie di artemisia dai molteplici aspetti benefici. Scopriamo quali. 

La moxa è una pratica cinese millenaria a base di foglie di artemisia dai molteplici aspetti benefici. Scopriamo quali. 

La moxa (chiamata anche moxibustione o moxaterapia) è un’antichissima pratica non invasiva di origine cinese che permette di curare l’organismo attraverso il calore. Il termine moxa, tuttavia, letteralmente vuol dire “erba che brucia” e deriva dalle parole giapponesi Moe (bruciare) e Kusa (erba).

In Cina le prime testimonianze relative all’uso di questa pratica risalgono al II e I secolo a.C., mentre in Occidente la moxibustione è praticata solo da qualche decina d’anni.

Per questa cura si utilizza l’Artemisia vulgaris (Assenzio cinese), una pianta arbustiva che appartiene alla famiglia delle Composite le cui foglie vengono essiccate, invecchiate per almeno 2 anni e poi triturate per poter essere successivamente bruciate.

La moxa è una pratica indolore che può essere praticata da sola o abbinata alla cristalloterapia o all’agopuntura. I suoi benefici sono molteplici ed è indicata per trattare depressione, ansia, insonnia, mal di testa, raffreddore, asma, diarrea, emorroidi, cistite, faringiti, laringiti e flebiti.

moxa

E non è tutto: si può ricorrere a questa partica per prevenire le malattie influenzali, per tonificare l’organismo e per dare una sferzata immediata di energia al corpo. È un buon rimedio naturale, inoltre, per lenire i dolori articolari, cervicali e lombari.

Tuttavia è bene sapere che la moxa non è indicata in presenza di cisti, tumori, nei, verruche, vene varicose, aree infiammate e febbre o qualora si siano riscontrate reazioni allergiche alle Composite.

Nella medicina popolare si ricorre alla moxaterapia anche in caso di morso di vipera, perché il suo calore può rendere inoffensivo il veleno iniettato nel corpo.

In ogni caso, affinché la cura sia efficace, il terapista deve individuare i punti dei meridiani da trattare e sapere come e dove indirizzare il calore sprigionato dalla combustione.

Come linee guida generali, si tenga presente che è preferibile praticare la moxibustione al mattino e non più di 3 volte a settimana, lasciando agire il calore per un massimo di 5-10 minuti a seduta.

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