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Piscina, il cloro non danneggia la pelle

Il cloro non è pericoloso per la pelle, anzi. Scopri i vantaggi della sua presenza nell'acqua della piscina!

Il cloro non è pericoloso per la pelle, anzi. Scopri i vantaggi della sua presenza nell'acqua della piscina!

La presenza di cloro nell'acqua delle piscine è inevitabile.

Questo elemento è infatti dotato di spiccate proprietà disinfettanti che lo rendono un prezioso alleato nella lotta contro la presenza di batteri, funghi e virus.

A regolare il suo utilizzo è il Ministero della Salute, che stabilisce le quantità da utilizzare per tenere a bada i microbi che potrebbero proliferare nell'acqua.

Ma siamo sicuri che il cloro delle piscine non danneggi la pelle?

Quando le quantità di cloro nell'acqua è quella stabilita dalle normative vigenti la pelle non corre nessun rischio, anzi, potrebbe trarne dei benefici

A rassicurare i frequentatori delle piscine è Antonio Di Pietro, direttore dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano.

"Il cloro non fa male alla pelle”, spiega l'esperto. “Si tratta di un elemento chimico presente in grande quantità in natura, soprattutto sotto forma di cloruro di sodio, che è il nome chimico del comune sale da cucina”.

Anche molti alimenti lo contengono: farina di segale, olive mature, datteri, frumento integrale, fagiolini, mandorle, noci, ciliegie, pere, arance, castagne, pesche, albicocche”.

Inoltre”, aggiunge Di Pietro, “il cloro rappresenta la maggior parte dei sali presenti nei mari e negli oceani, circa il 2% della massa totale delle acque marine”.

Le piccole quantità di cloro presenti nelle acque della piscina”, spiega l'esperto, “non solo sono innocue ma possono avere un’azione disinfettante sulla cute prevenendo la formazione di infezioni da batteri, funghi e virus”.

Il dermatologo ha recentemente condotto un studio clinico che sembra dimostrare la sicurezza dei bagni in piscina.

Il 98% delle 100 persone coinvolte ha mantenuto una buona idratazione e una buona elasticità della pelle anche frequentando la piscina almeno 2 giorni alla settimana per 3 mesi.

Nel restante 2% dei casi è stato riscontrato solo un leggero aumento della secchezza cutanea.

Il color, precisa Di Pietro, “solo rarissimamente, può comportare rischi per la pelle, visibili solo nei casi di ipersensibilità cutanea”.

Il dermatologo rassicura però anche chi dovesse avere a che fare con questi problemi, sottolineando che una volta usciti dall'acqua una doccia è più che sufficiente a evitare irritazioni.

Per il resto, la pelle non ha che da trarre beneficio dalla presenza del cloro nell'acqua delle piscine.

Di Pietro ha addirittura osservato un leggero miglioramento delle macchie cutanee, associato al potere sbiancante del cloro.

"Fare un bagno in una piscina in regola secondo le norme vigenti”, conclude il dermatologo, “non solo aiuta l’apparato muscolare e scheletrico a restare in forma, ma può essere utile per il benessere della pelle e per la sua bellezza”.

Foto @ Hotel Montecatini Terme - Flickr

Tipsby Dea

Attenzione alle verruche

Quando si frequentano le piscine il rischio di verruche è in agguato. Il virus che le causa non si trova però nell'acqua delle vasche, dove non sopravviverebbe, ma sui pavimenti umidi di spogliatoi e docce, dove è per questo consigliato indossare delle ciabatte.