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Ansia da prestazione sessuale: come affrontarla e superarla

Come riconoscere l’ansia da prestazione sessuale maschile e femminile dai sintomi e quali sono i rimedi per provare a superarla.

Come riconoscere l’ansia da prestazione sessuale maschile e femminile dai sintomi e quali sono i rimedi per provare a superarla.

L’ansia da prestazione è una condizione psicologica che può verificarsi in ambiti diversi. Pensiamo, per esempio al lavoro, alle relazioni, all’ansia da prestazione scolastica o a quella sportiva. Sono tutti contesti differenti in cui si può soffrire di un disturbo simile. Il timore di fallire un determinato compito viene alimentato da preoccupazioni eccessive che si traducono nella difficoltà di realizzarlo. Qualsiasi obiettivo diventa impossibile da raggiungere. Si tratta di un fenomeno strettamente legato alla paura del giudizio altrui, che può manifestarsi anche nella sfera intima. In questo caso, si parla di ansia da prestazione sessuale.

Tradizionalmente, si tende a pensare che l’ansia da prestazione sessuale sia un problema "testosteronico", quindi prettamente maschile. In realtà, anche le donne possono soffrirne, sebbene si manifesti in modo diverso. Approfondiamo l'argomento, sia dal punto di vista maschile che femminile.

Ansia da prestazione sessuale nell'uomo

L’ansia può essere l’arcinemica del piacere. Nell’uomo, in genere, l’ansia può avere come conseguenza problemi di disfunzione erettile o di eiaculazione precoce. Il caso più frequente è quello in cui non si riesca a mantenere il pene in erezione - quello che comunemente viene descritto con l’espressione “fare cilecca” .

Come per le altre forme di ansia da prestazione, anche in questo caso la paura di fallire rende il sesso un momento drammatico. In alcuni casi, invece, l’ansia da prestazione maschile potrebbe anche essere legata all’inesperienza e al cruccio di non essere in grado di soddisfare il partner sessuale. 

Questo tipo di ansia può poi anche generare altri sintomi fisici, come la tachicardia, una sudorazione eccessiva, le vertigini, la chiusura allo stomaco, il respiro affannoso, i disturbi gastrointestinali. 

Il rischio peggiore è quello di cadere in un circolo vizioso in cui un rapporto sessuale “in bianco” genera degli effetti a cascata sulle prestazioni successive. Il terrore del fallimento porta ad autosabotarsi, evitare i rapporti sessuali o a viverli in modo innaturale e con grande impaccio.

Le cause

A meno che non si tratti di disturbi fisiologici, che si potrebbero risolvere con il supporto di un professionista, l’ansia da prestazione sessuale maschile ha, solitamente, cause psicologiche. Per esempio, lo stress e le preoccupazioni della vita quotidiana possono avere un impatto anche sulla vita sessuale. Lo stesso possono fare anche eventuali tensioni nella coppia o il confronto con partner precedenti. La frustrazione, la rabbia e le ferite emotive non curate possono quindi riversarsi sul rapporto sessuale, ostacolando l'erezione.

Nei fatti, non è possibile essere ansiosi ed eccitati allo stesso tempo, perché l’ansia uccide l’eccitazione sessuale. In più, spesso il sesso viene vissuto come una performance nella quale si deve andare bene, portando a casa una vittoria - l’orgasmo. Il sesso diventa così il metro di misura del proprio valore personale.

Queste forme di credenze disfunzionali che riguardano il sesso e la virilità maschile, però, sono benzina per l’ansia da prestazione sessuale. Quando invece il sesso dovrebbe essere vissuto nella sua spontaneità e nel modo più sereno possibile. Insomma, non c’è niente da vincere, dovrebbe solo far star bene.

Ansia da prestazione sessuale nella donna

Nonostante se ne parli di meno e con minor scalpore, l’ansia da prestazione sessuale può colpire anche le donne: secondo alcune statistiche, a soffrirne è un’italiana su cinque. L’ansia agisce principalmente a livello psicologico e si manifesta non tanto con l’impossibilità di concludere un rapporto sessuale, ma con una condizione di disagio.

I motivi possono essere diversi, come per esempio la paura di avere dei figli in un momento in cui non si desiderano, l’appiattimento del desiderio a causa della routine di coppia o di uno stile di vita stressante o troppo dedito al lavoro, o ancora il timore di non essere abbastanza per il partner.

In circostanze simili, individuare la causa è fondamentale. In alcuni casi potrebbe bastare riuscire a comunicare al partner il proprio stato d’animo, mentre in altri, quelli in cui si manifestano problemi quali dispareunia (dolore durante il rapporto), vaginismo (irrigidimento dei muscoli vaginali quando viene inserito un corpo esterno, quindi nell’atto della penetrazione) e anorgasmia (impossibilità a raggiungere l'orgasmo), sarebbe necessario rivolgersi a una ginecologa o a una fisioterapista del pavimento pelvico.

Ansia da prestazione sessuale: i rimedi

In queste righe, non vogliamo suggerirti tecniche mentali per riuscire a sconfiggere l’ansia da prestazione sessuale. Ogni caso ha le sue specificità: per esempio, si potrebbero avere delle difficoltà a raggiungere l’erezione a causa di un lungo periodo di astinenza sessuale (non si fa sesso da troppo tempo, quindi non ci si sente più all’altezza).

Il consiglio che possiamo darti è quello di rivolgerti a uno psicoterapeuta o a un sessuologo, nell’ipotesi in cui il problema avesse un’origine psicologica, o, per gli uomini, a un andrologo, nel caso in cui la causa di eventuali problemi durante l'amplesso fosse invece fisiologica.

Più in generale, per ridurre l’ansia da prestazione vengono suggeriti alcuni rimedi naturali, quali la valeriana, per la sua azione rilassante, la passiflora, che ha proprietà sedative, e l’iperico, considerato un antidepressivo naturale.

Foto di apertura: Immagine di wavebreakmedia_micro su Freepik