Carriere e Visioni
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La mia banca suona il rock

Non sai quale banca scegliere? Ecco come riconoscere la tua banca perfetta senza darti all'armocromia. 

Non sai quale banca scegliere? Ecco come riconoscere la tua banca perfetta senza darti all'armocromia. 

Che banca scelgo?

Questa domanda ce la siamo poste tutte almeno una volta nella vita.

Vediamo quali metodi potranno (o  non potranno) aiutarti a scegliere.

Banca e Armocromia.

“La scelta della propria banca di riferimento è tutt’altro che semplice, perché ne vediamo davvero di tutti i colori e no, l’armocromia è proprio l’ultimo dei nostri alleati.

Ho fatto un'analisi del colore dei loghi delle banche e sorpresa: la maggior parte delle banche è spring o winter, solo un gruppo di banche si spinge fino all’autunno.

Perché così poca varietà cromatica?

I colori che vengono utilizzati per i loghi delle banche sono pochi e hanno dei significati molto chiari:

Rosso: energia

Verde: calma e soldi

Blu: calma e riflessione

Arancione: concentrazione

Rosa: energia

Ma la psicologia dei colori su di voi non attacca, anche perché il rischio è di trovarsi ancora in alto mare (e magari anche fuori palette).

Banche ed il rischio di fallimento.

Anche in questo caso perdersi tra i dati di bilancio alla ricerca della conferma della sicurezza di una banca potrebbe essere un criterio interessante magari per chi volesse comprarne delle azioni, ma potrebbe essere poco dirimente per l’apertura di un conto in quanto il rischio di perdere i propri soldi giacenti sul conto corrente a causa del fallimento della banca in Italia è assolutamente impossibile.

Tutte le banche italiane aderiscono a dei fondi di garanzia (ce ne sono 2) che garantiscono i soldi depositati sui conti correnti, certificati di deposito e conti deposito fino ad €100.000. Quindi, a meno che non abbiate più di €100.000 su questi strumenti, direi che il problema che la banca fallisca vi potrebbe toccare molto relativamente.

Banche e costi.

Anche in questo caso i costi ormai sono talmente bassi da non potere essere un criterio di scelta, così come il criterio on line o off line, grazie ad app sempre più evolute.

Ora che abbiamo visto cosa non ci aiuta, possiamo ora riflettere su cosa differenzia davvero le banche tra di loro.

Questione di cuore (amministrativo)

La differenza sostanziale (e molto importante) tra banche risiede proprio nel loro cuore: nel loro sistema di amministrazione.

In ogni azienda il sistema di amministrazione è importantissimo e lo è soprattutto la compagine sociale. I soci eleggono i membri del Consiglio di Amministrazione che incidono nelle politiche di gestione della banca.

In base a come vengono gestiti ed eletti gli organi amministrativi e all’obiettivo delle società possiamo distinguere tra:

Banche commerciali: sono le banche più famose, estese sul territorio nazionale, a volte hanno diramazioni internazionali e sono quotate in borsa. Questo significa che il loro capitale sociale è diviso in quote infinitamente piccole che tutti possono acquistare sul mercato. Quando vengono eletti gli organi amministrativi “vince la maggioranza” che di solito è detenuta da grandi gruppi di influenza e lobby industriali. Queste banche sono nate con l’obiettivo di stimolare la crescita e supportare le aziende nella loro attività commerciale o industriale. L’obiettivo finale della loro attività è creare guadagno per i loro soci. Spesso demandano le attività di beneficenza o no profit alle loro fondazioni.

Banche popolari: anche queste banche sono quotate sul mercato ma sono prettamente italiane. Queste banche sono state oggetto di una importante riforma che le ha portate ad essere più simili alle banche commerciali in quanto il voto, in caso di elezioni, adesso avviene a maggioranza, mentre prima la regola era un socio/un voto a prescindere dal numero di azioni possedute. Queste realtà, presenti spesso sul territorio nazionale o regionale, sono nate per rafforzare e coinvolgere la comunità di riferimento.

Banche di credito cooperativo: sono divise in due gruppi nazionali. Queste banche sono nate per includere nel mondo del credito chi, in passato, ne era stato tagliato fuori. Per esempio contadini o piccoli artigiani. Sono banche spesso piccole che lavorano su basi territoriali poco estese e si rapportano con il territorio di riferimento. In questi istituti vige ancora la regola una testa/un voto. Gli utili di queste banche vengono investiti sul territorio, per attività a supporto dei soci e per beneficenza nazionale o internazionale.

La parte più importante: le tue esigenze

Alla luce di tutto ciò il metodo migliore per scegliere la propria banca è capire quali siano le nostre esigenze ed aspettative.

Ti consiglio di chiederti:

Che rapporto vorrei avere con la mia banca?

Quanto voglio che sia vicina la filiale al mio lavoro/ abitazione?

Qualcuno conosce la filiale con cui vorrei lavorare? Mi possono dare dei feedback?

Infine non c’è nulla di meglio che “fare un giro”: entra in banca, chiedi informazioni, prendi un appuntamento.

La banca deve essere un tuo supporto, uno strumento a cui appoggiarti, quindi devi trovarti bene sia a livello geografico, che personale ed etico; come avrai capito, non ci sono criteri escatologici che tengano: vai e esplora, sarà tutto più facile!