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Come Marjane Satrapi ha cambiato la nostra visione del Medio Oriente

La fumettista autrice di Persepolis ha raccontato una delle rivoluzioni esplose in Iran. Oggi che si lotta per "donna, vita e libertà" la sua visione è più attuale che mai.

La fumettista autrice di Persepolis ha raccontato una delle rivoluzioni esplose in Iran. Oggi che si lotta per "donna, vita e libertà" la sua visione è più attuale che mai.

Nel ritratto pubblicato in Together. Ritratti al femminile (White Star), si legge una frase emblematica di Marjane Satrapi. «Cultura e istruzione sono le armi letali contro tutti i tipi di fondamentalismo». A questi due elementi, l'artista di origini iraniane ci ha aggiunto l'ironia, che permea ogni pagina del suo libro più famoso, Persepolis. Oggi Marjane non può rientrare in patri proprio a causa del suo graphic novel. Ma del suo Iran attraversato da venti rivoluzionari e dolorose proteste, parla sempre, anche durante il suo intervento all'università di Bologna.

Chi è Marjane Satrapi

Nata il 22 novembre 1969 a Teheran, Marjane Satrapi è famosa in tutto il mondo per il suo Persepolis, un graphic novel incentrato sulla teocrazia iraniana degli anni Ottanta.

Origini

Cresciuta in una famiglia vicina agli ideali comunisti, i genitori Tadji ed Ebi affrontano la crescente restrizione delle libertà individuali. L'Iran degli anni Ottanta è in transito. Infatti, in quegli anni avviene il passaggio che porterà il Paese dalla monarchia alla formula della repubblica teocratica.

Formazione

Gli anni della formazione di Marjane Satrapi hanno un respiro europeo. Infatti, viene mandata in Austria dalla sua famiglia, che sceglie di risparmiarle le restrizioni riservate alle donne dalla repubblica teocratica.

Teheran-Vienna A/R

Nel 1983 Marjane arriva a Vienna. Qui trascorre l'adolescenza, frequentando le scuole superiori e iscrivendosi all'università (che non frequentò mai). Sono anni di sperimentazione per Marjane, che affronta anche un periodo difficile, in cui deve rinunciare a una vera e propria casa, arrivando a vivere come senzatetto. Torna in Iran per frequentare l'università e conosce un ragazzo, Reza. Decidono di sposarsi, ma il matrimonio ha il fiato corto.

Strasburgo e Parigi

Terminati gli studi, a ventidue anni, Marjane decide di fuggire di nuovo dal clima di censura che vige nel suo Paese e si trasferisce prima a Strasburgo, per studiare arte, e poi a Parigi. Proprio nella Ville Lumières incontra David B., un fumettista francese da cui mutua il suo stile e lo utilizza soprattutto nelle sue prime opere: Persepolis e Pollo alle prugne.

L'atelier des Vosges

A Parigi frequenta l’atelier des Vosges, un gruppo di autori di “strisce” che daranno vita al movimento d’avanguardia della Nouvelle bande dessinée. È il 2001 e prima nella sua testa, poi su carta, prende forma Persepolis. Dopo il suo esordio, Marjane pubblica Taglia e cuci (2003) e Pollo alle Prugne (2004).

Il romanzo grafico tra coraggio e ironia: Persepolis

Persepolis è un libro a fumetti autobiografico, che ha reso Marjane Satrapi famosa in tutto il mondo. La storia è ispirata all'infanzia dell'autrice nella Teheran dei primi anni Ottanta, durante la teocrazia islamica. Le pagine sono intrise di senso di ironia perché, come dice lei stessa, «senza l'umorismo non sarei sopravvissuta. Credo che l'ironia sia una questione di intelligenza».

Con quei disegni in bianco e nero, ha innescato una piccola rivoluzione culturale nella mentalità occidentale, mostrando a tutti un lato sconosciuto della storia iraniana. In più, Marjane ha lanciato una potente denuncia contro il maschilismo e il fondamentalismo, che hanno radicalmente cambiato la vita sociale e familiare di milioni di donne.

«Credo che non si possa giudicare una nazione intera per gli errori di pochi estremisti – scrive nell’introduzione di Persepolis – E non voglio che vengano dimenticati tutti quegli iraniani che hanno perso la vita in prigione per difendere la libertà, che sono morti in guerra contro l’Iraq, che hanno subìto la repressione dei diversi regimi, che sono stati costretti a lasciare le loro famiglie e fuggire dal loro Paese. Si può perdonare, ma non si deve dimenticare».

Uscito nel 2000, Persepolis è rimasto per anni in vetta alle classifiche di vendita di tutto il mondo. Il Guardian l'ha messo tra i 100 libri più rappresentativi del secolo. Il volume è stato tradotto in 40 lingue, ma le è costato la possibilità di tornare in patria.

Essere bambine in Iran

Persepolis mette sotto i riflettori le difficoltà di una bambina nella transizione verso una vita sempre più asfittica per le donne iraniane. I giochi, la scuola, la scoperta della musica e del rock che vanno di pari passo con l'ascesa del fondamentalismo religioso in Medio Oriente. A queste imposizioni, la piccola Marjane contrappone il valore dell'integrità umana ricevuto dalla famiglia e in particolare da sua nonna.

Il tema della sottomissione femminile 

Tra le pagine di Persepolis prende vita una forte critica all'integralismo, ma anche alla superficiale lettura che l'Occidente dà del fenomeno. Ad esempio, sintetizzare tutto nell'imposizione dell'uso del velo non basta. Per Marjane il fenomeno è ben più ampio e si estende alla repressione e alla mancanza di libertà di pensiero in tutto il Paese.

Lo stile di Marjane

I fumetti di Marjane Satrapi si avvalgono di uno stile semplice e immediato, volutamente ingenuo fino a diventare elementare. Ma sempre efficace. La storia arriva a tutti proprio grazie a questa semplicità, al bianco e nero e alla semplificazione delle figure. La scelta di raccontare la sua infanzia e le piaghe del regime iraniano.

Dopo Persepolis ha realizzato altre due storie, Taglia e cuci e Pollo alle prugne, che sono quasi degli spin-off del suo capolavoro. Poi ha voltato pagina. Oggi si dedica alla pittura. Ha abbandonato il bianco e nero in favore dei colori: rosso, blu e verde. Li usa per dipingere ritratti minimalisti di donne, raccontate anche attraverso il mezzo cinematografico. Infatti, oggi lavora anche come regista e sceneggiatrice.

Parlando di questa svolta artistica, dice: «Spesso le donne al cinema ricoprono i ruoli di amante, madre e sorella, devono essere dolci e gentili. È il risultato di secoli di patriarcato, ci vorrà tempo per cambiare le cose. Siamo metà della popolazione mondiale, almeno metà delle storie dovrebbe riguardarci».

Persepolis: il film

Nel 2008 Persepolis diventa un film d'animazione, scritto e diretto da Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud. E vince un Oscar. Per tre anni i due artisti condividono lo spazio di lavoro, uno studio di animazione con più di 50 collaboratori. Il risultato di questo sodalizio è un lungometraggio vivo ed emozionante. Durante la lavorazione Marjane ha letteralmente recitato ai disegnatori il carattere dei 600 personaggi da rappresentare. Il film Persepolis è stato realizzato interamente a mano, secondo le tecniche più tradizionali, per ricreare il segno del fumetto.

film persepolis

«La rivoluzione in Iran va sostenuta perché vincerà»

Ospite dell'Università di Bologna per l'inaugurazione dell'anno accademico, Marjane Satrapi ha ricevuto il Sigillum Magnum e ha parlato della rivoluzione in Iran. Non la sua, ma quella delle donne e gli uomini che oggi manifestano per le strade. «Dobbiamo credere e sostenere questa rivoluzione in ogni modo possibile», perché anche se «procede a onde, fa su e giù, ma non c’è dubbio che alla fine vincerà».

Nell'aula magna di Santa Lucia ha pronunciato un discorso dal titolo Freedom of mind. «Non c’è un Paese che abbia fatto più rivoluzioni dell’Iran nell’ultimo secolo. Però c’è una grande differenza rispetto alla rivoluzione che racconto in Persepolis. Nel 1979 solo il 40% degli iraniani sapeva leggere e scrivere, oggi più del 80% lo sa fare». Una delle cose «incredibili fatte in questi anni in Iran» dal regime, sottolinea ironicamente l’autrice iraniana, «è stata creare scuole e università ovunque, scuole per farti diventare un piccolo mostro fanatico. Però una volta che sai leggere, tu leggi quello che vuoi, non solo quello che ti indicano loro. Leggi i libri proibiti, leggi tutto quello che vuoi».

«Spesso nella storia il mondo non è intervenuto, convinti che gli iraniani si meritassero il governo che avevano. Questa è la fantasia della democrazia. Perché si dice “li hai scelti”. Ma vi rivelo una cosa, anche in democrazia si sceglie ma non sempre le persone si meritano quelli che le governano. Gli italiani meritavano Berlusconi? Meritate Salvini? No, voi non lo meritate. E siete una democrazia e potete scegliere, potete cambiare».

«Questa è una rivoluzione che è partita dalle donne ma i ragazzi, gli uomini, le hanno seguite e sono al loro fianco. Questa è una generazione che non ha il trauma della guerra o dell’esilio che aveva la mia. I nati del 2000 sono cresciuti con Internet e hanno potuto aprirsi al mondo. Dobbiamo sostenerli in ogni maniera possibile. Ho saputo che molte persone si sono tagliate i capelli in gesto di solidarietà, ok vanno anche tagliati i legami con il regime».

In chiusura, Marjane Satrapi ha invitato i ragazzi «a dimenticare la maggioranza». «Ricordate che la minoranza ha ragione a volte, ma la maggioranza ha torto sempre. Se 99 persone in una stanza pensano che tu stia sbagliando e tu sei convinto di essere nel giusto, credimi hai ragione, è così, sei nel giusto».

Foto: LaPresse

Tipsby Dea

Marjane Satrapi

Marjane Satrapi è una delle protagoniste di Together, un libro di Chiara Pasqualetti Johnson pubblicato da White Star a ottobre 2022 nella collana Personaggi del nostro tempo.