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Come aiutare i bambini a non mangiarsi le unghie

Mangiarsi le unghie è un vizio che si impara fin da piccoli. Ma spesso è solo il sintomo di altri disturbi. Ecco allora come aiutare i bambini a superare il problema

Mangiarsi le unghie è un vizio che si impara fin da piccoli. Ma spesso è solo il sintomo di altri disturbi. Ecco allora come aiutare i bambini a superare il problema

Capita di vedere bambini che si mangiano le unghie, anche in maniera massiccia, tanto da provocarsi ferite e sanguinamenti alle dita. Spesso si pensa che sia solo un vizio, ma in realtà questo gesto può essere sintomo di altri disturbi. Senza contare che l'atto in sé può avere molte altre conseguenze sul piano della salute.

Mangiarsi le unghie, un problema diffuso anche fra i bambini

Questo problema, in termini scientifici, si chiama onicofagia e viene definitivo come un atto compulsivo che raccoglie due importanti funzioni: portarsi qualcosa alla bocca e rosicchiare. Entrambe queste funzioni nei bambini possono funzionare sia come elemento distensivo che come sfogo di ansia, paure e rabbia. Un'altra cosa importante da evidenziare è che mangiarsi le unghie è un atteggiamento autopunitivo e proprio per questo motivo vanno comprese le ragioni profonde che lo scatenano.

Le cause del disturbo

In generale si mangiano le unghie i bambini che hanno una maggiore sensibilità emotiva, che appaiono più fragili e che vivono in un ambiente familiare non sereno. 

Crisi tra genitori, litigi, tensioni e comportamenti aggressivi degli adulti, eventi stressanti, ma anche eccessive aspettative dei genitori nei confronti del bambino, sono tutti elementi che possono far insorgere quest'abitudine, intesa sia come gesto consolatorio sia come modo di sfogare quella rabbia che il bambino non riesce a canalizzare altrove, e per questo che scarica contro se stesso.

Possiamo quindi inquadrare l'atto di mangiarsi le unghie, come il sintomo visivo di un problema più profondo che può manifestarsi anche in altri modi, fra i quali nominiamo: 

  • disturbi del sonno
  • pianti immotivati
  • enuresi notturna (pipì a letto)
  • problemi con l'alimentazione
  • difficoltà nella socializzazione

Come aiutare i bambini a non mangiarsi le unghie

Insomma, l'atto di mangiarsi le unghie è un comportamento da non sottovalutare, soprattutto se sono i bambini a metterlo in pratica. Questo problema, oltre a provocare lesioni alle dita e sanguinamenti, genera dolore fisico. Senza contare che le dita e le mani sono il principale veicolo con cui il nostro organismo viene in contatto con virus e batteri. Un bambino che tiene sempre le dita in bocca ha una maggiore probabilità di contrarre infezioni di vario genere.

Ma come dare un freno a questo comportamento? Sicuramente il modo migliore è quello di cercare di comprendere le paure e le ansie che i bimbi stanno vivendo, andando quindi ad agire sulle cause che stanno alla base del problema. E se da un punto di vista meramente pratico viene spesso consigliato l'uso di prodotti che rendono sgradevole il sapore delle dita in bocca, in realtà questi sono solo palliativi che non agiscono sulla motivazione profonda che spinge il piccolo a mangiarsi le unghie. 

Se affrontare il problema a casa non si rivela efficace, uno psicologo infantile può essere il modo giusto per comprendere le ragioni che stanno alla base del gesto. Si tratta sicuramente di un investimento per il futuro e per la salute mentale del piccolo e di tutta la famiglia. 

Foto di apertura: immagine Freepik