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Metodo Montessori: tutto quello che c'è da sapere

Il metodo educativo ideato dalla celebre pedagogista nei primi del Novecento continua a riscuotere grandissimo successo: ecco quali sono i capisaldi

Il metodo educativo ideato dalla celebre pedagogista nei primi del Novecento continua a riscuotere grandissimo successo: ecco quali sono i capisaldi

Conosciuto in tutto il mondo, imitatissimo e preso d'esempio come metodo pedagogico per eccellenza, quello di Maria Montessori continua a riscuotere un grande successo.

Celebri i casi del principe William d'Inghilterra e della moglie Kate Middleton che per il principino George avrebbero scelto proprio un asilo di stampo montessoriano.

Ma quali sono i capisaldi del metodo Montessori e come possono essere applicati nella vita di tutti i giorni anche da mamma e papà?

La filosofia di Maria Montessori, pedagogista nata e cresciuta tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, pone al centro il bambino e la sua capacità di "fare" per raggiungere la piena autonomia: secondo tale idea, i bimbi devono essere lasciati liberi di agire, sperimentare e fare da sé, mentre il ruolo dell'adulto deve essere quello di guardare a distanza, intervenendo il meno possibile.

Da questo assunto di base, nascono poi una serie di principi sull'educazione del bambino, raccolti nel libro scritto dalla stessa pedagogista "Educare alla libertà".

Ecco alcuni dei più importanti:

  • Bisogna educare il bambino all'indipendenza. Questo è il principio fondamentale, quello che ribadisce l'importanza di stimolare i piccoli a fare da soli in modo da abituarli ad affinare le loro capacità ed essere autonomi.
  • L'educatore deve osservare ma intervenire pochissimo. Secondo Maria Montessori chi lavora a contatto con i bambini deve essere in grado di osservare a distanza e di intervenire il meno possibile, in modo da non intralciare la libera attività dei piccoli. Il ruolo dell'educatore deve essere quello di un "angelo custode".
  • Il bambino non va mai forzato. Se un bimbo non vuole partecipare a un'attività o desidera riposarsi, non bisogna in alcun modo forzarlo.
  • E' bene abituare il bambino a prendersi cura di piante e animali. L'abitudine a prendersi cura di un essere vivente aiuta i bambini a sviluppare un importante comportamento di previdenza, dando loro grandissima soddisfazione.
  • L'ambiente scolastico deve essere a misura di bambino. La scuola deve essere progettata per assecondare le esigenze e i bisogni dei bambini, per favorire la loro capacità di fare da soli e soprattutto per stimolare il loro sviluppo cognitivo. Se l'ambiente risulterà idoneo, il bambino potrà affinare al meglio le sue potenzialità.
  • E' necessario dare spazio al talento. Infine, mai mettere in luce agli occhi di un bambino quello che non è stato capace di fare o di portare a termine ma, al contrario,è bene cercare sempre di sottolineare i suoi talenti e le sue capacità in modo da stimolarlo in maniera positiva.

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