Educazione
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Come e cosa fare con le parolacce dei figli

Le parolacce sembrano diventate di moda e spesso i nostri figli le usano fin da piccolissimi. Come comportarci?

Le parolacce sembrano diventate di moda e spesso i nostri figli le usano fin da piccolissimi. Come comportarci?

Anche ai genitori più educati e attenti al linguaggio capita di trovarsi un giorno ad ascoltare il proprio figlio che pronuncia una parolaccia chiara e forte.

  • Spesso capita proprio nelle situazioni più imbarazzanti, quando c'è molta gente intorno. Il bambino sorride soddisfatto del proprio successo sociale e noi vorremmo nasconderci.

In effetti sembra proprio che i bambini utilizzino le parolacce per stupire e provocare la reazione di chi ascolta.

  • Da chi ha imparato certe parole? Chi gliele insegna? Come si fa a farlo smettere di usarle?

La scuola, la tv, il cinema e la famiglia stessa, sono tutti luoghi in cui il bambino può imparare le parolacce e abituarsi a utilizzarle nel suo linguaggio. Spesso è un modo di giocare con il mondo degli adulti, perchè sa benissimo che la parolaccia scatena subito una reazione.

  • A volte gli adulti reagiscono ridendone, a volte si scandalizzano e lo rimproverano, altre volte fanno finta di niente.

E' esperienza comune che cercare di farlo tacere, quando dice una parolaccia, è il miglior modo per ottenere l'esatto contrario. Anzi, i bambini più piccoli troveranno molto divertente continuare a ripetere la parolaccia. Quello che possiamo fare è

  • correggerlo, spiegandogli che sta utilizzando una brutta parola, che può fare dispiacere alle persone che ascoltano
  • arricchire il suo vocabolario, insegnandogli una nuova parola per ogni parolaccia che usa
  • rimarcare il disappunto per le parolacce, quando le utilizza, ma senza drammatizzare
  • aggiungere una piccola penitenza educativa: rinunciare a un dolce, alle caramelle, a un giocattolo e scusarsi

A seconda dell'età del bambino, è possibile che utilizzi le parolacce in modo consapevole, cioè nei momenti di rabbia o di frustrazione. Ma questo è un comportamento che sicuramente ha appreso da un adulto.

  • Cerchiamo quindi di dare il buon esempio e di essere i primi a non utilizzare le parolacce, nè in casa nè fuori. Certe volte una parolaccia può scappare, succede, ma è importante che chiediamo scusa per averla detta e 'facciamo una penitenza'.

Quando i figli sono più grandi, se hanno acquisito l'abitudine di usare le parolacce è piu' difficile correggerli. Possiamo però limitare i danni e stabilire la regola che davanti a noi non ne dicano, che chiedano scusa se le utilizzano e che paghino pegno.

  • Può sembrare un paliativo, ma intanto, finchè il tempo che passano in casa è maggiore di quello che passano fuori, possiamo almeno fare in modo che il loro linguaggio sia piu' ricco e articolato.

Un'altra risorsa utile, anche per noi adulti, è trovare i sostituti delle parolacce, cioè delle parole sostitutive da utilizzare quando siamo nervosi o arrabbiati. Possono essere parole dal suono tagliente, parole prese dal vocabolario oppure termini privi di significato. La loro funzione è di scaricare la tensione senza sporcare il linguaggio.

  • Cacchio, cocchio, cribbio, porca paletta, accipicchia, trollo, frillo, frezza, frizzalina, frizzo, fuffarone, pastrocchio, strazzato,  vadafino, etc.etc.

Abituandosi a sostituire le parolacce, in poco tempo il linguaggio si può ripulire.

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