Viaggi
Viaggi

Il santuario della Verna

Sulle orme di San Francesco

Sulle orme di San Francesco

Quando si pensa al santuario della Verna viene subito in mente San Francesco, il santo degli animali e della natura, e il fondatore dell’ordine dei frati francescani; la fama del luogo è infatti legata al personaggio di Francesco e alla sua storia, in particolare al miracolo delle stimmate. Facciamo quindi un salto indietro nel passato alla scoperta di questo luogo di fede e preghiera: siamo nel 1224 e ci troviamo sull’Appennino toscano, in provincia di Arezzo, tra foreste di faggi e abeti, in un luogo intriso di spiritualità e misticismo. La storia racconta che qui Francesco era solito ritirarsi a pregare in solitudine: una volta, dopo oltre un mese di riflessione e raccoglimento avvenne il miracolo e il santo ricevette le piaghe divine.

Il santuario francescano è situato su un versante del monte Penna, quasi sulla sommità, circondato dal verde della foresta, al termine di un percorso che sale tra cappelle e chiese. Il nucleo più antico del complesso risale al 1213: il conte del luogo, Orlando Cattani di Chiusi della Verna, donò il monte a Francesco che lo trasformò in un luogo di meditazione. Dopo aver rinunciato ai beni paterni e aver abbracciato una vita povera e semplice, Francesco viaggiò tra Assisi, Perugia, Roma; durante le crociate si recò persino in Egitto e in Palestina, per poi stabilirsi per un certo periodo proprio alla Verna.

La visita parte dal Quadrante, il piazzale lastricato che si apre subito dopo l’arco d’ingresso; qui si affaccia la basilica Maggiore, realizzata tra il 1348 e il 1509 e ornata da un portico rinascimentale. Sulla facciata della basilica vediamo una meridiana che dà il nome alla piazza stessa. All’interno della chiesa si conservano ‘l’Ascensione’ e ‘l’Annunciazione’, due tra le opere più famose di Andrea della Robbia e della sua scuola. Nella basilica è ospitato il saio di Francesco, la veste di lana del santo.

La sacralità del luogo si esprime e si sintetizza nella croce in legno, piantata direttamente nella roccia, dall’aspetto essenziale e semplice, come vuole lo stile francescano. Si affacciano sulla piazza anche l’edificio originario della foresteria e il pozzo del XVI secolo.

Dalla basilica parte il Corridoio delle Stimmate, il porticato affrescato con le vicende della vita di San Francesco, costruito alla fine del XVI secolo; il corridoio viene quotidianamente percorso dai frati in processione fino al nucleo del santuario. Il 17 settembre si ricorda e si festeggia l’avvenimento e i frati vengono accompagnati da moltissimi fedeli e pellegrini.

La chiesa delle Stimmate marca il luogo dove avvenne il miracolo. Edificata nel 1263, conserva all’interno un’epigrafe che indica il punto esatto in cui secondo la tradizione il santo ricevette i segni.

Prima di salire sul quadrante, vale la pena visitare il nucleo più antico del complesso ovvero la chiesa di santa Maria degli Angeli, costruita nel 1216 per volere di Francesco stesso; la chiesetta si caratterizza per il suo basso porticato dall’aspetto molto semplice e per la campana di San Bonaventura. Possiamo ammirare al suo interno altre opere della scuola dei della Robbia, realizzate nel corso del XV secolo: la ‘Assunzione di Maria SS. al cielo’, la ‘Deposizione di Gesù nel sepolcro’ e la ‘Natività di Gesù’.

Percorrendo i sentieri intorno al santuario si arriva alla grotta con il ‘Letto di San Francesco’: al suo interno si conservano i giacigli originari di pietra utilizzati dai frati; quello che la tradizione attribuisce a Francesco è il numero 10. Davvero suggestiva è la discesa lungo la scalinata di pietra che conduce al Sasso Spicco, angolo appartato tra le pareti di roccia, situato proprio sotto un enorme masso; questo era il luogo privilegiato da Francesco per il raccoglimento e la preghiera.

Dal monastero si gode un bellissimo panorama del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna; da lassù è possibile vedere anche i ruderi del castello del Conte Orlando. Prima di scendere dal colle non possiamo non affacciarci dall’orlo del precipizio, dove si racconta che il santo fu tentato dal diavolo.

Santuario Francescano
Via del Santuario, 45
52010 Chiusi della Verna (AR)

www.santuariolaverna.org