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I celesti doni dell'acqua

Le tre sorgenti salutari nella trentina val di Peio

Le tre sorgenti salutari nella trentina val di Peio

Tutte le facce e i colori dell’acqua. Siamo a Peio, località montana delle Dolomiti trentine, in una valle laterale della val di Sole, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. Le terme si trovano quasi a 1400 metri di quota e portano ancora l’antico nome, Pejo: qui, dove in passato l’agricoltura e le miniere erano le uniche fonti di sostentamento per gli abitanti, ora è possibile usufruire di cure e trattamenti di bellezza nello stabilimento termale, e rilassarsi dopo una giornata sugli sci.

Il complesso termale deve la sua ricchezza a tre diverse sorgenti che sgorgano dai ghiacciai e dalle vette vicine. La fonte Alpina dona gelida acqua oligominerale con ph quasi neutro, che viene imbottigliata e se bevuta con regolarità produce un effetto depurativo del corpo da scorie e acidi. L’Antica fonte fornisce acqua che viene utilizzata sia come bibita grazie alla sua composizione medio-minerale carbonica ricca di ferro, che regolarizza l’attività intestinale, sia per le immersioni e i benefici antifiammatori su pelle e articolazioni. Infine c’è la Nuova fonte, con la sua acqua minerale effervescente naturale ricca di calcio, con un temperatura a monte di 6,7 °C. Immersioni, percorsi, vapori e massaggi trasmettono un relax fisico e mentale. Le acque, debitamente scaldate e mantenute con il loro colore arancione originale (dovuto proprio alla presenza di ferro), vengono sfruttate con tecniche variegate: dalla sauna finlandese alla biosauna, dal bagno romano all’idromassaggio, passando per cascate di ghiaccio e docce emozionali. Il complesso termale presenta una zona interamente dedicata alla bellezza: trattamenti per il viso, per il corpo, maschere, linfodrenaggio e molto altro sono resi più efficaci dall’ambiente naturale e dalla particolarità dei prodotti utilizzati, derivati dalle acque delle tre fonti.

‘I celesti doni di Dio non devono restare nascosti’. Fu lo scienziato Alessandro Colombo, al servizio dell’Arciduca d’Austria Ferdinando Carlo, il primo a lasciare, con queste parole, una testimonianza concreta e approfondita dello sfruttamento dei bagni di Pejo nel 1660. Già da qualche documento del secolo precedente però si può dedurre che gli abitanti della valle avevano scoperto le particolari proprietà dell’acqua. Nel Settecento e nell’Ottocento aumenterà sempre di più l’attenzione verso le terme fino a che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, non venne costruito un complesso termale in grado di offrire strutture e servizi. All’inizio del Novecento cominciò anche la vendita su larga scala dell’acqua, con il marchio ‘Fonte alpina’, imbottigliata alla sorgente. La stazione termale che vediamo adesso fu costruita nella metà degli anni Novanta per essere poi ristrutturata e fortemente modernizzata di recente. Per gli appassionati di storia, il museo di Pejo sulla Prima Guerra Mondiale può essere un motivo in più per visitare la valle: oltre 1400 reperti che hanno ‘vissuto’ e raccontano le battaglie della zona.

Piste da sci, snowpark, sentieri ed escursioni a cavallo: le terme sono solo una delle opportunità turistiche della val di Peio. Prima o dopo una giornata immersi nelle celebri acque, non resta che scegliere come arricchire il soggiorno in zona. La funivia Pejo 3000, inaugurata nel 2011, permette di arrivare fino a 3000 metri di quota, al rifugio ‘Mantova’ nella catena montuosa Ortles-Cevedale, dalla località Tarlenta. Poi si può scegliere di lanciarsi giù da una pista da sci alpino lunga 4 km o godere di un panorama unico delle Dolomiti. Inutile dire che per gli amanti dello sci la scelta è estremamente variegata in tutta la zona. Da valle partono anche lunghi itinerari a piedi o con le ciaspole: con i monti che fanno da pareti, i ruscelli, i ghiacciai e la natura del Parco Nazionale dello Stelvio accompagnano i turisti lungo tutto il tragitto. Infine si può scegliere di percorrere i sentieri coperti di neve su di una slitta trainata da cavalli o, per i bambini, sfrecciare con le minicar su piste di ghiaccio.

www.termepejo.it
www.visittrentino.it