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Il cervello in mostra a Milano

Al Museo Civico di Storia Naturale

Al Museo Civico di Storia Naturale

Il cervello, una macchina perfetta, molto potente ma altrettanto oscura. Per conoscerla un po’ più da vicino in modo alternativo bisogna recarsi in corso Venezia a Milano: il Museo di Storia Naturale dal 18 ottobre 2013 al 13 aprile 2014 ospita la mostra Brain. Il cervello, istruzioni per l’uso.

Arrivata direttamente dagli Stati Uniti, più precisamente dall’American Museum of Natural History di New York, l’esposizione in Italia fa tappa solo a Milano. La mostra vanta come curatori grandi nomi dell’ambito delle neuroscienze: Rob DeSalle, condirettore dei Molecular Systematics Laboratories e curatore della Divisione di Zoologia Invertebrati dell’American Museum of Natural History; Joy Hirsch, direttore del Program for Imaging & Cognitive Sciences e professore presso la Columbia University; Margaret Zellner, neuroscienziata comportamentale e psicoanalista, professore associato presso la Rockefeller University.

L’obiettivo della mostra è di rivelare anche ai non addetti ai lavori i meccanismi che il cervello mette in atto quando si provano emozioni, quando si pensa o si percepisce qualcosa. Un allestimento che fa ampio uso della multimedialità porta il visitatore a scoprire questo organo per molti versi ancora piuttosto oscuro.

Esplorando Brain si passa dall’osservazione di un omuncolo alto quasi due metri che ci mostra quanta parte del cervello è dedicata al senso del tatto, alle risonanze magnetiche di quattro persone impegnate in compiti davvero ardui: una rockstar mentre canta, un suonatore di musica classica, un interprete che traduce passando dall’inglese all’arabo e un giocatore di basket che si concentra per mettere in atto gli schemi tattici durante una partita. Le risonanze di queste quattro persone vengono proiettate nella Lounge del cervello, un luogo dove il visitatore può rilassarsi, cercando di capire attraverso l’osservazione di queste proiezioni fluttuanti cosa accade anche nella sua testa in situazioni simili.  

Si potrà scoprire inoltre cosa succede nel cervello di una ragazza che sostiene un provino di ballo e vedere una particolarissima installazione in cui Daniel Canogar ha impiegato quasi settecento chili di fili elettrici per simulare l’attività dei neuroni con un sistema luminoso.

Inoltre un modello dell’area sottocorticale del cervello, la zona dove hanno sede le parti più antiche dell’organo, in cui vengono elaborati la memoria, il linguaggio e le decisioni. Come abbiamo già notato la mostra fa ampio uso di installazioni, come quella di Devorah Sperber, un’artista che cerca di far interpretare i pezzi di un puzzle tutto da guardare per far ricreare al visitatore un famoso dipinto, conosciuto da tutti.

La mostra è suddivisa in sei sezioni più un’introduzione: Teatro introduttivo; Il Cervello sensibile; Il Cervello emozionale; Il Cervello pensante; Il Cervello mutevole e per finire Il Cervello del futuro, parte dedicata ai progressi quasi fantascientifici che la medicina ha compiuto nel tentativo di aiutare pazienti affetti da malattie come il Parkinson, l’epilessia, la sordità e persino la paralisi.

Particolare attenzione è dedicata alle scuole, con proposte ad hoc per bambini dagli 8 anni in su: si può seguire il Percorso generale, una visita guidata che affronta tutti temi della mostra; il Percorso sensoriale, per scoprire il legame tra sensi e cervello; il Percorso anatomico evolutivo, maggiormente dedicato agli aspetti fisiologici e anatomici dell’organo. Per scuole dell’infanzia e bambini dai 5 ai 7 anni è stato invece pensato Una pioggia di emozioni: giocando si impara come i sensi ‘lavorano’ per percepire la realtà.

Il Museo di Storia Naturale è uno dei più importanti d’Europa, fondato nel 1838 per volontà del naturalista Giuseppe De Cristoforis; oltre alle mostre temporanee ospita sezioni dedicate alla mineralogia, alla paleontologia, all’evoluzione di vegetali, vertebrati e invertebrati. Grande spazio viene dedicato alla storia naturale dell’uomo, alla zoologia e alla riproduzione, tramite diorami di ecosistemi di vario tipo.

www.mostrabrain.it