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Al cospetto di sua maestà l'Ortles

Solda, all'ombra dello Stelvio e del Gran Zebrù

Solda, all'ombra dello Stelvio e del Gran Zebrù

Siamo sulle piste di Gustav Thöni, il grande campione di sci; la sua casa è a Trafoi, un pugno di abitazioni a qualche chilometro da Solda, lungo la statale che conduce al passo dello Stelvio, sul versante altoatesino. Una zona solitaria soprattutto d’inverno, visto che il valico che porta in Lombardia è chiuso in questo periodo. La deviazione per Solda si trova sulla sinistra, percorrendo la ripida statale che si dirama dalla val Venosta. Un piccolo villaggio di circa 400 abitanti, la cui vocazione turistica è antica: un’immagine del 1872 raffigura l’elegante Hotel Posta (Posthotel zum Ortler), già nelle sua veste elegante, come oggi. Il rispetto totale dell’ambiente è garantito dal fatto che ci troviamo all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio.

La località si trova a circa 1900 metri di quota, un’altitudine notevole per un luogo abitato. Giunti in fondo alla strada ecco la funivia: l’impianto è stato rifatto nel 2003 e raggiunge i 2610 metri di quota, su una lunghezza di 2780 metri. Le grandi cabine trasportano fino a 110 persone alla volta. Arrivati lassù si apre un mondo nuovo, e da lì si può proseguire con una seggiovia che porta a 2850 metri. Attraverso una pista panoramica si scende al rifugio Madriccio (2820 metri), da dove si può salire fino alla quota massima di 3250 metri, sotto alla punta Beltovo. Nei pressi del Madriccio è allestita l’area per gli amanti del freestyle, con una half pipe e un fun park.

Nell’area si può sciare su oltre 40 chilometri di piste, servite da una decina di impianti. Infatti, oltre alle quote più alte raggiungibili con la funivia, è possibile sciare anche nella conca del paese, da dove partono alcuni impianti sui fianchi della valle, Pulpito e Orso, che raggiungono i 2600 metri di quota; in alcuni giorni della settimana è possibile sfruttare una pista illuminata fino alle 23,30, per lo slittino. Nel fondo della valle si snodano delle belle piste di sci di fondo. La natura incontaminata e ancora selvaggia del luogo permette di praticare anche scialpinismo e arrampicate sulle cascate di ghiaccio. Molte le alternative per chi preferisce vivere la montagna in modo più ‘dolce’: slittino per i bambini, piste battute per passeggiate sulla neve, slitta trainata da cavalli

Isolata e senza un collegamento permanente, Solda era chiamata in passato ‘piccola Siberia’: la sua posizione nella conca della valle, circondata da alte vette, le permette di avere un freddo asciutto e secco, perfetto per il mantenimento della neve. Fu il parroco Johann Eller, nel 1863, a far costruire il primo albergo per alloggiare i numerosi alpinisti che si recavano qui per le scalate sulle vette dell’Ortles; si deve sempre a lui la creazione della prima strada di collegamento che fosse percorribile da carrozze, intorno al 1890. A incrementare ulteriormente il turismo ci fu anche un viennese di origine greca, Theodor Christomannos, che costruì il Grand Hotel e fece arrivare qui l’energia elettrica.

Numerose tracce testimoniano la grande tradizione della montagna: per esempio una delle scuole di sci porta di nome di Gustav Thöni. Vicino all’Hotel Post si trova una piccola casetta di pietra; in passato veniva utilizzata dagli alpinisti come bivacco e base per le scalate sul gruppo Ortles-Cevedale. Ora ha preso il nome di ‘Alpine Curiosa’: l’alpinista Reinold Messner, infatti, l’ha trasformata in un mini-museo dove sono raccolti alcuni oggetti appartenuti ai grandi alpinisti del passato, come lo zaino di Walter Bonatti e lo scalpello di Emilio Comici. 

Messner ha creato sempre qui una delle sue cinque parti del Messner Mountain Museum: dedicato interamente alla montagna, questo museo ha le sue sedi anche a castel Firmiano (Firmian), sul monte Rite (Dolomites), non lontano da Cortina d’Ampezzo, a Castel Juval e a Ripa (castello di Brunico). La sede del museo di Solda, chiamato Ortles, è dedicato al ghiaccio. Allestito all’interno di una collina, ha sul soffitto una fenditura che ha la forma di un crepaccio, da cui si vede la cima dell’Ortles. Vi si possono ammirare dipinti dedicati all’Ortles, una nutrita documentazione sulle esplorazioni ai poli, oltre a una cospicua raccolta che copre due secoli di storia di attrezzi da ghiaccio e dello sci. Sui prati di Solda, d’estate, pascolano gli yak che Messner ha portato dal Tibet.

www.seilbahnensulden.it
www.ortlergebiet.it
www.messner-mountain-museum.it