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Il verde inaspettato di Milano

Piante, fiori e testimonianze del passato all'Orto Botanico di Brera

Piante, fiori e testimonianze del passato all'Orto Botanico di Brera

Chi è alla ricerca di un attimo di pace e riposo dallo stress e dalla frenesia di Milano può trovarlo proprio nel centro storico dell’operoso e caotico capoluogo lombardo: si tratta dell’Orto Botanico di Brera, un piccolo angolo di verde sconosciuto ai più, nel quale passeggiare in tutta tranquillità stando a contatto con la natura in un’atmosfera sospesa e fuori dal tempo.

Le origini di questo giardino quasi segreto risalgono a circa 220 anni fa, quando, in seguito allo scioglimento dell’ordine dei Gesuiti nella città meneghina nel 1773, il fastoso Collegio gesuitico di Brera, posto al centro di Milano e nel quale si insegnavano importanti materie (quali la retorica, il greco, la filosofia, la fisica, la matematica e l’astronomia), divenne proprietà dello Stato, allora parte dell’Impero asburgico.

L’imperatrice Maria Teresa decise, quindi, di fare di questo complesso la sede di alcuni dei più avanzati istituti culturali della città che sono sopravvissuti fino ai giorni nostri: l’Accademia di Belle Arti, la Pinacoteca, la Biblioteca Nazionale Braidense, l'Osservatorio Astronomico e l'Orto Botanico. Quest’ultimo, in particolare, era stato pensato dalla sovrana austriaca come un’istituzione con finalità didattico-scientifiche per gli studenti di medicina e farmacia, affinché potessero imparare direttamente tutto il necessario sulle piante e i loro effetti.

Nel corso della sua lunga vita, l’orto botanico subì diversi cambiamenti e passaggi da un’amministrazione all’altra e divenne un luogo trascurato e a lungo dimenticato anche a causa della sua posizione quasi nascosta e lontana dalle principali arterie di traffico. Per poterlo riportare al suo antico splendore, l’Università degli Studi di Milano, amministratrice attuale del giardino, si è impegnata fin dagli anni Ottanta in una lunga opera di restauro, conclusasi nel 2001 con la sua riapertura al pubblico.

Oggi l’Orto Botanico di Brera si presenta in tutto il suo rigoglio che non smette di affascinare il visitatore che, un po’ per caso un po’ per curiosità, vi si reca. Pur estendendosi, infatti, per soli 5000 metri quadrati, questo sorprendente giardino storico si distingue per la ricchezza e la varietà della sua vegetazione, che annovera oltre 300 specie botaniche differenti.

Passeggiando liberamente tra i suoi vialetti si possono incontrare piante secolari, esemplari imponenti e alberi insoliti provenienti da diverse parti del mondo, oltre alle interessanti collezioni del giardino di Brera: l’aiola delle piante officinali, le aiole del genere Salvia, l’orto di ortaggi, la collezione di peonie e aquilegie e quella di bulbose primaverili (tra cui giacinti, narcisi, tulipani, campanelle), che incantano con i loro colori e profumi, offrendo uno spettacolo davvero suggestivo e dalla bellezza straordinaria.

Ma i veri gioielli del giardino botanico sono il maestoso tiglio (alto più di 40 metri!) situato di fronte all’ingresso principale e i due esemplari, un maschio e una femmina, di ginko biloba posti nell’arboreto, risalenti a oltre due secoli fa e la cui caratteristica foglia a ventaglio è il simbolo dell’orto stesso.

Oltre alle piante e ai fiori, quest’isola verde di Milano conserva anche numerose testimonianze della sua storia plurisecolare: due vasche ellittiche originarie del Settecento, la serra ottocentesca oggi in uso all’Accademia di Belle Arti e la piccola Specola nella quale si trovava uno ‘strumento dei passaggi’ del 1870, antico e complicato aggeggio per il calcolo dell’ora esatta.

L’Orto Botanico fa oggi parte, insieme ad altri 6 giardini, della Rete degli Orti botanici della Lombardia, associazione che ha lo scopo di progettare e sviluppare iniziative culturali congiunte volte alla promozione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale vegetale. Inoltre, in collaborazione con il Comune di Milano, il giardino storico di Brera organizza numerose iniziative e attività per il pubblico e per le scuole, tra cui un percorso appositamente studiato per non vedenti e ipovedenti che, grazie a un’innovativa tecnologia, permette anche alle persone con disabilità visiva di visitare l’orto botanico in perfetta sicurezza e autonomia.

www.brera.unimi.it