Alimentazione
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Dieta, scoperto il gene che fa preferire i cibi grassi

Anche il DNA potrebbe interferire con la dieta. Scoprite qual è il gene che fa preferire i cibi ricchi di grassi!

Anche il DNA potrebbe interferire con la dieta. Scoprite qual è il gene che fa preferire i cibi ricchi di grassi!

Se, nonostante le vostre buone intenzioni di seguire una dieta sana, non riuscite proprio a limitare il consumo di cibi ricchi di grassi potreste essere autorizzate a dare la colpa ai vostri geni.

In uno studio pubblicato su Nature Communications un gruppo di ricercatori dell'Università di Cambridge (Regno Unito) ha infatti dimostrato che i portatori di una variante difettosa del gene MC4R preferiscono più degli altri individui i cibi ricchi di grassi.

Anche i geni, così come il sapore, il profumo, l'aspetto e la consistenza dei cibi possono influenzare i nostri gusti

Il gene in questione era già stato associato alla tendenza a preferire cibi ricchi di grassi da studi condotti sui topi.

Offrendo ai partecipanti allo studio 3 cibi identici da tutti i punti di vista tranne che per la quantità di grassi presenti al loro interno, i ricercatori dell'Università di Cambridge hanno scoperto che i portatori della variante difettosa di MC4R arrivavano a mangiare quasi il doppio del cibo con il contenuto di grassi più elevato rispetto a coloro che erano dotati della variante non difettosa del gene.

Un esperimento simile ha svelato anche che i portatori della variante difettosa del gene MC4R tendono a preferire cibi a più basso contenuto di zuccheri.

Queste scoperte potrebbero aiutare gli esperti a comprendere meglio le cause dell'obesità.

Una persona obesa su 100 ha una versione difettosa di MC4R

Secondo i ricercatori l'alterazione dei meccanismi in cui è coinvolto MC4R potrebbe quindi contribuire al rischio di obesità portando a preferire, inconsapevolmente, i cibi ad elevato contenuto di grassi.

In effetti già diversi altri geni sono stati associati a un maggior rischio di obesità. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per chiarire meglio le associazioni fino ad oggi rilevate.


Foto: © jpgon – Fotolia.com
Fonte: EurekAlert!