Alimentazione
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Come leggere l'etichetta delle uova

Dal 2004 per legge le uova in commercio devono rispettare determinati parametri e riportare sul guscio e sulla confezione precise informazioni. Ecco come leggere correttamente le etichette

Dal 2004 per legge le uova in commercio devono rispettare determinati parametri e riportare sul guscio e sulla confezione precise informazioni. Ecco come leggere correttamente le etichette

Due uova a settimana è la dose raccomandata dai nutrizionisti . L’uovo contiene proteine, vitamine e sali minerali come ferro, calcio e fosforo ma contiene anche 270 milligrammi di colesterolo ogni 100 grammi. Per questo bisogna fare attenzione a non esagerare con le quantità. Detto questo,è importante anche saper scegliere le uova, soprattutto se si acquistano al supermercato.

Ecco alcuni consigli per imparare a leggere l’etichetta delle uova

Secondo la legge comunitaria in vigore dal 2004, ogni guscio di uovo deve riportare determinate informazioni.

Facciamo un esempio: 0 IT 067 MI 003

Il primo numero indica la tipologia di allevamento. In questo caso 0, sta indicare che l’uovo proviene da allevamento biologico.

  • Il numero 1 sta, invece, per allevamento all’aperto: le galline passano alcune ore del giorno in un ambiente esterno e depositano le uova nei nidi o sul terreno
  • Il numero 2 sta per allevamento a terra: le galline si muovono liberamente all’interno di un capannone
  • Il numero 3 sta per allevamento in gabbia o in batteria: le galline depositano le uova su un nastro trasportatore che le porta direttamente al confezionamento

Alla tipologia di allevamento segue il Paese di produzione. Nel caso del nostro esempio IT sta per Italia ma potrebbe essere ES per la Spagna o FR per la Francia.

Segue il codice ISTAT del comune di appartenenza e la sigla della provincia di allevamento (MI per Milano, Bo per Bologna, etc).

Gli ultimi tre numeri indicano l’allevamento da cui provengono le uova ed sono cifre assegnate dalle autorità sanitarie locali che hanno controllato l’allevamento.

Esistono diverse categorie di qualità per le uova:

Quelle di categoria A sono quelle che generalmente si trovano al supermercato, fresche, e devono essere intatte e non aver subito trattamenti. Nel caso, ad esempio, che fossero state lavate, dovrebbero riportare la marchiatura “uova lavate”. Le uova di categoria A dovrebbero avere, inoltre, queste caratteristiche:

  • guscio e cuticola - normali, puliti, intatti
  • camera d'aria - altezza non superiore a 6 mm, immobile
  •  per le uova commercializzate con la dicitura "extra", l'altezza non deve superare i 4 mm
  • albume chiaro limpido, di consistenza gelatinosa, esente da corpi estranei di qualsiasi natura
  • tuorlo visibile alla speratura soltanto come ombratura, senza contorno apparente, che non si allontani sensibilmente dal centro dell'uovo in caso di rotazione di questo, esente da corpi estranei di qualsiasi natura
  • assenza di odori estranei.

A seconda del peso si classificano in:

XL: grandissime: peso pari o superiore a 73 grammi
L :grandi: peso pari o superiore a 63 g e inferiore a 73 grammi
M :medie: peso pari o superiore a 53 g e inferiore a 63 grammi
S : piccole: peso inferiore a 53 grammi

Le uova di categoria B sono qualitativamente inferiori rispetto a quelle della A e sono destinate all’industria non alimentare.

La confezione delle uova deve riportare:

  • Il nominativo del centro d’imballaggio
  • Il numero delle uova
  • La categoria di qualità del prodotto relativa alla “freschezza”
  • La categoria di qualità relativa al peso
  • La data di deposizione delle uova e la data ultima per l’immissione delle uova al consumo (in genere 9 giorni)
  • Le indicazioni della scadenza: “da consumarsi preferibilmente entro il … "(in genere, 14 giorni dopo la data ultima per l’immissione delle uova al consumo);
    il sistema di allevamento delle galline ovaiole ed il codice della tracciabilità

Photo credit:© andriigorulko - Fotoli