
Sfatiamo i luoghi comuni sull'Omeopatia

All'Omeopatia si associano spesso alcuni luoghi comuni, apparentemente difficili da sfatare. Chiariamo una volta per tutte eventuali dubbi con la nostra esperta in Omeopatia.

All’Omeopatia si associano spesso alcuni “luoghi comuni” che creano confusione su un tema di per sé complesso. Vediamo insieme, punto per punto, quali siano gli errori più frequenti:
L’Omeopatia è una medicina “alternativa” a quella tradizionale: FALSO
L’Omeopatia è una delle possibili terapie: i farmaci omeopatici o tradizionali possono essere prescritti in base ai disturbi o alla patologia del paziente anche in associazione alle terapie tradizionali, perché presenta, fra i suoi vantaggi, l’assenza di interazioni note.
Gli omeopatici sono dei “rimedi”: FALSO
Il termine “rimedio” suggerisce l’idea di preparati che poco hanno a che fare con la medicina ma, al contrario, gli omeopatici sono medicinali a tutti gli effetti: lo Stato Italiano ne ha infatti ufficialmente riconosciuto lo status con il D. Lgs. 219/2006.
Omeopatia e Fitoterapia sono la stessa cosa: FALSO
La Fitoterapia è un metodo terapeutico che utilizza solo sostanze di origine vegetale, mentre l’Omeopatia si avvale di sostanze vegetali, animali e minerali. L’Omeopatia inoltre non si avvale di dosi ponderali: i farmaci omeopatici si ottengono da diluizioni e dinamizzazioni della sostanza di partenza.
L’Omeopatia è efficace solo per patologie meno gravi: FALSO
I medicinali omeopatici si utilizzano, al contrario, anche nella prevenzione, o per la cura di malattie gravi o croniche (forme allergiche respiratorie o cutanee croniche, cistiti ricorrenti, bronchiti croniche, artrosi, osteoporosi) sino ad arrivare alla cura degli effetti collaterali delle terapie oncologiche.
I tempi di azione dell’Omeopatia sono sempre lenti: FALSO
La rapidità d’azione della terapia dipende dal problema di salute considerato: per la cura di un sintomo acuto, l’azione è rapida e, a seconda delle situazioni, può andare da pochi minuti a qualche giorno. Per la cura di malattie croniche, che richiede la valutazione di un medico esperto in omeopatia, il trattamento è necessariamente più lungo.
Quanto alla sicurezza dei medicinali omeopatici: molti ritengono che i medicinali omeopatici non siano sicuri ma è FALSO
I medicinali omeopatici sono prodotti secondo le norme di buona fabbricazione del farmaco, stabilite dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per la produzione di tutti i medicinali, omeopatici e tradizionali. Gli omeopatici non sono tossici, non hanno controindicazioni, e non presentano interazioni ed effetti collaterali legati alla quantità di prodotto assunto grazie alla loro caratteristica diluizione. Per questo motivo possono essere somministrati anche a bambini e persone anziane.
In Italia, 9.700.000 (25.5%) di persone usano con regolarità o occasionalmente i medicinali omeopatici. Fra questi, il 60% desidera continuare a farne uso mentre il 30.9% vuole ricorrervi anche più di quanto già non faccia (AstraRicerche 2013).
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TIPS
I medicinali omeopatici non sono rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN) ma rappresentano una spesa detraibile nella dichiarazione dei redditi: la detrazione spetta nella misura del 19% della spesa sostenuta se questa supera l’importo della franchigia di euro 129,11. Affinché il medicinale omeopatico sia detraibile sulla confezione esterna del farmaco deve essere presente la dicitura “medicinale omeopatico” oppure “farmaco omeopatico”. La spesa relativa ai farmaci va documentata con scontrini che riportino il codice fiscale del paziente.
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