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Emicrania mestruale, sintomi e come intervenire

Quale tipo di mal di testa colpisce prevalentemente il sesso femminile e perché? Ne parliamo con il dott. Paolo Mariconti, anestesista e farmacologo specializzato nella Terapia del dolore e nella Medicina anti-aging.

Quale tipo di mal di testa colpisce prevalentemente il sesso femminile e perché? Ne parliamo con il dott. Paolo Mariconti, anestesista e farmacologo specializzato nella Terapia del dolore e nella Medicina anti-aging.

Quando una donna vuole mettere in crisi il suo interlocutore si ritiene abbia due possibilità: interrompere un approccio con uno “Scusa, ho mal di testa” oppure, se vuole colpire duro, rispondere “Niente” all’incauto “Cos’hai?”. Il luogo comune è fiorente intorno all’indecifrabilità di alcune reazioni tipicamente femminili e forse coglie, inconsapevolmente, un fondo di verità. Almeno per quanto vale la cefalea, per cui esisterebbero forme prettamente di genere.

Grazie a dati diffusi dalla Fondazione Onda, ad esempio, sappiamo che “l’emicrania è la terza patologia più frequente del genere umano e la più disabilitante in assoluto riguarda prevalentemente le donne di età fino ai 50 anni”. In Italia 11 milioni di donne manifestano almeno un episodio di emicrania nella loro vita con quadri clinici più gravi in termini di complessità, disabilità e comorbilità rispetto agli uomini.
Ancora, è la psicologia a spiegare la natura psicosomatica dei cosiddetti “mal di testa difensivi”, strategie messe in atto per proteggersi da situazioni stressogene tipiche di quando, ad esempio, si voglia rifiutare un rapporto sessuale per cui non si riesca a dire chiaramente “no”.

In che modo, però, va intesa l’emicrania come patologia femminile? Quale forma di mal di testa colpisce prevalentemente le donne e perché? Ne parliamo con Paolo Mariconti, anestesista e farmacologo specializzato nella Terapia del dolore e nella Medicina anti-aging alla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Quanti tipi di mal di testa esistono e quali riguardano maggiormente le donne? 

L’Organizzazione mondiale della sanità stima che la cefalea, chiamata anche mal di testa, riguardi 1 persona su 2 con episodi che si verificano almeno una volta all’anno. Una patologia che colpisce anche in tenera età: il 40% dei ragazzi ha vissuto episodi di cefalea mentre 10 bambini su 100 soffrono di emicrania, una forma comune di cefalea primaria. “Anche per questo motivo a livello internazionale la cefalea è stimata come la malattia che causa maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, ossia nel momento della vita in cui siamo più produttivi – introduce Mariconti –”.   

Per intendere il mal di testa riferito al genere bisogna parlare di emicrania, che riguarda per il 70% la popolazione femminile rispetto ad altre forme di cefalea.

  • L’emicrania è un disturbo che possiede in parte radici genetiche, il dolore è pulsante e risponde a una serie di stimoli che lo innescano. Chi ne soffre può accusare dolore per un lasso di tempo anche di 72 ore ed è impossibilitato a svolgere le sue attività. Di questa patologia le donne soffrono maggiormente per due ordini di motivi: innanzitutto la sensibilità al dolore nelle donne è maggiore e ancora le fluttuazioni ormonali degli estrogeni contribuiscono all’insorgenza dell’emicrania.
  • La cefalea tensiva si presenta con minore intensità ed è caratterizzata da un come di un ‘casco che stringe la testa’: nervosismo, fatica a livello psicologico, vita sregolata e postura errata sono i fattori su cui intervenire perché espressione di uno stress associato a tensione muscolare.
  • La cefalea cervicogenica è un dolore più persistente associato anch’esso a un irrigidimento muscolare spesso dovuto alla postura scorretta. Si presenta senza differenze in uomini e donne.
  • Cefalea a grappolo: gli attacchi sono acuti e molto dolorosi, di minore durata ma ripetuti in un periodo di tempo di qualche mese e per questo definiti a grappolo. Questa patologia ha maggior incidenza nella popolazione maschile”.

Mal di testa e ormoni

Quando il mal di testa è un problema femminile, spesso la causa va ricercata a livello ormonale: l’Istituto superiore di sanità riporta che “secondo le stime ufficiali le donne che soffrono ogni mese di mal di testa legati alle variazioni ormonali sono almeno 5 milioni”.

In particolare, l’associazione più rilevante è quella dei giorni del ciclo mestruale: il disturbo compare nelle 48 ore precedenti all’arrivo del mestruo a seguito del crollo degli estrogeni e per questo motivo si parla spesso di emicrania mestruale. “L’emicrania mestruale è una forma di emicrania catameniale – riferisce Mariconti –. Anche in altri periodi come nella all’inizio di una gravidanza e in menopausa la donna può accusare episodi di emicrania. Ci sono forme di emicrania di base vascolare che si sviluppano prevalentemente in età avanzata a causa della degenerazione dei vasi endocranici.

Nella donna che assume la pillola anticoncezionale si è registrato un miglioramento della condizione generale. I farmaci specifici per il trattamento di crisi emicraniche correlate al ciclo, soprattutto se di forte intensità, sono i triptani e questo vale anche per la cura dei sintomi associati come la sensibilità alla luce e ai rumori, ai sintomi di nausea o vomito”. 

Suggerimenti per prevenire o placare l’emicrania mestruale

“Va precisato – conclude il medico - che i soggetti predisposti a sviluppare l’emicrania o altre forme di cefalea risponderanno più facilmente ad altri trigger accusando sintomi simili quando

  • Saltano i pasti
  • Dormono poco
  • Bevono alcolici
  • Mangiano glutammato (com’è nella salsa di soia) e insaccati

In questi casi sarebbe meglio evitare le cure fai da te, ma soprattutto non è bene temporeggiare nella speranza che il dolore passi da solo. Molto spesso questi pazienti vengono da noi disperati perché hanno sempre pensato di poter controllare le crisi emicraniche con prodotti non mirati il cui sollievo non soltanto può essere puramente temporaneo, ma si corre il rischio incappare in una Cefalea da farmaco, dovuta proprio all’abuso di prodotti assunti per rispondere al mal di testa ma utilizzati in dosi massicce con la conseguenza di un’intossicazione dell’organismo. Anche a tal proposito esistono fitofarmaci e integratori che possono contribuire positivamente e dare buone risposte a intervallo delle terapie. 

Infine, per quanto l’origine del mal di testa mestruale sia dovuta alle fluttuazioni ormonali, è importante lavorare sulle contratture muscolari e sulla postura: chi è consapevole di avere problemi ricorrenti, dovrà necessariamente fare più attenzione agli stili di vita che possono sensibilmente aumentare i sintomi della sintomatologia legata al ciclo mestruale. 

Lo specialista suggerirà inoltre l’esecuzione di alcuni esami diagnostici per escludere altre patologie importanti del sistema nervoso e quando si cerca un’emicrania si ha ragionevolmente speranza che diano tutti esiti negativi”.