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Tappo di cerume: come rimuoverlo senza rischi

Il tappo di cerume è un problema davvero comune, soprattutto tra i bambini e gli anziani, ma c’è ancora chi si affida a rimedi fai da te inutili o addirittura dannosi. Ecco quali sono le strategie davvero efficaci e sicure.

Il tappo di cerume è un problema davvero comune, soprattutto tra i bambini e gli anziani, ma c’è ancora chi si affida a rimedi fai da te inutili o addirittura dannosi. Ecco quali sono le strategie davvero efficaci e sicure.

Ronzio all’orecchio, voce che rimbomba, un vago senso di malessere, talvolta vero e proprio dolore all’orecchio: che sia un tappo di cerume? Si tratta di un problema estremamente comune, sebbene molti tendano a provare un po’ di imbarazzo a parlarne. Ed è anche per via di questo substrato di “non detto” che ancora oggi c’è chi si affida a metodi inefficaci (o addirittura dannosi) per rimuovere il tappo. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza.

Che cos’è il tappo di cerume

Il cerume è una sostanza prodotta dalle ghiandole ceruminose del condotto uditivo esterno per mantenere umido l’orecchio e ostacolare l’ingresso di polvere, acqua, agenti patogeni e così via. È dunque normale che il cerume ci sia, non è “sporcizia” (anzi, la tiene lontana!) e non c’è motivo di pulirlo manualmente. In certe condizioni però può formarsi un accumulo di cerume che ostruisce l’ingresso dell’orecchio: in tal caso si parla, appunto, di tappo.

Perché si forma 

Normalmente l’orecchio si tiene pulito da solo perché la sottile peluria presente nel canale uditivo agevola la fuoriuscita del cerume. Quand’è, allora, che il cerume si accumula e forma il tappo? Una prima motivazione è la quantità di cerume eccessiva: capita spesso ai bambini, oppure a chi soffre di psoriasi o dermatite seborroica o, semplicemente, a chi è predisposto. Anche gli anziani sono abbastanza soggetti a questo problema perché il loro cerume tende a essere più secco. 

Altre volte invece il tappo di cerume può formarsi perché c’è un’infiammazione in corso (come l’otite) oppure perché c’è qualcosa che ostacola la sua normale fuoriuscita, come le protesti acustiche. Quando si passa la maggior parte della propria giornata in un ambiente molto polveroso, inoltre, le ghiandole ceruminose tendono ad aumentare la produzione e il cerume stesso diventa più denso. L’acqua nell’orecchio è un altro fattore di rischio, perché il cerume la assorbe e tende a gonfiarsi. Nonostante possa sembrare una considerazione controintuitiva, infine, la pulizia con i cotton fioc si rivela spesso dannosa perché tende a spingere il cerume all’interno e compattarlo.

Sintomi e fastidi 

La formazione del tappo di cerume può provocare sintomi più o meno intensi: fastidio all’orecchio e prurito, la sgradevole sensazione di avere l’orecchio ovattato e sentir rimbombare la propria voce, acufene (cioè un fischio o un ronzio persistente), capacità uditiva ridotta, vertigini o giramenti di testa. In alcuni casi il paziente può percepire dolore all’orecchio, simile a quello dell’otite. 

Conseguenze

Se trascurato, il tappo di cerume può favorire la proliferazione di batteri e altri microrganismi: bisogna quindi avvisare tempestivamente il medico in caso di febbre, dolore intenso e fuoriuscita di secrezioni dall’orecchio, perché è probabile che ci sia un’infezione in corso. Da solo, il tappo di cerume non può perforare la membrana timpanica: di solito questa è una complicanza dovuta all’uso di metodi errati e troppo aggressivi per rimuovere il cerume.

Come rimuovere il tappo di cerume 

Quali sono allora le tecniche giuste per la rimozione del tappo? A seconda di quanto è voluminoso e compatto, c’è la possibilità di provvedere in autonomia oppure può diventare necessario rivolgersi al medico.

Gocce ammorbidenti 

Nella maggior parte dei casi per la rimozione del cerume sono sufficienti le gocce ammorbidenti (ceruminolitiche) acquistabili in farmacia anche senza prescrizione medica. Ne esistono in commercio diverse tipologie, formulate con glicerina oppure con olio minerale, ma il funzionamento grosso modo è sempre lo stesso. Devono essere messe direttamente nell’orecchio due volte al giorno, tenendo la testa leggermente inclinata per qualche minuto per permettere loro di fare effetto; dopodiché basta sciacquare l’orecchio con acqua tiepida.

Irrigazione

Se le gocce non sono sufficienti, diventa necessario rivolgersi al medico di base o all’otorino. Dopo aver valutato la situazione con l’otoscopio e aver verificato che non ci siano lacerazioni nella membrana timpanica, di norma il medico procede con l’irrigazione, cioè spara un getto d’acqua (normale acqua tiepida, oppure soluzione fisiologica) nel condotto uditivo attraverso una siringa senza ago. La manovra di per sé può sembrare semplice, ma è fondamentale che venga eseguita soltanto da un medico capace di valutare la situazione.

Curettage

Un’altra manovra che può eseguire il medico si chiama curettage: si tratta della rimozione fisica del tappo attraverso un apposito strumento, una sorta di bastoncino con la punta arrotondata a forma di uncino. La pratica è immediatamente risolutiva e non è dolorosa.

Il tappo di cerume va via da solo?

Se l’accumulo di cerume è limitato, c’è la possibilità che si risolva spontaneamente. Quando si sospetta di avere un tappo di cerume però è consigliabile rivolgersi al medico di base o all’otorino, soprattutto se il fastidio è intenso.

Rimedi inefficaci

C’è anche chi si affida ai cosiddetti rimedi della nonna per rimuovere il cerume, ma la verità è che spesso risultano totalmente inutili. 

Olio di oliva 

La tradizione popolare per esempio consiglia di scaldare leggermente l’olio di oliva, metterlo nell’orecchio con un contagocce e tenerlo lì per qualche minuto per poi risciacquarlo. Insomma, il procedimento è esattamente lo stesso che si adotta con le gocce ammorbidenti: queste ultime però sono formulate ad hoc per risultare efficaci e sicure, cosa che di certo non si può dire del comune olio di oliva che abbiamo in cucina.

Tisane e infusi 

Cercando in Rete i rimedi naturali per i tappi di cerume, ci si imbatte anche in pagine che consigliano di bere due volte al giorno un infuso di echinacea, pianta nota per le sue proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e immunostimolanti. Di sicuro questa può essere un aiuto per rimettersi in forma dopo un periodo di malessere ma, se l’accumulo di cerume si è già formato, serve un intervento ad hoc per rimuoverlo.

Rimedi pericolosi e sconsigliati

Altri rimedi comunemente venduti in farmacia e nei supermercati, invece, non sono soltanto inefficaci ma addirittura pericolosi. Si tratta del cono di cera e dei cotton fioc.

Cono di cera

Nelle farmacie sono in vendita i cosiddetti coni auricolari, cioè coni di cera da introdurre nell’orecchio esterno: quando vengono accesi, il calore fa sciogliere il cerume che viene quindi convogliato verso l’esterno. L’efficacia di questi dispositivi però tuttora non è accertata dalla letteratura scientifica; per contro, una fonte di calore così vicina all’orecchio espone al rischio di ustioni.

Cotton fioc 

I cotton fioc esistono da un secolo, ma la stragrande maggioranza delle persone li ha sempre usati nel modo sbagliato. Sono infatti utili come prodotti per la pulizia, per sfumare il disegno e il trucco, o al massimo per pulire il padiglione auricolare soltanto esternamente: ma non andrebbero mai infilati nelle orecchie, tant’è che ormai questa avvertenza è scritta chiaramente anche sulle loro confezioni. Pulirsi l’interno delle orecchie col cotton fioc infatti può sembrare una pratica efficace, ma in realtà peggiore la situazione perché spinge il cerume ancora più all’interno e lo compatta, creando il tappo.

Come prevenire i tappi di cerume

Se quindi i cotton fioc e i coni auricolari sono sconsigliati, come si fa a prevenire i tappi di cerume? In linea di massima, le nostre orecchie sono capacissime di tenersi pulite da sole, senza interventi esterni e invasivi. Se una persona risulta particolarmente predisposta, applicare le gocce auricolari a intervalli regolari può essere una strategia preventiva utile. 

Foto copertina: yuriiyarema / 123rf.com