special

Silver Revolution

PEOPLE: L'ATTUALITA'
PEOPLE: L'ATTUALITA'

Ti senti in riserva? Perché succede e come rimetterti in forze

Lo stress al lavoro, poche ore di sonno, un’attività fisica intensa, il cambio di stagione: sono tante le ragioni per cui può capitare di sentirsi affaticati. Ecco alcune dritte su come recuperare le energie.

Lo stress al lavoro, poche ore di sonno, un’attività fisica intensa, il cambio di stagione: sono tante le ragioni per cui può capitare di sentirsi affaticati. Ecco alcune dritte su come recuperare le energie.

Quanto è frustrante vedere gli altri passare senza sosta da un’attività all’altra, ma non seguire il loro esempio perché l’unica prospettiva davvero allettante è quella di stare sul divano? Facciamo fatica ad ammetterlo, perché i ritmi frenetici del presente non contemplano pause né esitazioni, ma questa situazione capita a tanti, tantissimi di noi. Magari è per via di un periodo particolarmente intenso al lavoro, magari c’è in casa un bimbo piccolo di cui prendersi cura sacrificando qualche ora di sonno, magari siamo reduci da un malanno di stagione: le cause possono essere le più varie ma il risultato è sempre lo stesso, una sensazione di mancanza di energie che non fa certo bene all’umore. La buona notizia è che possiamo rimetterci in forze piuttosto in fretta, se impariamo a dare al nostro organismo ciò di cui ha davvero bisogno.

Il benessere è figlio di un’alimentazione varia e bilanciata

È vero, il nostro stile di vita spesso è stressante. Ma, “se l’alimentazione è varia, equilibrata e bilanciata, si può far fronte a tutto”, parola della dottoressa Silvia Soligon, biologa nutrizionista e giornalista scientifica. “Parlando con i pazienti può capitare di individuare squilibri nella dieta, carenze di alcuni nutrienti fondamentali per mantenersi attivi, aspetti dello stile di vita che possono influenzare lo stato nutrizionale o esserne influenzati”. Un esempio? “C’è chi crede erroneamente di dover ridurre all’osso l’assunzione di interi gruppi di alimenti, o addirittura eliminarli”, continua la dottoressa. “Mi è capitato di incontrare donne (se possibile, cambiare con “persone” o “soggetti”) che, per mantenere la linea, si riempivano piatti e piatti di verdure e poco altro. È vero che bisogna consumarne tre porzioni al giorno, ma senza eccedere nelle quantità e assumendo contestualmente anche carboidrati e proteine; in caso contrario, si va incontro a gonfiore addominale e si perde massa muscolare”.

Quando c’è una carenza da compensare

Insomma, cercare di mangiare nel modo più vario possibile è la scelta più semplice per non farsi mancare nulla. Un bambino che si ostina a lasciare nel piatto le verdure – o anche un adulto che ha mantenuto questa idiosincrasia – difficilmente ha a disposizione le quantità corrette di vitamine del gruppo B che gli permetteranno di trasformare i nutrienti in energia. In particolare, una vitamina che previene la stanchezza è la B5 o acido pantotenico: ne sono ricchi diversi alimenti sia di origine vegetale che animale, come cereali integrali, alcuni semi oleosi, legumi, frattaglie e fegato, tuorlo d’uovo, lievito di birra e funghi essiccati.

“Secondo la Società italiana di nutrizione umana, l'assunzione adeguata di vitamina B5 per un adulto (uomo o donna non in gravidanza o allattamento) è di 5 mg al giorno, quantità sufficiente a mantenere un buono stato di salute generale - spiega la dottoressa Soligon. - In caso di insufficiente apporto con la dieta, oppure in periodi in cui ci si sente stanchi o affaticati come durante il cambio di stagione, può essere utile ricorrere a un’integrazione alimentare.”

Infine, un altro elemento importante per il benessere è la Fosfatidilserina (PS), un lipide particolarmente concentrato nel cervello. È localizzata nella membrana cellulare ed è coinvolta, tra le altre cose, anche nell’attivazione della Protein-chinasi C, enzima importante per la memoria e i processi cognitivi più in generale.

Un aiuto dagli integratori alimentari

L’integrazione alimentare può tornare utile anche in quei momenti dell’anno che di solito mettono un po’ alla prova, in particolare in autunno e inverno, quando scatta l’ora solare, le giornate si accorciano, il freddo si fa sentire e ci troviamo, più facilmente, in condizioni di debilitazione stagionale, con affaticamento sia fisico, sia mentale.

Tra le soluzioni proposte da Guna, la più importante azienda italiana nel settore della produzione e distribuzione di farmaci “low-dose”, c’è GunaVit B5 Plus con fosfatidilserina da girasole. Ogni capsula contiene vitamina B5 che contrasta l’affaticamento fisico e mentale; vitamina D3 che supporta il funzionamento del sistema muscolare; e selenio che protegge le cellule dallo stress ossidativo. Questi ultimi due micronutrienti sono preziosi anche per il sistema immunitario, spesso indebolito durante il cambio di stagione.

Per la scelta degli integratori, ricorda la dottoressa Soligon, è sempre bene chiedere consiglio a un medico o a un nutrizionista: con il fai-da-te si rischia di non intervenire sulle effettive necessità, trovandosi così a prendere tante pillole diverse senza però cogliere i loro reali benefici.