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Sinusite: cause, sintomi e cura

La sinusite, acuta o cronica, è parecchio fastidiosa. Ma a cosa è dovuta esattamente? Perché alcune persone sono più predisposte rispetto ad altre? Facciamo il punto su cause, sintomi e sulle terapie a disposizione.

La sinusite, acuta o cronica, è parecchio fastidiosa. Ma a cosa è dovuta esattamente? Perché alcune persone sono più predisposte rispetto ad altre? Facciamo il punto su cause, sintomi e sulle terapie a disposizione.

Il naso sempre chiuso, un fastidioso mal di testa con una sensazione di pressione sul viso, muco giallo-verdastro… Ci sono persone che, loro malgrado, hanno fatto l’abitudine a questi e altri sintomi di una malattia molto comune, la sinusite. Ma cos’è di preciso? Come si distingue dal raffreddore o dall’allergia? Ci sono delle cure? Cerchiamo di fare chiarezza.

Cos’è la sinusite

Per spiegare cos’è la sinusite è necessario fare una piccola parentesi sulla nostra anatomia. Nelle ossa del nostro cranio ci sono quattro cavità piene di aria, dette seni paranasali. I due seni frontali sono sopra le sopracciglia, i due mascellari negli zigomi, i due gruppi di seni etmoidali sono sui lati della cavità nasale e dietro di loro ci sono i due seni sfenoidali. La loro interno si produce il muco, una sostanza fluida che serve per filtrare batteri e particelle dall’aria e che viene eliminata dal naso attraverso le ciglia. Ecco, la sinusite è un’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali: può essere acuta oppure cronica

Le cause della sinusite 

Ma come mai i seni paranasali si infiammano? Le possibili cause sono diverse:

  • Un’infezione virale, come un banale raffreddore.
  • Un’allergia che causa edema della mucosa e ostruisce gli osti che connettono i seni paranasali al naso.
  • Un’infezione batterica: di solito si riconosce perché si protrae nel tempo per almeno 7-10 giorni.
  • Più raramente, un’infezione fungina: in tal caso si parla di sinusite micotica.
  • Un problema ai denti, come un ascesso o una cura mal eseguita dal dentista.

C’è chi mostra una particolare predisposizione a contrarre la sinusite: si tratta di soggetti allergici, con polipi nasali o il setto nasale deviato, disfunzioni muco-ciliari. O ancora di bambini che frequentano l’asilo, persone immunodepresse, esposte costantemente a fumo e inquinamento, oppure con patologie come la fibrosi cistica. 

I sintomi della sinusite

I sintomi della sinusite possono rivelarsi piuttosto fastidiosi:

  • dolore al volto, simile a quello dovuto a una botta;
  • un senso di pressione e pesantezza al viso, anche attorno alle orbite;
  • naso chiuso;
  • secrezioni nasali di colore giallastro-verde;
  • tosse grassa (cioè con presenza di catarro);
  • mal di testa;
  • febbre;
  • alito cattivo;
  • alterazioni dell’olfatto (anosmia);
  • lacrimazione eccessiva, anche con edema alle palpebre;
  • debolezza e affaticamento.

Se questi sintomi persistono per due o tre settimane al massimo, si parla di sinusite acuta; se invece durano più a lungo la sinusite è subacuta (fino a 12 settimane) o cronica (oltre le 12 settimane). La sinusite può essere anche acuta ma ricorrente, se insorge più di quattro volte all’anno con la scomparsa dei sintomi tra un episodio e il successivo.

Qual è la differenza tra allergia, raffreddore e sinusite

A giudicare dai sintomi, si potrebbe scambiare la sinusite per un raffreddore o per una rinite allergica. Queste ultime, come ricordato, sono cause della sinusite e comportano manifestazioni differenti, per un arco di tempo diverso:

  • Il raffreddore è dovuto a un’infezione virale, causata da circa duecento ceppi diversi. Il contagio è più facile nei mesi freddi, perché si trascorre più tempo in luoghi chiusi e affollato, con scarso ricambio d’aria. La maggior parte delle persone prende il raffreddore almeno due o tre volte l’anno, con sintomi che appaiono e scompaiono nell’arco di una settimana circa. 
  • La rinite allergica, chiamata anche febbre da fieno quando è stagionale, è causata – appunto – da un allergene: tra gli indiziati ci sono i pollini, il pelo di gatti e altri animali, la polvere e non solo. Anche in questo caso il soggetto ha il naso chiuso, ma ha anche altri sintomi caratteristici come gli starnuti frequenti, il prurito al naso e gli occhi rossi.

Come si cura la sinusite

Abbiamo detto che la sinusite può avere diverse cause e diverse manifestazioni: ciò significa che anche le possibili terapie vanno calibrate di caso in caso.

Una sinusite acuta, conseguenza di un raffreddore, tendenzialmente può essere un po’ fastidiosa ma passa da sola: ci si può aiutare con alcuni farmaci da banco per abbassare la febbre (paracetamolo), decongestionare il naso (spray o lavaggi nasali) o alleviare il dolore e l’infiammazione (ibuprofene). Anche gli impacchi tiepidi aiutano a lenire il dolore.

Se invece la sinusite ha origine batterica, bisogna intervenire con gli antibiotici. Di solito si riconosce perché i sintomi sono particolarmente intensi, con forte dolore o febbre alta, oppure perché si protraggono per più di dieci giorni. In ogni caso, gli antibiotici non sono farmaci da banco: possono essere prescritti soltanto dal medico che ha valutato attentamente la specifica situazione.

Se all’origine c’è un’allergia, infine, possono tornare utili gli antistaminici; con un occhio di riguardo per gli effetti collaterali, prima fra tutti la sonnolenza.

E se tutti questi rimedi non servono, la sinusite diventa cronica e sembra impossibile liberarsene una volta per tutte? In questo caso, il medico può consigliare un intervento chirurgico. Di norma si procede per via endoscopia, cioè introducendo nel naso un sottile tubicino attraverso cui il medico può allargare i canali di drenaggio, agevolando l’ingresso dell’aria e l’uscita del muco. Si tratta di un’operazione molto semplice che comporta rischi minimi. 

Foto copertina: photosvit / 123rf.com

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