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Sclerosi multipla, scoperta la proteina che mette a rischio le donne?

La sclerosi multipla è più frequente fra le donne. Ecco la proteina che potrebbe aumentare il rischio

La sclerosi multipla è più frequente fra le donne. Ecco la proteina che potrebbe aumentare il rischio

La sclerosi multipla colpisce più di 2 milioni di persone in tutto il mondo.

Nella maggior parte dei casi si tratta di donne, ma nessuna delle ricerche condotte in passato è riuscita a identificare la ragione alla base di questa maggiore incidenza nella popolazione femminile.

Oggi un nuovo studio getta luce sul fenomeno, svelando che ad entrare in gioco potrebbe essere una proteina presente sui vasi sanguigni che si trovano nel cervello.

I ricercatori della Washington School of Medicine di St.Louis hanno scoperto che nel cervello delle donne affette da sclerosi multipla i livelli della proteina S1PR2 sono più elevati rispetto a quelli rilevabili nei pazienti di sesso maschile

Lo studio che ha portato a questa scoperta, pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, ha previsto analisi preliminari in topi da laboratorio predisposti, se femmine, a sviluppare la sclerosi multipla.

Analizzando questi animali i ricercatori hanno scoperto che nel cervello delle femmine l'attivazione del gene codificante per S1PR2 è significativamente più elevata.

Per questo le analisi successive si sono concentrate sul ruolo svolto da questa proteina.

Quando abbiamo studiato la sua funzione nei topi abbiamo scoperto che può determinare se le cellule immunitarie riescono a uscire dai vasi sanguigni dentro al cervello ”, ha raccontato Robyn Klein, responsabile dello studio, spiegando che “queste cellule causano l'infiammazione che porta alla sclerosi multipla”.

S1PR2 altera la barriera ematoencefalica che limita il passaggio di cellule e molecole dal circolo sanguigno al cervello e al fluido spinale

Ciò fa sì che le cellule che scatenano l'infiammazione alla base della sclerosi multipla possano entrare nel sistema nervoso centrale e danneggiarlo.

L'analisi di tessuti cerebrali prelevati da pazienti deceduti ha confermato che anche nel caso dell'uomo le pazienti di sesso femminile sono caratterizzate da livelli di S1PR2 nel cervello superiori, soprattutto nel caso in cui siano affette da sclerosi multipla a ricadute e remissioni, quella con sintomi che compaiono e scompaiono in modo irregolare.

La scoperta apre la strada a una maggiore comprensione della malattia e, quindi, a nuovi metodi per prevenirla e controllare i suoi sintomi.

Ora Kelin sta lavorando allo sviluppo di un tracciante per monitorare i livelli cerebrali di S1PR2 nei pazienti per studiare in che modo questa proteina contribuisce allo sviluppo della sclerosi multipla.


Foto Credit: © ra2 studio - Fotolia.com
Fonte: EurekAlert!

Tipsby Dea

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