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Anna Wintour: origini, ascesa e curiosità sulla regina di Vogue

Direttrice di Vogue America dal 1988, è una delle donne più potenti del mondo della moda. Ma col tempo è diventato un personaggio pop, amato e ammirato anche da chi di moda non ne capisce niente.

Direttrice di Vogue America dal 1988, è una delle donne più potenti del mondo della moda. Ma col tempo è diventato un personaggio pop, amato e ammirato anche da chi di moda non ne capisce niente.

Anna Wintour è una donna contro gli stereotipi. Non tanto quelli del suo ambiente, che magari in 31 anni di onorata carriera avrà anche contribuito a rafforzare. Ma con la sua tempra, il suo spirito e la collaborazione dei media, ha rotto il muro di cristallo tra il mondo della moda e la cultura pop, diventando famosa anche tra chi, di modelle e passerelle, non sa niente.

Ecco chi è Anna Wintour, la donna che dalle pagine di Vogue America insegna al mondo come vestirsi.

Chi è Anna Wintour

Nata il 3 novembre 1949 a Londra, Anna Wintour cresce con una sfrenata passione per la moda e, per di più, in un momento d'oro per la moda mondiale: la Swinging London. Si fa ispirare da stiliste come Mary Quant, ma la sua determinazione e una buona dose di Dna, la spingono verso l'editoria. Infatti, suo padre Charles era un editore e lei ha cominciato come giornalista a soli 16 anni.

L'ascesa della ragazza della Swinging London

Negli anni Settanta inizia a costruire la sua carriera, lavorando in Harper's and Queen a Londar. Poi vola a New York, dove inizia a lavorare per Harper's Bazaar e Viva. Le sue scelte non vanno sempre a buon fine. I colleghi e i superiori sembrano mal tollerarla. Nel 1985 torna a Londra, dove diventa caporedattore di British Vogue. Cambia tutta la redazione e assume il controllo assoluto quasi fosse un direttore.

La svolta definitiva arriva nel 1988, quando sostituisce Grace Mirabella alla direzione di Vogue America. Erano gli anni della competizione con Elle e gli editori sanno che, se c'è una persona che può trascinare fuori dal pantano la rivista, questa è Anna Wintour. La prima copertina segna un nuovo capitolo nella storia di Vogue America. Al posto del solo volto di una modella in primo piano, Wintour mette al centro una ragazza a figura intera per le strade di New York. Benvenuti, anni Novanta.

La regina di Vogue

Lo stile di Anna Wintour cambia tutto nel giornale. Porta in copertina un gran numero di celebrity. Chiama alla sua corte fotografi del calibro di Mario Testino, Steven Meisel, Annie Leibovitz e Patrick Demarchelier. Dà la precedenza a gli stilisti britannici e americani. Le uniche firme italiane che ha incluso fra i suoi "magnifici sette" sono Miuccia Prada e Stefano Pilati.

Anna Wintour ha i suoi protetti. John Galliano è tra questi: senza di lei, non avrebbe mai lavorato da Christian Dior. C'è sempre il suo zampino nella scelta di Donald Trump di lasciare una sala a Marc Jacbos, quando questi era a corto di fondi.

Anna Wintour con la Regina Elisabetta alla cerimonia d'investitura a Buckingham Palace

Nel 2013, oltre a mantenere la direzione di Vogue, è diventata direttore artistico dell'intero gruppo Condé Nast per volontà di Chuck Townsend, amministratore delegato del gruppo. Glaciale, impenetrabile, potente: Anna Wintour impone il suo stile su tutto quello che la circonda. Da Regina di Vogue America può permetterselo. Oggi guadagna due milioni di dollari all'anno, ha un'autista personale e un budget annuo di 200.000 dollari solo per le spese di abbigliamento.

Il Diavolo veste Prada: è lei o non è lei?

Per chi conosce bene Anna Wintour o almeno la sua storia, è impossibile non cogliere qualche somiglianza tra l'arcigna Miranda Prisley e la direttrice di Vogue nel libro e nel film Il Diavolo veste Prada.

Lauren Weisberger, autrice del libro ed ex assistente di Anna Wintour, ha sempre negato di aver concepito la protagonista pensando a lei. Ma in un vecchio articolo del New York Times vengono elencate un serie di coincidenze che farebbero pensare al contrario.

Lo donna del "silenzio performativo"

In un pezzo a lei dedicato sul New York Magazine, Amy Larocca scrive: «La fama di Anna Wintour è nata non solo dal successo, ma dal silenzio performativo. Nessuno sa essere più misteriosa di lei, con quel taglio, quegli occhiali da sole e quelle sottili braccia incrociate sul petto».

Ma su di lei le curiosità si sprecano. Ad esempio il suo fidato collaboratore André Leon Talley ha raccontato che Wintour non sopporta le persone in sovrappeso. Ma nel corso trentennale di Vogue ha concesso la copertina a una celebre presentatrice americana non proprio snellissima: Oprah Winfrey. Ma a un patto: Oprah ha dovuto perdere venti chili.

A chi la accusa di scegliere modelle troppo magre e di promuovere l'anoressia nervosa, Wintour non la manda a dire. Secondo lei è l'obesità la vera piaga sociale dell'America. Invece di soffermarsi sull'anoressia, bisognerebbe promuovere interventi contro i disturbi da sovra-alimentazione e a favore dello sport.

Ma la sua durezza non le ha impedito di avere relazioni sentimentali. Anna Wintour si è sposata nel 1984 con David Shaffer, uno psichiatra infantile. I due hanno divorziato nel 1999, dieci anni dopo la presa di Vogue America. Wintour ha anche avuto il tempo di faredue figli, Charles e Katherine: quest'ultima sta seguendo le orme materne nella redazione del Daily Telegraph. Dopo la fine del suo matrimonio, dal 1999 Wintour ha legato la sua vita a quella di Shelby Bryan, un imprenditore texano.