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Il quinto tocco vintage: i bottoni-gioiello

Prova con un bottone, quando vuoi ravvivarti. Ma non attaccare un bottone qualunque: è un bottone-gioiello che ci vuole...

Prova con un bottone, quando vuoi ravvivarti. Ma non attaccare un bottone qualunque: è un bottone-gioiello che ci vuole...

Prova con un bottone, quando vuoi ravvivarti. Ma non attaccare un bottone qualunque: è un bottone-gioiello che ci vuole, meglio se grande, strano, vintage. Sul tuo soprabito, sulla tua camicia bianca, sulla giacca, sul tubino nero passepartout, sulla borsa di tela, sui jeans… tenendo conto di una cosa, e cioè che  

il bottone gioiello, come un gioiello vero, non ama essere un comprimario. 

Certo puoi anche, cercando altri bottoni stonati e scompagnati, usarlo per creare bracciali o collane, veri grappoli di bottoni, che tra l’altro suoneranno di un suono bellissimo. In ogni caso visto fanne il centro dell’attenzione.

 

Tanto il bottone ci è abituato, all’attenzione. È un accessorio antico di secoli, che per la sua funzione primaria - tenere unite e poter disunire parti di tessuto - e per la sua funzione secondaria - ornare, impreziosire, ma anche comunicare status, eleganza e originalità - ha sempre appassionato creatori, collezionisti e curiosi (e fans di militaria, ma non divaghiamo).

 

Basterebbe  aver sottomano bottoni degli anni ’50 e ’60 di quelli tutti in fila su cappotti sartoriali, soprabiti di lana secca e tailleurs, giacchine da sera e vestiti attillati. Erano bottoni-gioiello per la varietà delle forme e delle lavorazioni, delle decorazioni e dei colori, delle dimensioni e dei materiali. 

 

Ma ora dove si nascondono? A parte sui capi stessi,  

spesso i bottoni-gioiello dormono alla rinfusa

in scatole di latta nelle case delle nostre mamme e nonne o anche, cuciti su cartoncini, attendono clienti nelle mercerie e sulle bancarelle dei mercatini di quartiere o delle pulci. Sono questi i nascondigli dei bottoni. Forza, a caccia.

 

Libri sui bottoni? Te ne segnalo tre: uno strettamente enciclopedico, uno anche sontuoso, uno più tascabile. Il rischio è che possano contagiarti con la magnifica ossessione.

 

Credits Image: silvia *rocchenroll e giagir