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Come riconoscere i principali tipi di legno

Semplice appassionato di antiquariato o novello restauratore di mobili impara a riconoscere i vari tipi di legno

Semplice appassionato di antiquariato o novello restauratore di mobili impara a riconoscere i vari tipi di legno

Se intendi avvicinarti al mondo del mobile d’antiquariato o se vuoi semplicemente iniziare ad eseguire piccoli lavori di restauro sui tuoi vecchi mobili devi necessariamente riuscire a riconoscere le principali essenze del legno.

La natura offre una gamma veramente molto vasta di legni differenti per tonalità, peso, consistenza e addirittura profumo per cui non è facile riuscire a ricordare tutti i vari tipi di legno ma è possibile imparare a distinguere quelli più importanti già da una prima caratteristica e cioè dalla durezza o tenerezza del legno.

Tra i legni teneri ricordiamo l’abete, il pino, il larice, il pioppo e il cirmolo invece tra i legni duri ricordiamo l’acero, il bosso, il castagno, il ciliegio, l’ebano, il faggio, il frassino, il mogano, il noce, l’olmo, il palissandro, il rovere e l’olivo.

E ora entriamo più nel dettaglio analizzando alcune delle essenze appena elencate:

  • Abete: è un legno dolce disponibile nella varietà bianca o rossa (più pregiata) che viene molto usato per realizzare i telai dei mobili.
  • Pino: è una delle essenze più ricche di resina, molto profumato e caratterizzato dai nodi e dal un colore bianco rossastro.
  • Larice:  è un legno dal colore rossastro e dalle venature che formano delle linee quasi parallele.
  • Pioppo: è un legno chiaro di facile lavorazione e buona resistenza.

Dopo aver visto alcuni dei principali legni teneri passiamo ai principali legni duri:

  • Acero: è un legno presente nei colori rossastro o bianco giallastro, presenta venature ondulate ed è molto impiegato nelle superfici a parquet o nei mobili di lusso.
  • Castagno: è un legno dal colore giallo fulvo che per la sua durezza viene impiegato per mobili di tipo rustico.
  • Ebano: è da sempre considerato un legno pregiato per le sue tonalità scure, infatti è per lo più usato per sculture ed intagli.
  • Faggio: è un legno molto compatto, dal color crema chiaro, ideale per mobili poi tinteggiati.
  • Frassino: è un legno molto usato per la sua flessibilità e facilità di lavorazione, il colore varia dal bianco grigio al marrone chiaro.
  • Mogano: è un legno dal colore rossiccio particolarmente resistente agli attacchi di tarli e ruggine.
  • Noce: è uno dei legni più ricercati e apprezzati per via del colore bruno con venature scure.
  • Olmo: è un legno dal colore marrone che tede a scurirsi con il tempo, ha una vena fibrosa che lo rende riconoscibile fin dalla prima occhiata.
  • Palissandro: è un legno difficile da lavorare per la sua tendenza a scheggiarsi, è di color marrone con striature nere.
  • Rovere: è un legno molto pregiato e resistente ma anche sensibile all’umidità per cui tende a variare di dimensioni nel tempo, presenta un fondo giallognolo su cui risaltano picchiettature nere.
  • Olivo: è un legno molto duro, compatto ed omogeneo, ricco di venature scure, difficilmente attaccato dai tarli rischia però di mutare a causa dei cambiamenti di temperatura per cui viene usato per sculture o soprammobili di pregio.

photo Legnaia  via photopin.com

Tipsby Dea

Legni e tarli

I legni più attaccati dai tarli sono i legni da frutto (noce, ciliegio, pero) mentre quelli meno amati sono quelli resinosi cioè il pino, il larice e l’abete.