Giardinaggio

Un bel prato, oltre che da una giusta semina, una costante annaffiatura e una buona concimazione, dipende dal modo e dalla frequenza con cui viene tagliato.

Un bel prato, oltre che da una giusta semina, una costante annaffiatura e una buona concimazione, dipende dal modo e dalla frequenza con cui viene tagliato.

Un bel prato, oltre che da una giusta semina, una costante annaffiatura e una buona concimazione, dipende dal modo e dalla frequenza con cui viene tagliato. La cosa migliore sarebbe tagliare l’erba spesso, accorciandola soltanto di poco, una volta alla settimana o anche più spesso nel periodo di massima crescita.

E’ un errore tagliarla troppo corta pensando  così di non doverla tagliare frequentemente: in questo modo l’erba si indebolisce, mentre le erbacce e il muschio si rinforzano e prolificano.

Se lasci crescere l’erba troppo a lungo, i fili d’erba grossi tenderanno a svilupparsi maggiormente a scapito di quelli più piccoli e il prato tenderà, con il tempo, ad acquistare un aspetto disordinato.

Evita di tagliare l’erba quando la terra è troppo bagnata: non è sempre possibile attendere che l’erba sia totalmente asciutta soprattutto a causa della rugiada e degli improvvisi temporali estivi.

L’altezza del taglio dipende dalla stagione: all’inizio e alla fine del periodo di crescita il taglio dovrebbe essere intorno ai 5 cm, invece in piena estate, non deve mai essere meno di 2,5 cm altrimenti il sole rischierebbe di bruciarla soprattutto se ti dimentichi di bagnarla, cosa che deve sempre essere fatta dopo un taglio.

L’erba andrebbe tagliata già da fine marzo quando inizia a crescere e si dovrebbe continuare a tagliarla fino a inizio ottobre quando cioè si sta per concludere il periodo di crescita.

Assicurati che la lama del tosaerba sia sempre ben affilata perché una lama in cattivo stato anziché tagliare l’erba la strapperebbe soltanto, danneggiandola.

I tosaerba più usati sono quelli dotati di movimento circolare e muniti di sacco per raccogliere l’erba man mano che viene tagliata, in caso contrario, se cioè il tuo tosaerba non dispone di un contenitore, dovrai raccoglierla alla fine del lavoro perché se la lasci sul terreno impediresti al prato di respirare provocando la comparsa di muschio e malattie.

Ogni due o tre tagli del prato provvedi a rifilare i bordi usando le classiche cesoie manuali o un decespugliatore o un tagliabordi con filo di nylon.