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Toporagno, mammifero piccolo e velenoso

Tutto quello che dovresti sapere sul toporagno: il mammifero più piccolo del mondo, tanto grazioso quanto soprendente

Tutto quello che dovresti sapere sul toporagno: il mammifero più piccolo del mondo, tanto grazioso quanto soprendente

Sembra tenerissimo, ma non lo è. Sembra un topolino, o forse un criceto, ma ha il muso allungato ed è un parente lontano della talpa. Stiamo parlando del toporagno: un mammifero velenoso e piccolino, non particolarmente dannoso per l’essere umano ma addirittura letale per altri animali.

Chi è il toporagno

Il toporagno è un piccolo mammifero il cui nome scientifico per indentificare quello comune è Sorex Araneus, appartenente alla famiglia delle Soricidae. Molto simile come aspetto al topolino di campagna, in realtà si tratta di un lontano discendente della talpa.

Nell’immaginario comune viene classificato come parassita delle piante. Spoiler: in realtà non lo è, ma può trasformarsi in un grande aiuto in giardino perché, grazie alla sua alimentazione, permette di tenere alla larga insetti, vermi e altri parassiti che possono rovinare orti, piante e fiori.

toporagno velenoso

Chi ha avuto il piacere (o forse no) di incontrarlo, afferma che si tratta di un animaletto tanto piccolo quanto puzzolente. In realtà, il suo caratteristico odore deriva dal fatto che può vivere sottoterra, quindi acquisisce un forte profumino che è un mix tra muschio ed erba umida. Certo, non è la fragranza dell’anno, ma nemmeno qualcosa di così particolarmente insopportabile.

Habitat: boschi, zone erbose e siepi

Il toporagno comune predilige le aree umide e fresche, quindi prettamente boschi, zone erbose e siepi. Se si vive in campagna può essere facile incontrarlo in giardino e, nonostante le dimensioni ridotte, sembra proprio che non sia così difficile avvistarlo.

C’è chi, molto eroicamente, racconta di averlo visto perfino risalire nei tubi del lavandino del bagno. Si sopravvive ad incrociare un toporagno nella propria strada, ma lo shock non è certo poco.

Alimentazione

Scambiato spesso per un topolino, questo piccolo mammifero viene di sovente scacciato in malo modo dai giardini. In realtà, se non fosse velenoso, tutti noi dovremmo avere un toporagno che ci aiuti nella cura del nostro spazio esterno.

La sua alimentazione si compone di insetti, larve, girini e parassiti delle piante, quindi è un ottimo alleato per avere un orto o un giardino rigoglioso. Uno tra i suoi “cibi” preferiti è il grillotalpa, acerrimo nemico di tutti i coltivatori e, a quanto pare, insetto succulento e prelibato (almeno per il toporagno). L’altro lato della medaglia è che per procacciarsi il cibo crea un po’ di disordine, in quanto per nutrirsi dovrebbe scavare e sollevare la terra.

Curiosità: il toporagno si ciba con una quantità di insetti e residui vegetali ben superiori al suo peso e tende ad ingurgitare qualsiasi cosa che incontra lungo il suo cammino.

In linea di massima, se vuoi tenere lontano il Sorex Araneus dal tuo orto o giardino, ti basterà pulire bene gli spazi dai residui vegetali morti. Oppure, se proprio non ne puoi più, puoi utilizzare dei diserbanti. Ma presta attenzione: alcuni prodotti sono estremamente chimici e fanno male al nostro pianeta.

Abitudini e riproduzione

Gli studi hanno dimostrato che il toporagno comune è un animale solitario e accettano la compagnia degli esemplari di sesso opposto solo ed esclusivamente ai fini riproduttivi. La stagione di accoppiamento dura da aprile a settembre, ma il picco di nascite si ha soprattutto durante i mesi estivi.

Toporagno mammifero velenoso

La gestazione ha una durata breve, intorno ai 25 giorni, e da ogni accoppiamento possono nascere dai cinque ai dieci piccoli. Una femmina può anche partorire fino a quattro volte in un anno, rendendo sicuramente quella del toporagno comune una specie molto prolifica.

Fino al momento dell’indipendenza, tra i 22 ed i 25 giorni di età, i piccoli si muovono insieme alla madre formando una carovana e reggendo con la bocca la coda del fratello o sorella che hanno davanti a sé. Una volta che i piccoli di toporagno risultano “anagraficamente” e funzionalmente adulti, cominciano una nuova vita, tendenzialmente in solitaria.

Al di là della loro voracità ai fini riproduttivi, possiamo dire che il toporagno è uno di noi! Ha sempre fame, motivo per cui non va mai in letargo e dorme al massimo tre ore in un giorno per procurarsi quantità sempre maggiori di cibo.
In linea di massima, il Sorex Araneus vive non più di due anni e mezzo.

Mammifero velenoso

Regola numero 1 quando si incontra un toporagno comune: mai fidarsi del suo musetto puccioso. Il suo morso può provocare un forte dolore, arrossamento e gonfiore. Nonostante non sia pericoloso per l’essere umano, è importante evitare il fai da te e rivolgersi subito ad un medico se si è stati morsi erroneamente.

Su YouTube è possibile trovare centinaia di video che documentano l’attacco a topi, scorpioni e serpenti da parte di toporagni. Indovina chi vince? Spoiler: il nanerottolo dal muso allungato.

Questo accade perché alcune specie sono molto velenose.

Diversi studi hanno dimostrato che un toporagno è in grado di immagazzinare abbastanza veleno per uccidere 200 topi e alcuni utilizzano la propria saliva per immobilizzare le prede, mantenerle semicoscienti e mangiarle nel momento in cui la caccia non sta andando troppo bene. Pare la trama di un film horror, ma in realtà anche l’American Chemical Society ha dimostrato che un verme può essere tenuto paralizzato ma vivo per 15 giorni.

Oltre 300 specie

Il toporagno è il mammifero più piccolo che esista e al mondo se ne contano oltre 300 specie diverse. Uniche zone del globo dove non è stata documentata la presenza sono l’Australia, la Nuova Zelanda e la Nuova Guinea, ma per il resto si tratta di un animaletto piuttosto diffuso.

Tra le specie più conosciute, oltre al toporagno comune, troviamo quello d’acqua, ma anche il nano, l’alpino, l’acquatico di Miller, l’appenninico, il mustiolo, la crocidura a ventre bianco, la crocidura mediterranea e quella siciliana. Esse possono differire tra loro per dimensioni, colore della pelliccia o habitat.

Toporagno elefante

Il toporagno elefante si chiama così per il suo muso che termina con un’appendice prominente e pensile, che ricorda una proboscide.

Si tratta di una specie molto diffusa in Africa e sopravvive con successo in diversi habitat: dalla foresta al deserto, in particolare in quello del Namib. Anche il toporagno elefante, come il toporagno comune, si nutre per lo più di insetti.

Toporagno d’acqua

Piccola curiosità sul toporagno d’acqua: nel 2016 è stato eletto animale dell’anno. Anche se non è proprio parte della classificazione degli animali d’acqua, come si può evincere dal nome, questo mammifero vive in prossimità di fiumi e paludi e il suo menù vede come protagonisti aselli (asellus aquaticus), granchietti, larve d’insetti e lumache, ma a volte anche animali più grandi, come rane, tritoni e piccoli pesci. Non disdegna nemmeno animali terrestri come lombrichi, chiocciole e insetti.

I peli rigidi presenti sulle zampe, che all’occorrenza fungono da pinne, gli permettono di praticare della caccia subacquea senza troppa difficoltà e, fun fact, questa particolare conformazione gli permette di fare una cosa impensabile per qualsiasi essere umano: camminare sull’acqua.

Insomma, un mammifero sicuramente molto piccolo ma non per questo privo di sorprese.

Foto: canva.com.