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Furetto domestico: cosa sapere prima di adottarne uno

Ti piacerebbe adottare un furetto domestico? Ecco tutto quello che dovresti sapere su questo grazioso animaletto.

Ti piacerebbe adottare un furetto domestico? Ecco tutto quello che dovresti sapere su questo grazioso animaletto.

Grazie alla sua intelligenza e al grande affetto nei confronti dell’essere umano, il furetto domestico è diventato un animale d’affezione molto diffuso in questi ultimi anni. Se però pensi che sia un animaletto semplicissimo da gestire ti sbagli. Ecco le caratteristiche e tutto quello che dovresti sapere sul furetto da compagnia.

Furetto domestico: un identikit

La prima cosa da sapere sul furetto domestico è che il suo nome completo è Mustela putorius furo, che tradotto dal latino significa “faina puzzolente ladra”. Una denominazione certo non invitante, ma il furetto se male accudito può arrivare a rubare cibo e, soprattutto, a puzzare in modo molto fastidioso.

Altra cosa che non tutti sanno è che il furetto non è un roditore, anzi, i topi sono per lui un lauto banchetto. Questo piccolo animaletto, a dispetto di quanto si possa pensare osservandone le dimensioni, è un mustelide: un predatore carnivoro come la lontra, la donnola, la puzzola, il visone, il tasso, lo zibellino e così via dicendo.

Carattere

Come già anticipato, il furetto è un predatore. La passione dei furetti domestici per la caccia e l’esplorazione spesso si riflette nel gioco, tanto che non è raro che si caccino nei pasticci proprio giocando. Quando non sono impegnati a giocare, questi piccoli animaletti amano trascorrere il tempo dormendo profondamente (e beati loro che possono!).

Il furetto è molto affettuoso: ama farsi coccolare dal suo amico umano e non ha problemi al contatto con i piccoli di casa. In generale è un animaletto dal carattere adattabile. Difficilmente il furetto si spaventa quando si trova in un ambiente nuovo, anzi, corre ad esplorarlo a tutta velocità.

Per quanto riguarda la convivenza con altri animali, nessun problema. Soprattutto se abituati da piccoli, i furetti da appartamento vanno molto d’accordo con soggetti della propria specie o altri animali domestici.

Quanto vive?

La durata media della vita di un furetto è compresa tra i 5 e gli 8 anni, anche se non è insolito che superino questa età. Il record assoluto di longevità è attribuito ad un esemplare che è vissuto ben 14 anni, ma si tratta di un dato assolutamente eccezionale.

È pericoloso?

Il furetto domestico è in genere molto docile, ma come in tutte le cose esistono sempre delle eccezioni alla regola. Se poco abituati al contatto umano, soprattutto in caso di esemplari che hanno vissuto diversi mesi in gabbia in negozio prima di essere venduti, allora potrebbero verificarsi degli episodi di aggressività. Ad ogni modo, con un po’ di tempo e pazienza è possibile vincere la diffidenza del furetto e fargli perdere l’aggressività accumulata fino a renderlo molto dolce, pacifico e affettuoso.

Come adottare un furetto

Adottare un furetto ha un costo compreso tra i 130 e i 200 euro se acquistato in un negozio specializzato, poco meno in allevamento. Il furetto Marshall, invece, può arrivare a costare più di 400 euro. Attenzione che con il nome furetto Marshall non si intende una specie differente, ma semplicemente identifica tutti quegli esemplari provenienti dalla Marshall Farm, negli Stati Uniti, che si occupa di allevamento massivo.

Seppur il costo del furetto Marshall sia più alto, non sempre coincide con un’alta aspettativa di vita o assenza di malattie genetiche. Questi furetti vengono allevati in serie, in tutti i periodi dell’anno e con metodi dubbi, tanto che la Marshall Farm è nel mirino di diverse associazioni animaliste da parecchi anni.

Come allevarlo in casa: consigli preziosi

Bene, hai acquistato il tuo piccolo furetto… Ma che fare ora? Ecco tutto quello che dovresti sapere per far vivere una vita felice al tuo grazioso animaletto.

Cosa mangia

Per mantenersi sano e in forze, il furetto necessita esclusivamente di alimenti di origine animale. Poiché in casa non possiamo nutrirlo con prede animali intere, come topi o ratti, l’alternativa è rappresentata dall’utilizzo di quaglie intere o frullate.

Se anche questa opzione non ti piace, esistono diversi alimenti commerciali a loro dedicati. L’importante è scegliere delle crocchette di ottima qualità, specifiche per la specie, composte da alimenti di origine animale. Una dieta composta da sole crocchette di marchi di qualità è completa e non ha bisogno di integrazioni. Se però ogni tanto vuoi premiare il tuo cucciolo puoi dargli qualche bocconcino speciale come un pezzetto di carne cotta, di fegato o di uovo sodo.

I furetti amano mangiare poco e spesso. Lascia sempre a disposizione delle crocchette e dell’acqua in abbeveratoio, così che possa nutrirsi e bere quando più ne sente il bisogno.

L'igiene

Partiamo dal presupposto che il furetto un po’ puzzerà sempre, non a caso il suo nome tradotto dal latino è di “faina puzzolente ladra”. Questo è dovuto alle ghiandole presenti sul suo corpo, ma comunque dopo la sterilizzazione l’odore tende a diminuire naturalmente.

Il consiglio per tenere sotto controllo la puzza del furetto è quello di pulire spesso gli ambienti dove trascorre il suo tempo, come la cuccia o la gabbia, scegliere cibo a base di carne con almeno il 34% di proteine e lavarlo ogni due o tre mesi al massimo, mentre orecchie e denti dovrebbero essere puliti regolarmente.

In gabbia o libero?

Il furetto è un piccolo danno con le zampe. Ama cacciarsi nei guai, ma soffre molto a restare in gabbia. Puoi tenerlo contenuto quando dorme e quando non puoi tenerlo sotto controllo, mentre nei momenti che trascorri in casa tienilo libero e mantieni gli occhi sempre bene aperti. È un animale iperattivo, che adora esplorare. È come avere in casa un bambino che sta imparando a conoscere il mondo.

Quando è libero, perché comunque deve stare diverse ore fuori dalla gabbia per il suo benessere, devi allestire una stanza “furetto-safe”. I maggiori pericoli sono rappresentati da piccoli oggetti che possa facilmente ingoiare, ma anche da aperture attraverso le quali può scappare, sostanze tossiche (es. cibo, sigarette, medicinali e così via), cadute dall’alto nel tentativo di arrampicarsi, restare schiacciato dopo essersi nascosto sotto un cuscino, delle coperte o da una porta che si chiude improvvisamente per un colpo d’aria e perfino di finire in lavatrice.

Insomma, adottare un furetto non è uno scherzo: bisogna avere mille occhi e non si può semplicemente chiudere in gabbia per proteggerlo dal pericolo. Tieni a mente tutto questo prima di acquistarne uno!

Foto di copertina: bozhdb - 123rf