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Come e perché il bradipo scende raramente dagli alberi

I bradipi tridattili scendono dagli alberi solo una volta ogni tre settimane per le proprie deiezioni sia per evitare attacchi sia per un risparmio energetico. 

I bradipi tridattili scendono dagli alberi solo una volta ogni tre settimane per le proprie deiezioni sia per evitare attacchi sia per un risparmio energetico. 

Un recente studio condotto da Jonathan Pauli, biologo dell’University of Wisconsin-Madison, e pubblicato sulla rivista Proceeding of the Royal Society B ha svelato il motivo dell’indolenza dei bradipi tridattili nello scendere dagli alberi per fare i propri bisogni: rischiano di essere troppo vulnerabili agli attacchi dei predatori.

All’incirca ogni tre settimane i bradipi tridattili, che vivono nell'America Centrale e del Sud, scendono a terra per effettuare le proprie deiezioni correndo il rischio di cadere e di essere attaccati da altri animali più agili e veloci.

Inoltre la discesa dagli alberi e la successiva risalita comportano uno sforzo energetico notevole se si pensa che la loro dieta, esclusivamente a base di foglie, è molto povera di calorie e di sostanze nutritive. Dunque il bradipo tridattilo scende poco dagli alberi per un discorso di risparmio energetico oltre che per ridurre al minimo i rischi mortali.

Dallo studio è emersa anche l’importanza delle alghe e funghi che crescono sulla loro pelliccia nonché della presenza su di essa di lepidotteri. La presenza sulla pelliccia di alte concentrazioni di azoto e fosforo costituisce per i bradipi tridattili un’importante fonte energetica di cui nutrirsi ogni volta che si leccano.

Il professor Jonathan Pauli osservando lo sterco dei bradipi ha notato che i lepidotteri, vi depositano le uova e poi, una volta divenute larve e quindi farfalle, finiscono per tornare sugli alberi posandosi proprio sulla pelliccia dei bradipi dove, aggiungendo azoto, promuovono la crescita di alghe.

Per avvalorare questa ipotesi, il professor Pauli e colleghi hanno confrontato il numero di lepidotteri che infestano la pelliccia dei bradipi tridattili con quelli ospitati da un'altra specie bidattile. Ne è emerso che le alghe sulla pelliccia dei tridattili crescono molto più velocemente rispetto a quelle presenti sui bradipi bidattili i quali sembrano non avere affatto bisogno di questi elementi nutritivi extra e infatti scendono dagli alberi più spesso oltre a mangiare una gran varietà di piante.

Foto © vilainecrevette - Fotolia.com

Tipsby Dea

Consumo energetico del bradipo

In ogni discesa dagli alberi il bradipo consuma circa l'8% del budget energetico giornaliero che equivale, per un essere umano, ad una camminata di 30 minuti a passo sostenuto.