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Perché i gatti hanno paura dell’acqua?

Ci sono varie teorie che spiegano l’avversione dei gatti nei confronti dell’acqua: alcune fanno riferimento alle origini della loro specie, altre alle caratteristiche del loro mantello.

Comunque una cosa è certa: il gatto sa nuotare, tanto che esistono razze feline che amano farlo con un certo piacere come il Turco Van.

Paura dell’acqua: origine della specie felina

La maggior parte delle razze di gatti attualmente esistenti proviene da regioni desertiche del Medio Oriente, in cui la presenza di specchi d’acqua è scarsa e di conseguenza l’accesso ad essa è limitato.

A seguito di migrazioni successive, i gatti sono arrivati in zone in cui l'acqua è molto più presente e la tendenza a mantenersi lontano dall’acqua è venuta meno.

Ecco perché ci sono razze feline più predisposte di altre a bagnarsi o che rimangono incantate nel vedere l'acqua scorrere da un rubinetto.

Paura dell’acqua: caratteristiche del pelo

Un’altra ragione per cui i gatti sono restii a entrare in acqua è il pelo: la loro pelliccia si bagna rapidamente con il risultato che si appesantiscono e appaiono goffi nei movimenti.

In questa maniera in acqua rischiano di annegare perché il pelo zuppo pesa di più, mentre fuori dall’acqua si assiste a una limitazione delle loro doti di agilità e velocità che sono necessarie sia per cacciare le prede che per scappare dai pericoli.

Inoltre bagnandosi rapidamente il pelo del gatto si raffredda e la pelle sottostante subisce un repentino sbalzo termico che risulta fastidioso.

I gatti e l’odore dell’acqua

Infine l’acqua altera l’odore naturale del mantello del gatto ecco perché quando i mici prendono qualche goccia di pioggia, cercano di leccarsi il pelo quanto prima, in modo da ripristinare il loro odore.

Oltretutto l'odore dell’acqua è ben percepito dai gatti che hanno un olfatto molto sviluppato: riescono a identificare immediatamente se l’acqua è fresca oppure è sporca o è stata sottoposta a processi chimici.

Foto: Alexandr Muntean - 123rf.com