Il gatto è un animale diffidente per natura. Ma alcuni esemplari lo sono più di altri. Come convivere con un micio più introverso e riservato limitando gli stati di stress e paure continue che potrebbero affliggerlo? Questa guida ti aiuterà a scoprirlo
Il gatto è un animale diffidente per natura. Ma alcuni esemplari lo sono più di altri. Come convivere con un micio più introverso e riservato limitando gli stati di stress e paure continue che potrebbero affliggerlo? Questa guida ti aiuterà a scoprirloIl gatto è un animale diffidente per natura e alcuni esemplari lo sono più di altri. Anche i mici, infatti, sono come noi esseri umani: ci sono quelli audaci, avventurosi ed estroversi e quelli più introversi e riservati che amano starsene in disparte a osservare.
Inutile forzare la naturale diffidenza del gatto, tanto più se si associa a una timidezza caratteriale
Nella maggior parte dei casi si tratta di un tratto del carattere innato, accentuato spesso dai tratti distintivi della razza di appartenenza. Qualche volta dipende invece da esperienze precoci di vita. Prevedere alla nascita quale gatto diventerà timido o capire perché un gatto è diventato timido una volta cresciuto, è praticamente impossibile. E se non si hanno la fortuna e l’esperienza di assistere la mamma durante le fasi dello svezzamento, si può fare ben poco anche per impedire che un micino cresca troppo pauroso e diffidente.
Si può però fare molto per impedire che una timidezza eccessiva faccia vivere male il nostro gatto. In altri termini si tratta di imparare a gestire nel migliore dei modi un gatto timido.
COSA FARE
Rispettate i suoi tempi
Se il vostro gatto si è rintanato da qualche parte non andate a cercarlo per trascinarlo fuori. Fategli capire che se vorrà voi ci sarete che non lo avete dimenticato o abbandonato ma aspettate che sia lui ad uscire dal suo nascondiglio.
Siate dolci e pazienti
Quando deciderà di uscire per mangiare, fare i suoi bisognini o anche solo per vedere cosa sta succedendo intorno, non corretegli incontro entusiasti. Se è un gatto timido non amerà effusioni o approcci troppi sguaiati e festanti: avvicinatevi e parlategli piano, in tono incoraggiante, lodandolo e offrendogli premi alimentari.
Una alla volta
Se il gatto mostra questa tendenza all’eccessiva timidezza sin dal suo arrivo a casa è meglio che per i primi tempi sia una sola persona ad occuparsi di lui per il cibo, la pulizia della lettiera e la sua cura in modo da non creargli eccessiva tensione e fargli acquisire fiducia via via anche negli altri membri della famiglia.
Rimedi naturali
Molti gatti o gattini timidi possono essere aiutati con la medicina alternativa.
- Esistono infatti rimedi omeopatici che hanno il vantaggio di non scatenare effetti collaterali e di essere sicuri per noi e per tutti gli altri animali eventualmente presenti in casa. Ma è bene che sia il veterinario a consigliarvi se e come utilizzarli una volta che gli avrete esposto il problema.
- Altri prodotti somministrati sotto forma di spray o diffusi nell’aria contengono componenti sintetici analoghi ai feromoni, calmanti naturali secreti dalle ghiandole facciali dei gatti. Usati in casa, possono ridurre lo stress e l’ansia del micio e combattere efficacemente anche altri comportamenti indesiderati, come i graffi e gli spruzzi di urina che si associano spesso alla timidezza eccessiva.
COSA NON FARE
Forzare la sua natura
Trascinarlo fuori dal suo nascondiglio o cercare di coinvolgerlo a tutti i costi in un’attività è inutile e controproducente: aumenterebbe solo il suo livello di stress e paura e la sua diffidenza nei nostri confronti.
Punirlo o sgridarlo
Anche in questo caso otterreste l’effetto opposto. Non è timido per fare un dispetto, né è qualcosa che può controllare.
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