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Uova contaminate: come proteggersi dal Fipronil

Contaminazioni alimentari: parliamo delle uova contaminate dal Fipronil. Cos'è il Firponil e quali effetti può avere sulla salute di adulti e bambini?

Contaminazioni alimentari: parliamo delle uova contaminate dal Fipronil. Cos'è il Firponil e quali effetti può avere sulla salute di adulti e bambini?

L’emergenza del Fipronil nelle uova, che all'inizio di agosto 2017 ha toccato alcuni paesi dell'Unione Europea, in particolare Belgio, Olanda e Germania, si è allargata fino a comprendere 15 paesi  fra cui l’Italia, dove in questi giorni sono scattati i primi sequestri e le campionature.

I livelli di contaminazione rilevati, per ora, sono comunque al di sotto delle soglie di tossicità definite dal Ministero della Salute.

Ma per evitare l’effetto panico è bene sapere cos’è il Firponil e quali sono i rischi collegati all'ingestione di uova contaminate dal Fipronil. 

Cos’è il Fipronil
Il Fipronil è un insetticida prodotto dal colosso tedesco Basf, utilizzato in veterinaria contro i parassiti degli animali domestici. Il suo impiego è vietato negli allevamenti di animali destinati al consumo alimentare dell’uomo per possibili danni alla salute di quest'ultimo.

Gli effetti del Firponil sulla salute
Secondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità, se assunto in piccole quantità il Firponil risulta “moderatamente tossicoper l’uomo, con effetti come dolori addominali, nausea e vomito. In quantità maggiori, può provocare danni ai reni, al fegato e alla tiroide.

Si tratta comunque di sintomi che nelle forme meno gravi sono reversibili una volta terminata l’esposizione alla sostanza.

L’intossicazione vera e propria, insomma, avverrebbe solo in caso di assunzione di quantità molto elevate.

uova

I rischi per adulti e bambini
Secondo le stime di molti organi di vigilanza per la sicurezza alimentare, è considerata accettabile un’assunzione massima di Firponil pari a 0,009 milligrammi al giorno per chilogrammo di peso corporeo. Considerando che finora la concentrazione massima di Fipronil identificato nelle uova (in Belgio) è pari a 1,2 milligrammi di Fipronil per chilogrammo di uova, si può stimare che un adulto medio di 70 chilogrammi possa consumare fino a 7-10 uova contaminate al giorno per rimanere entro i limiti di sicurezza.

La quantità massima di uova contaminate consumabili nell’arco delle 24 ore diminuisce per i più giovani, scendendo a poco meno di 3 uova per i bambini di 25 chilogrammi e a un solo uovo per i bambini di età compresa tra 1 e 3 anni. La cottura delle uova non altera la struttura chimica della sostanza ed è perciò irrilevante.

Ma è opportuno sottolineare che tutti i limiti di consumo citati riguardano una quantità di uova molto superiore rispetto alla normale assunzione di chi segue una dieta bilanciata.

Com’è arrivato il Fipronil nelle uova?
Secondo un'ipotesi accreditata negli ultimi giorni, un produttore belga di preparati antiparassitari avrebbe potenziato un detergente – il Dega 16 – con l’insetticida Fipronil, aumentandone l’efficacia ma violando le disposizioni di legge. Per questo scandalo si può dunque parlare a tutti gli effetti di frode, dato che l’utilizzo di Fipronil è espressamente vietato negli allevamenti.

Come leggere l’etichetta nelle uova e difendersi dal Fipronil
Le uova di gallina hanno un sistema di etichettatura obbligatorio a livello europeo, utile da conoscere perché consente di distinguere la provenienza e il metodo di allevamento. Quest’ultimo è indicato dal primo numero sul codice stampato su ogni uovo.

  • Lo 0 indica allevamenti all'aperto, con galline alimentate a mangimi biologici. Il numero 1 indica gli allevamenti all'aperto, il numero 2 quelli a terra, ma in un capannone chiuso, mentre il 3 contraddistingue gli allevamenti in gabbia.
  • Subito dopo ci sono due lettere che identificano la nazione in cui sono state deposte le uova. Se c'è scritto IT possiamo essere sicuri che siano uova provenienti da allevamenti italiani.
  • A seguire troviamo il codice che identifica il comune di produzione, quello della provincia e il numero dell'allevamento.