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App contro sprechi alimentari: risparmiare aiutando il pianeta

Ridurre gli sprechi e aiutare il Pianeta. Ogni anno, tonnellate di cibo vengono sprecate e spesso sono alimenti ancora buoni per la cui produzione e preparazione è stato impiegato tempo, denaro e ovviamente risorse ambientali. Ecco quindi le 6 app anti-spreco.  

Ridurre gli sprechi e aiutare il Pianeta. Ogni anno, tonnellate di cibo vengono sprecate e spesso sono alimenti ancora buoni per la cui produzione e preparazione è stato impiegato tempo, denaro e ovviamente risorse ambientali. Ecco quindi le 6 app anti-spreco.  

Alimenti e cibi pronti ancora buoni, a fine giornata, restano spesso invenduti sugli scaffali di supermercati, negozi, panifici e pasticcerie. Cibi per la cui produzione e preparazione è stato impiegato tempo, denaro e ovviamente risorse ambientali. Non solo uno spreco per il portafogli, quindi, ma soprattutto un affronto per il Pianeta. Ecco perché, nell’ultimo decennio, sono nate sempre più app antispreco che aiutano l’ambiente e permettono un certo risparmio ai rivenditori e agli utenti.

Quanto cibo si spreca ogni giorno? 

Lo spreco di cibo non è certo una questione dai numeri bassi. I numeri delle indagini relative allo spreco di alimenti dimostrano che ogni giorno, in media, gli italiani buttano 100 gr di cibo nel cassonetto. Cento grammi che non sono certo pochi se si pensa ai numeri totali. Secondo gli ultimi dati del Food Sustainability Index (realizzato da Fondazione Barilla in collaborazione con The Economist Intelligence Unit) ogni italiano spreca circa 65kg di cibo ogni anno, numero in riduzione nel 2020 per effetto del lockdown che ha favorito il diffondersi di buone pratiche nella gestione del cibo a livello domestico. E comunque l'Italia si pone tra i paesi europei che sprecano più cibo. Ma c’è di più. Più del 20% di tutto il cibo prodotto in Europa viene praticamente gettato via: l’equivalente di 88 milioni di tonnellate l’anno. E a livello economico? In Italia si buttano via ben 10 miliardi, ovvero quasi 5 euro a famiglia alla settimana, che equivalgono in media a 260 euro l’anno. Ma oltre tutto, il 53% dei rifiuti arriva dai consumi domestici. A finire nel cestino della spazzatura sono soprattutto verdura, frutta e cereali. E buttare via il cibo significa, ovviamente, inquinare: lo spreco rappresenta infatti il 6% delle emissioni totali di gas serra di tutta l’Unione europea. E se è una buona idea ripassare le 10 regole per evitare lo spreco alimentare, è bene sapere che ci sono tante app, programmi e tutorial con ricette salvafrigo e che insegnano come evitare gli sprechi, oltre veri e propri programmi come il meal prep  che spiegano come preparare piatti settimanali in anticipo per non gettare via il ciboi. E, non ultimo, ci sono le app che propongono acquisti scontati di cibi ancora buoni e che andrebbero sprecati.

App per combattere lo spreco di cibo 

Proprio per evitare gli sprechi alimentari, aiutando le persone a risparmiare e soprattutto aiutando il pianeta, sono nate le app contro gli sprechi alimentari. App che oltre a combattere lo spreco di cibo, aiutano gli utenti a trovare negozi e alimentari che vendono cibo a prezzi ridotti così da non doverlo buttare via e che permettono agli utenti di risparmiare davvero tanto e a volte anche di permettersi qualche sfizio alimentare, provando pietanze anche nuove. Ecco quindi le 5 migliori app contro lo spreco di cibo. 

1. Too good to go

 

Nata nel 2015 in Danimarca con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare, l’applicazione To Good To Go è presente in 14 Paesi d’Europa, conta ad oggi oltre 19 milioni di utenti ed è tra le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutta Europa. Too Good To Go permette a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati ed hotel di recuperare e vendere online - a prezzi ribassati - il cibo invenduto “troppo buono per essere buttato” grazie alle Magic Box, delle bag con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo. Gli utenti della app non devono far altro che geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro. 

2. Regusto

L’app Regusto attraverso l'esperienza maturata nella lotta allo spreco alimentare introduce un modello di food sharing for charity innovativo a livello europeo. La piattaforma Regusto collega, infatti, imprese ed enti non-profit per gestire stock di prodotto ed è la prima ad introdurre la tecnologia blockchain nella lotta allo spreco, per garantire digitalizzazione e tracciabilità dei flussi economici e di prodotto. La piattaforma Regusto rappresenta la risposta semplice ed efficace alle esigenze del terzo settore: un unico strumento per ottimizzare i processi di donazione e vendita di prodotti alimentari e non. Trasparente, tracciabile e alla portata di tutti, si rivolge soprattutto agli enti no profit che hanno uno strumento prezioso per trovare e gestire in maniera semplice donazioni e acquisti dei prodotti necessari. E le aziende hanno un canale alternativo per Gestire gli stock di prodotto e per semplificare e tracciare le operazioni di donazione e vendita.

3. BestBefore

Anche BestBefore si propone di salvare dallo spreco i prodotti in scadenza, quelli imperfetti o a fine stock. Non proprio un’app antispreco ma una piattaforma online dove i prodotti scontati si possono ricercare per data di scadenza o categoria. Sulla piattaforma si trovano i prodotti dell’enogastronomia italiana, offerti a prezzi scontati fino al 50%. I lotti di prodotto vengono, infatti, caricati a 14 giorni dalla scadenza e rimane disponibile all’acquisto per 7 giorni con uno sconto progressivo che parte dal 5% fino ad arrivare al 50% di sconto al 7° giorno. Si fa tutto on line ed entro 48 ore i prodotti vengono consegnati a casa.

4. My foody  

Sviluppata a Milano nel 2013, My Foody ha lo scopo di diminuire lo spreco di cibo e fare sì che i supermercati non vengano più visti come luogo di spreco. Myfoody è l’app con cui si possono scoprire i prodotti in scadenza e scontati nei supermercati più vicini. Un network che permette anche di scegliere i prodotti che altrimenti andrebbero presto scartati in quanto prossimi alla scadenza, esteticamente meno belli o leggermente rovinati. Una volta acquistati i prodotti online a un prezzo vantaggioso e scontato, bisogna solo recarsi al punto vendita per ritirarli.

5. ThinkAbout 

Molti alimenti non arrivano sul mercato perché in eccedenza, con difetto estetico o di confezione, oppure con scadenza ravvicinata. ThinkAbout con il progetto NO.W! propone un circolo virtuoso che riduce questo spreco alimentare creando sinergie tra aziende attente all’ambiente, i loro lavoratori e produttori di cibo. A guadagnarci sono anche i lavoratori: per loro una piattaforma green dove acquistare prodotti alimentari a forte sconto, consegnati direttamente in azienda o a casa. Grazie a questa app, i produttori hanno l’opportunità di comunicare, settimanalmente, quali cibi, comunque adatti al consumo, non possono essere messi in vendita per questioni legate, ad esempio, all’estetica. I dipendenti dell’azienda potranno così acquistare i prodotti e riceverli direttamente in azienda promuovendo anche una filosofia sostenibile di distribuzione che permette di ridurre le emissioni di CO₂

6. Bring the food 

L’app Bring the food nasce sia per evitare gli sprechi alimentari sia  per aiutare tutti quegli enti caritativi che si occupano di persone in difficoltà. BringTheFood, un’applicazione web ad uso degli enti caritatevoli per la gestione delle donazioni alimentari. BringTheFood consente, infatti, di scalare le operazioni, aumentando la capacità di recupero, semplificando la gestione dei dati e consentendo ai volontari di operare in maniera più efficiente e mirata. Tutte le donazioni transitano su reti private e sono visibili esclusivamente ai diretti interessati e, cioè, agli enti e ai volontari collegati ad ogni specifico donatore. L’uso di BringTheFood consente ai donatori di effettuare precise analisi sullo spreco generato e, conseguentemente, di introdurre efficaci politiche di riduzione degli sprechi.

Foto klenova © 123RF.com