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Malattie infettive: come curare la pertosse

Una malattia molto contagiosa e pericolosa per i più piccoli: ecco come riconoscere e curare la pertosse.

Una malattia molto contagiosa e pericolosa per i più piccoli: ecco come riconoscere e curare la pertosse.

La pertosse è una malattia infettiva diffusa soprattutto tra i bambini sotto i 5 anni.

All'origine un batterio, chiamato Bordetella Pertussis, che colpisce l'apparato respiratorio.

Si tratta di una malattia molta contagiosa che si trasmette per via aerea, ovvero entrando in contatto con le goccioline di saliva emesse parlando, tossendo o starnutendo.

I rischi della malattia riguardano soprattutto i bimbi sotto l'anno di età per i quali la pertosse può avere serie conseguenze quali broncopolmonite e persino encefalite causata dalle difficoltà respiratorie.

La pertosse si riconosce da alcuni sintomi tipici: inizia infatti con tosse e raffreddore accompagnati da raucedine; solo dopo due settimane la tosse diventa ancora più insistente, tanto da rendere difficile la respirazione e la deglutizione.

Si tratta infatti di attacchi di tosse convulsa e secca cui segue il tipico urlo: per questo motivo la pertosse viene chiamata anche "tosse canina".

Come si cura dunque la pertosse?

Trattandosi di una malattia infettiva causata da un batterio la migliore cura è rappresentata dall'antibiotico che consente una completa guarigione nel giro di due settimane; non solo, dopo 5 giorni dall'inizio della cura antibiotica il bambino smette di essere contagioso.

Per la tosse insistente che caratterizza la malattia, invece, il pediatra può prescrivere anche dei farmaci a base di cortisone mentre non sembrano essere particolarmente efficaci i classici sciroppi sedativi.

E' invece utile che durante il decorso della malattia, l'ambiente in cui vive il piccolo sia ben umidificato poiché un clima eccessivamente secco può andare a peggiorare la situazione.

Allo stesso modo, per quanto riguarda l'alimentazione, meglio puntare su diversi spuntini nel corso della giornata così da non caricare eccessivamente lo stomaco: capita spesso infatti che gli sforzi determinati dagli attacchi di tosse possano indurre anche il vomito.

Gli attacchi di tosse, poi, caratterizzano particolarmente le ore notturne: per questo motivo si raccomanda a mamma e papà di dormire insieme al bambino per monitorare la situazione.

E il vaccino?

Il vaccino contro la pertosse copre l'85% dei casi e comunque è bene considerare che i sintomi nei bambini vaccinati sono molto più lievi. In genere il vaccino per la pertosse viene somministarto insieme a quello per la difterite e il tetano o, in alternativa, con il cosiddetto esavalente.