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Tic nei bambini: le possibili cause

Le cause dei tic nei bambini non sono ancora certe, ma alcune ipotesi sono state avanzate: ecco cosa sappiamo.

Le cause dei tic nei bambini non sono ancora certe, ma alcune ipotesi sono state avanzate: ecco cosa sappiamo.

Stress e ansia sono solitamente associati alla vita adulta, al lavoro e alle piccole grandi sfide quotidiane, ma anche ai più piccolo può succedere di manifestare sintomi riconducibili ai nervi. È il caso dei tic nei bambini, movimenti rapidissimi e involontari, ripetuti di frequente, che possono caratterizzare un particolare momento della vita. In tenera età spesso i diversi tipi di tic tendono a scomparire da soli, ma è bene avere chiare quali sono le cose da sapere e quando preoccuparsi e intervenire per evitare problemi a lungo termine.

Tipi di tic: cosa c’è da sapere

In linea generale, i tic possono essere di due tipi: motorio, che coinvolge cioè parti del corpo (e che a sua volta può essere semplice o complesso a seconda di quanti muscoli coinvolge) come per esempio il tic all’occhio, che viene strizzato con frequenza, o all’angolo della bocca, contratto improvvisamente; oppure può essere un tic vocale, legato all’emissione di suoni. Qualche esempio? Vocalizzi, ripetizione di suoni senza motivo, schiarirsi la gola, sbuffare, tossire, tirare su col naso.

Foto: Aaron Amat © 123RF.com

Tic nei bambini, le possibili cause

I tic sopraggiungono solitamente tra i 5 e i 6 anni d’età, e non necessariamente in bambini nervosi. Sull’argomento sono ancora aperte molte ricerche, ma è stato dimostrato che l’insorgenza del tic nervoso può derivare sia da una predisposizione familiare sia da un particolare stato psicologico.

Secondo alcuni esperti, infatti, i bambini che hanno più difficoltà a esprimere le proprie emozioni e che tendono a reprimersi sono più soggetti a sviluppare tic, la cui frequenza e intensità aumenta quando vivono situazioni particolarmente stressanti o che generano ansia. Le cause, insomma, non sono ancora del tutto chiare e accertate.

Di base gli esperti consigliano di tenere d’occhio il bambino e, in caso di disagio e malessere evidenti e di aumento di intensità del tic, di rivolgersi a uno specialista per una diagnosi più approfondita. 

Foto apertura: belchonock © 123RF.com