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Acrilammide: il pericolo anche nei cibi per bambini

Acrilammide, un nemico della salute. Il pericolo anche nei cibi per bambini. L'allarme lanciato dall'Ente per la sicurezza alimentare europea.

Acrilammide, un nemico della salute. Il pericolo anche nei cibi per bambini. L'allarme lanciato dall'Ente per la sicurezza alimentare europea.

L'acrilammide è una sostanza pericolosa per la salute che si sviluppa in molti alimenti e in particolare negli alimenti destinati all'infanzia come ad esempio patatite, creakers, biscotti e in tutti quei cibi che sono cotti ad alte temperature, cioè oltre i 150°.

  • Secondo una nota che ha diffuso l'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) due giorni fa, la quantità di acrilammide presente negli alimenti è eccessiva e occorre rivedere i limiti previsti dall'attuale legge per ridurla ulteriormente.

Come spiega la nota dell'EFSA "L’acrilammide negli alimenti è prodotta dalla stessa reazione chimica che conferisce al cibo la “doratura” durante la normale cottura ad alta temperatura (+150°C) in ambito domestico, nella ristorazione e nell’industria alimentare. Caffè, prodotti fritti a base di patate, biscotti, cracker e pane croccante, pane morbido e alcuni alimenti per l’infanzia rappresentano importanti fonti alimentari di acrilammide."

L'acrilammide si forma negli alimenti durante la cottura ad alta temperatura, in particolare nei prodotti farinacei-amidacei

L'allarme è motivato da due questioni:

  • In primo luogo l'acrilammide è una sostanza individuata come cancerogena
  • In secondo luogo la sua pericolosità è inversamente proporzionale al peso corporeo.

In pratica la stessa dose di acrilammide è molto più nociva in un bambino di pochi chili di peso che in un adulto.

Un ulteriore motivo di allarme, secondo gli esperti scientifici consulenti dell'EFSA, è dato dai possibili effetti nocivi che l'acrillammide può avere sul sistema nervoso, sullo sviluppo pre e post-natale, sulla fertilità maschile, anche se va detto che al momento non sono stati rilevati dati di particolare preoccupazione in questo senso, ma occorrono ulteriori ricerche.

  • La Dott.ssa Diane Benford, presidente del gruppo di scienziati consulenti EFSA ha spiegato: "L’acrilammide consumata per via orale viene assorbita dal tratto gastrointestinale, si distribuisce a tutti gli organi e viene ampiamente metabolizzata. " Uno dei prodotti di questa metabolizzazione sarebbe il responsabile dello sviluppo di mutazioni genetiche e forme tumorali, che però fin'ora sono stati osservati solo sugli animali.

L'EFSA con il suo comunicato ha sollecitato i governi europei a intervenire con ulteriori studi e valutazioni per riconsiderare le quantità di acrillammide negli alimenti attualmente ammesse dalla Legge, in modo di ridurre ulteriormente l'esposizione dei consumatori a questa pericolosa sostanza.

Fino ad allora il consiglio degli esperti in particolare per l'alimentazione dei bambini è quello di

  • consumare alimenti freschi e/o cotti al vapore
  • evitare fritti e alimenti sottoposti a doratura
  • evitare alimenti cotti ad alte temperature (oltre i 150°)

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