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Come guadagnare con il personal branding

È una delle componenti fondamentali dell'influencer marketing: farlo bene non è facile, ma è il presupposto per diventare testimonial social di successo. E, a quel punto, guadagnare davvero. 

È una delle componenti fondamentali dell'influencer marketing: farlo bene non è facile, ma è il presupposto per diventare testimonial social di successo. E, a quel punto, guadagnare davvero. 

L'influencer marketing è quella "scienza" che studia e detta le regole per chi vuole fare dello stare sui social e influenzare i gusti dei propri follower, un vero e proprio mestiere. Dietro un influencer di successo c'è la costruzione di un efficace personal branding.

Ecco cosa significa e come guadagnare con il personal branding.

L'espressione personal branding significa letteralmente creazione di un marchio personale. Per farlo, si applicano le tecniche di branding aziendale alle persone, quasi come se ogni utente social fosse un'azienda e producesse un particolare tipo di "bene" - in questo caso, contenuti e influenza - virtuale.

Creando contenuti di qualità, garantendo una corretta presenza online e raccontando cosa sappiamo fare, come lo facciamo e perché, le aziende dovrebbero arrivare a sceglierci.

Fare personal branding significa amplificare i propri punti di forza. Bisogna essere in grado di raccontarsi a livello professionale, stabilire relazioni efficaci ed efficienti, amplificando il proprio network. Non basta essere bravi a creare contenuti sui social - cosa comunque fondamentale -, bisogna anche saperci relazionare, creare empatia e farsi riconoscere dagli altri come utili, un riferimento in uno specifico campo.

"Il tuo brand è ciò che le persone dicono di te quando non sei nella loro stessa stanza". Jeff Bezos, fondatore di Amazon.

In questa frase c'è tutto il senso del personal branding: la gente capisce se affidarsi a ciò che diciamo e consigliamo in base alla percezione che ha di noi, su ciò che viene scritto e detto. Online, questo processo si può amplificare a dismisura, definendo la nostra reputazione.

Quando ben fatto il personal branding diventa un modo per acquisire autorevolezza, trovare nuove opportunità di lavoro o migliorare una situazione lavorativa pregressa. Per crearla o migliorarla bisogna analizzare le proprie capacità e punti di forza; definire i propri obiettivi, il motivo per cui la gente dovrebbe seguirci; distinguersi ed essere unici.

Dal punto di vista dei contenuti la presenza online deve essere di qualità e i contenuti visuali dovranno avere spessore e dimostrare chi siamo e cosa sappiamo, diminuire la distanza col pubblico, attirare l'attenzione e creare empatia. In questo modo si potrà creare o consolidare la propria audience, trasformarla in network, generare dialogo e relazioni.

Se la strategia adottata sarà corretta, i risultati non tarderanno a venire. Le aziende si intiresseranno al profilo e le collaborazioni inizieranno a fioccare, magari timide all'inizio, se il numero di follower non è molto alto. Ma non disperate, il personal branding - come Roma - non si costruisce in un giorno. È un duro lavoro, ma ripaga di tutti gli sforzi.