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Testimonianze di vita preistorica in Liguria

Le comunità primitive dei Balzi Rossi

Le comunità primitive dei Balzi Rossi

Immaginatevi un’imponente falesia di roccia calcarea che cade a picco sulla spiaggia, formando un angolo costiero selvaggio, quasi incontaminato, dove un tempo vivevano alcune comunità primitive. Immaginatevi uno scenario paradisiaco, quando il genere umano viveva dei frutti del mare e della foresta che dominava tutto il territorio, in un perfetto equilibrio tra uomini e natura… questo luogo esiste, o meglio è esistito, per riscoprirlo basta recarsi quasi sul confine tra Italia a Francia, lungo la costa ligure occidentale, a circa 10 chilometri da Ventimiglia e a 5 da Mentone, presso la piccola frazione Grimaldi di Ventimiglia; qui s’incontra la spiaggia dei Balzi Rossi, sito famoso in tutto il mondo per i numerosi ritrovamenti preistorici risalenti all’epoca del Pleistocene (circa 2,5 milioni – 11.000 anni fa). Il luogo prende il nome di ‘balzi rossi’ per il caratteristico colore rossastro della parete rocciosa, sulla quale si aprono gli anfratti che ospitavano i rifugi, circa quindici, affacciati direttamente sulla spiaggia.

Le caverne vennero scoperte alla fine dell’Ottocento e vantano numerosi ritrovamenti che conservano la più lontana testimonianza della presenza umana nella regione ligure, tra le più antiche della penisola italiana. Tra oggetti di vita quotidiana, manufatti in osso e in pietra, lame di selce, punte di freccia e raschiatoi, ma anche resti di animali, conchiglie e sculture, di fondamentale rilevanza e interesse archeologico sono i resti di diverse sepolture umane. I ritrovamenti sono attribuibili a rappresentanti di Homo erectus, Uomo di Neandertal e Homo sapiens sapiens, appartenenti quindi a periodi preistorici tra loro lontani. Uno dei reperti più antichi è, infatti, l’osso iliaco di una donna che probabilmente visse nelle grotte tra i 280.000 e i 240.000 anni fa. Tra le più significative vi sono la grotta dei Fanciulli, così denominata perché al suo interno sono stati rinvenuti resti di due bambini di età imprecisata, e la Barma Grande, dove si è conservata in un’ampia sepoltura quadrangolare la triplice sepoltura di un adulto, una giovane e un bambino, accompagnati da un ricco corredo di pendagli in avorio e osso, lame di selce, vertebre di pesce e canini di cervo.

Particolarmente interessante per uno studio antropologico-rituale sono le Veneri della fertilità, statuette raffiguranti donne dalle forme anatomiche accentuate, chiaro simbolo di fertilità e di vita, indicanti il culto alla Dea Madre Terra, e dell’ocra rossa, elemento ricorrente nelle culture neolitiche utilizzata per ricoprire i corpi dei defunti. In una caverna, inoltre, è possibile ammirare numerose incisioni risalenti al Paleolitico superiore e una pittura rupestre raffigurante un cavallo.

I reperti sono oggi conservati presso il Museo Preistorico Nazionale dei Balzi Rossi, dove sono visibili alcune sepolture con i rispettivi corredi. Il museo è stato fondato nel 1898 da Sir Thomas Hanbury stesso fondatore, a pochi passi di distanza, dei Giardini di Villa Hanbury. Il giardino merita una visita per la splendida vista sul mare e soprattutto per ammirare le oltre 5800 specie di piante provenienti dalle più diverse zone del mondo, prevalentemente di origine tropicale, tra ornamentali, officinali e da frutto.

Il sito dei Balzi Rossi è particolarmente caratteristico e suggestivo: passeggiando sul bagnasciuga ci si ritrova a immaginare la vita a stretto contatto con il mare e la foresta delle comunità neolitiche, e ci aspetta di vedere comparire da un momento all’altro i personaggi dei libri di Stanis Mulas.

Oltre al valore archeologico del sito, la spiaggia è un luogo indicato per un turismo di tipo balneare: la spiaggia rocciosa è ricoperta di caratteristici ciottoli ovali, per questo motivo una volta veniva chiamata ‘spiaggia delle Uova’,  e rimane ancora oggi un angolo naturale con mare cristallino e bellissimi fondali apprezzati anche dai sub. Nelle vicinanze è possibile visitare la città di Ventimiglia, oppure spostandosi verso ovest e oltrepassando il confine francese, è possibile seguire quella che una volta era l’antica strada romana Iulia Augusta e godersi la Costa Azzurra.

Museo Preistorico dei Balzi Rossi
Via Balzi Rossi, 9 – Ponte S. Ludovico, Frazione Mortola, 18039 – Ventimiglia (IM)
Tel: 0184 38113

Il museo è aperto tutti i giorni escluso il lunedì dalle 8.30 alle 19.30. Chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre. Le grotte sono visitabili negli orari di apertura del museo.

www.archeoge.beniculturali.it