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Dove nasce lo Champagne italiano

In Piemonte lungo la strada del vino dell'Astesana

In Piemonte lungo la strada del vino dell'Astesana

Il territorio dell’Astesana è situato al centro del Piemonte: è il cuore della produzione vitivinicola regionale e la patria dello Champagne italiano. L’area collinare si estende tra la sponda destra del Tanaro e la catena montuosa degli Appennini, e include parte del Monferrato e delle Langhe. È terra di produzione di vini pregiati, spumanti e grappe.

La strada dei prodotti tipici si snoda tra circa 50 comuni intorno ad Asti tra cui Acqui Terme, Canelli, Nizza Monferrato, Costigliole d’Asti, Rocchetta Tanaro, Agliano, Portacomaro, Cortiglione, Bubbio e molti altri.

Il fulcro della zona è Canelli, cittadina della provincia di Asti adagiata sulle verdi colline intorno al fiume Belbo; la tradizione spumantistica piemontese nasce qui, nel 1865, quando Carlo Gancia importò in città le tecniche imparate durante il soggiorno nella regione francese della Champagne. L’unione di questo metodo di lavorazione ‘esotico’ con le dolci uve locali diede per la prima volta vita al Moscato Champagne; in seguito ribattezzato Asti DOCG, ebbe un grandissimo successo, seguito dalla nascita e dalla diffusione di diverse cantine. L’Asti è oggi uno dei vini italiani maggiormente esportati all’estero, soprattutto in Germania, Inghilterra e Stati Uniti; è tradizionalmente considerato un vino da festa o per le occasioni speciali.

Il Moscato d’Asti DOCG è molto vicino al fratello Asti: sono entrambi vini da dessert leggeri, raffinati e di qualità, si producono con uve selezionate del Moscato Bianco, una delle varietà italiane più antiche. La differenza tra i due è esclusivamente nella lavorazione: il Moscato è il prodotto della prima fermentazione, l’Asti viene rifermentato in recipienti ermetici denominati autoclave; il risultato sono due vini diversi, perché mentre l’Asti ha un’effervescenza minuta e una spuma intensa, il Moscato, invece, è un frizzante più tranquillo. Hanno entrambi un colore giallo paglierino brillante tendente al dorato, un profumo fruttato e floreale che accompagna un gusto dolce e aromatico, leggermente acidulo - più livellato e costante per l’Asti, più vario e legato ai singoli vigneti per il Moscato.

Il Brachetto d’Acqui è un altro ottimo vino rosso da dessert prodotto principalmente ad Acqui Terme. Ha un gusto caratteristico, dolce, con note di fragole e lampone.

Quando si parla del repertorio vinicolo astigiano è doveroso accennare alla famosa DOCG della Barbera, un vino universale da tutto pasto, rosso, ampio, secco e pieno, che si sposa con qualsiasi tipo di piatto, soprattutto con quelli regionali. Tra gli spumanti secchi è da ricordare la DOCG Alta Langa. Gli altri prodotti dell’Astesana sono i bianchi Cortese dell’Alto Monferrato, Monferrato, Piemonte Chardonnay e Piemonte Cortese e i rossi Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Grignolino d’Asti, Monferrato Dolcetto, Monferrato Freisa, Piemonte Grignolino.

A Canelli è possibile visitare le cantine storiche dell’azienda Gancia. Le ‘cattedrali sotterranee’ si estendono sotto la città, sono scavate nel tufo calcareo, materiale che mantiene una temperatura costante di circa 12-14 gradi creando così un ambiente perfetto per la lavorazione dei vini. Sotto grandi volte con mattoni a vista sono raccolte botti, macchinari e attrezzature.

Ad Acqui Terme trova sede l’Enoteca Regionale ospitata nelle cantine del cinquecentesco palazzo Robellini; nei locali è esposta una ricca raccolta di strumenti legati al mondo del vino. All’interno è possibile degustare i vini e i prodotti tipici della zona, quali il Filetto Baciato, la Robiola di Roccaverano DOP, gli Amaretti d’Acqui. Se si è in città non si può non fare un salto alle famosissime terme e chiudere la visita con un momento di relax e benessere.

La zona dell’Astigiano è animata tutto l’anno da feste e sagre dedicate ai prodotti tipici: si parte con quelle dedicate all’uva e al vino, in autunno, si continua con agnolotti, polente, nocciole e ovviamente non potevano mancare quelle dedicate al tartufo bianco del Piemonte. Da non perdere il Festival delle Sagre, la seconda domenica di settembre, che riunisce circa 40 produttori locali che propongono le loro specialità gastronomiche, accompagnati da sfilate in tipici costumi contadini. La festa s’inserisce all’interno della manifestazione Douja d’Or, il famoso concorso enologico nazionale.

www.astesana-stradadelvino.it