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Nidi di uccelli nei Piani di Colfiorito

In Umbria tra altopiani e paludi l'avifauna ha trovato casa

In Umbria tra altopiani e paludi l'avifauna ha trovato casa

I Piani di Colfiorito sono sette conche carsiche, che in passato erano dei laghi. I Piani sono il fondo di antichi bacini lacustri prosciugatisi naturalmente o per opere di bonifica, collocati a quote comprese tra i 750 e gli 800 metri sul livello del mare. Nel tempo la zona si è rivelata particolarmente adatta a ospitare l’avifauna: è un paradiso per gli uccelli, che tra i canneti costruiscono i loro nidi. Non manca nemmeno l’approvvigionamento idrico: la Palude di Colfiorito è una parte degli altopiani dove c’è acqua per tutto l’anno; ha forma tondeggiante e occupa una superficie di circa 100 ettari, dove prolifera una fitta vegetazione acquatica. Queste circostanze ambientali hanno indotto la regione Umbria a proteggere i Piani con l’istituzione nel 1995 del parco, a tutela di 338 ettari di territorio nella provincia di Perugia.

Il parco è compreso nell’Appennino centroccidentale ed è molto eterogeneo dal punto di vista degli ambienti: ci sono altipiani dalle dolci ondulazioni, ambienti umidi, boschi, pascoli e campi coltivati. Nell’area protetta è presente la caratteristica avifauna migratoria degli ambienti umidi: airone cenerino, airone rosso, tarabuso, tarabusino, germano reale e mestolone. Si trovano inoltre il gufo reale e il gatto selvatico, soprattutto nella Selva di Cupigliolo.

Caratteristici della zona sono gli inghiottitoi, dei fenomeni carsici di superficie, di cui il più noto è sicuramente quello del Molinaccio. Il Parco di Colfiorito però non è solo natura, ma anche storia e cultura. Intorno ai piani carsici, in cima ai colli, si trovano i castellieri, un modello insediativo predominante dalla fine del X secolo a.C. fino alla conquista romana. Si tratta di aree fortificate di altura, con funzioni di difesa e di avvistamento. Il castelliere più famoso del parco è quello di Monte Orve, circondato da una cinta di mura in blocchi calcarei. All’interno dell’area protetta si trovano anche i resti dell'antica città di Plestia, sede di un municipio romano già dal 178 a.C. I Romani vi subirono una sconfitta nel 217 a.C. durante la II guerra punica.

L’abitato di Colfiorito in passato fu il punto di incrocio di importanti percorsi che attraversavano l'Appennino centrale. Si ricordano: verso Spoleto la strada della Spina; la via Plestina verso la valle del Topino e il Forum Flaminii; il percorso lungo la valle del Menotre. Infine il Sentiero Italia dal vicino Monte Pennino attraversa Colfiorito fino al monte Tolagna. Nell'abitato nell’anno 1269 venne costruito il Castello di Colfiorito. Di particolare importanza è la chiesa di Santa Maria di Plestia, un santuario che sorge isolato, al confine delle regioni Marche e Umbria, sui resti del tempio romano e della basilica paleocristiana.

L’area protetta ha quattro Centri Visita: oltre all’ufficio operativo e alla sede del parco (via Adriatica, Colfiorito), che ospita il Museo Naturalistico, c’è il Museo Archeologico Colfiorito, con circa 1400 reperti archeologici disposti su tre piani, che testimoniano la presenza della civiltà plestina nella zona. Dopo la visita dei musei si può effettuare bird watching e fotografia naturalistica, recandosi all'osservatorio situato al centro della sponda occidentale della palude, con accesso libero.

L’area degli altopiani è particolarmente adatta per la coltivazione di prodotti biologici: molto noti sono la lenticchia e la patata rossa di Colfiorito, oltre al farro. La ricchezza di pascoli e foraggio è la condizione ideale per produrre latte, che viene trasformato in ottimi formaggi nei vari caseifici della zona. Si va dalla mozzarella, morbida e compatta, al pecorino, sia dolce che forte, con un caratteristico retrogusto di fieno ed erbe di pascolo. Vengono prodotti anche la caciotta, che ha la crosta di color avorio scuro e la pasta compatta, dal sapore dolce e gradevole e il primo sale, non soggetto a stagionatura, realizzato con latte bovino, con un pasta tenera, fine, di colore bianco gesso.

Parco di Colfiorito
Via Adriatica (ex Casermette) Colfiorito - 06030 Foligno (PG)